Le tariffe della luce scenderanno del 25%, ma quelle del gas saliranno del 20%: ecco quali saranno gli effetti sulle bollette nei prossimi mesi.
Bollette: buone notizie, ma solo a metà. Se, da una parte, dovrebbero scendere le tariffe dell’elettricità, dall’altra è invece atteso un aumento per quelle del gas. I ribassi riguardano quindi solamente l’energia elettrica, secondo le previsioni di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
A suo giudizio la variazione stimata, sulla base dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità, dovrebbe essere di circa il 25% in meno. Che vorrebbe dire 16 centesimi di euro in mano per ogni kWh, con nuove tariffe intorno ai 50 centesimi a kWh. I prezzi elettrici - calcolati su base trimestrale - sono scesi in seguito all’abbassamento dei costi del gas.
Ma per il gas le cose vanno diversamente, perché in questo caso Tabarelli prevede un aumento delle bollette di dicembre del 20%, pari a circa 1,48 euro al metro cubo. Stime, quelle di Nomisma, che precedono i dati definitivi che verranno comunicati da Arera entro la fine dell’anno.
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Come cambiano le tariffe di luce e gas
Basandosi sulle previsioni di Tabarelli, il Codacons ha provato a calcolare gli impatti reali sulle bollette per le famiglie. Il ribasso trimestrale delle tariffe elettriche potrebbe comportare un risparmio di 432 euro annui a famiglia in bolletta, secondo l’associazione dei consumatori. In particolare la spesa media per famiglia arriverebbe a 1.350 euro annui, in riduzione di 432 euro rispetto a quanto avvenuto per l’intero 2022 (a quota 1.782 euro).
Ben diversa sarebbe la situazione per quanto riguarda le tariffe del gas. Con una crescita dei prezzi del 20% a dicembre, la spesa delle famiglie salirebbe fino a toccare, in media, una cifra di 2.072 euro annui: circa 360 euro in più l’anno. Il rischio, secondo Assoutenti, è quello di una vera e propria stangata sul gas, poiché l’aumento arriva proprio nel momento in cui crescono maggiormente anche i consumi a causa del freddo.
Caro bollette, crollano i risparmi
Le bollette più care, intanto, sono un duro fardello per i risparmi degli italiani. Dopo quasi tre anni in cui i cittadini avevano messo da parte soldi, ora devono invece rinunciare a una fetta di queste risorse per pagare le tariffe di luce e gas e fronteggiare caro energia e inflazione. Negli ultimi tre mesi, infatti, sono stati prelevati dai conti correnti oltre 50 miliardi di euro.
Una cifra che, secondo quanto spiega il Centro studi di Un’impresa, corrisponde a una diminuzione del 2,4% in quanto a luglio le riserve delle famiglie e delle imprese ammontava a quota 2.097 miliardi e a ottobre la cifra è scesa a 2.047 miliardi, secondo quanto emerge dall’analisi effettuata sulla base dei dati della Banca d’Italia.
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