Secondo lo studio della CGIA pubblicato il 22 febbraio, le bollette delle PMI di luce e gas sono le più alte d’Europa. Inoltre, le tariffe hanno subìto un intenso incremento nel decennio 2009/2019, facendo così aumentare il costo della vita.
Le bollette di luce e gas delle PMI sono le più care d’Europa: il primato poco lusinghiero è stato constatato dall’Ufficio Studi della CGIA sulle tariffe del 2019.
In base all’analisi della CGIA, solo gas e i servizi telefonici sono leggermente in calo, mentre le altre tariffe prese in considerazione, dieci in totale, sono aumentate.
In aumento anche il costo dei trasporti urbani, dei servizi postali, dei trasporti ferroviari e dell’energia elettrica.
Un aumento più contenuto si è registrato per la raccolta dei rifiuti e per la fornitura dell’acqua.
Solo i pedaggi autostradali/parchimetri non hanno subito sostanziali variazioni rispetto al 2018.
I rincari più importanti, tra quelli presi in considerazione dalla CGIA, si sono verificati nel settore dei trasporti e delle bollette della luce: a risentirne sono state in particolar modo le famiglie con redditi medio-bassi.
L’analisi della CGIA comunque sottolinea che gli aumenti che si sono verificati nel 2019 sono sensibilmente inferiori a quelli che si sono verificati negli ultimi dieci anni.
Una magra consolazione, soprattutto per le PMI.
Le bollette delle PMI sono le più care d’Europa
Le stangate per le PMI non finiscono mai: a confermarlo arriva lo studio della CGIA pubblicato il 22 febbraio sulle tariffe del 2019.
Da quanto risulta dai risultati dello studio, infatti, le aziende italiane pagano le bollette più alte di tutta Europa.
Le tariffe prese in considerazione sono quelle del 1° semestre 2019: rispetto alla media degli altri 19 Paesi dell’area Euro, il costo medio dell’energia elettrica praticata alle nostre attività produttive è superiore del 29,6%.
Anche il gas è molto più caro per le nostre PMI, con tariffe più alte del 18,5% in più rispetto agli altri Paesi dell’Europa.
Per quanto riguarda i prezzi per le famiglie, invece, che hanno un consumo domestico medio annuo tra i 2.500 e 5.000 KWH, ad esempio, l’Italia si colloca al quinto posto con un rincaro dell’1,4% rispetto al dato medio dei Paesi dell’Area Euro.
Le bollette delle PMI sono le più care d’Europa, ma sono aumentate quasi tutte le tariffe
Gli aumenti tariffari avvenuti nel 2019, specifica l’esame della CGIA, sono stati sensibilmente inferiori a quelli che si sono verificati negli ultimi 10 anni.
Il costo della vita tra il 2009 e il 2019 è salito del 12,3%, e nello stesso periodo si sono verificati aumenti nei seguenti settori:
- gas + 6,2%;
- taxi +15,7%;
- energia elettrica +25,7%;
- rifiuti +31,5%;
- pedaggi +34,5%;
- trasporti urbani +36,9%;
- trasporti ferroviari +38%;
- servizi postali +46,3%;
- acqua +81,6%.
Tra le 10 tariffe esaminate dalla CGIA, solo i servizi telefonici hanno subito una contrazione di prezzo, pari al -15,9%.
Le previsioni per quest’anno, poi, non sono particolarmente rosee. Il Segretario della CGIA Renato Mason ha dichiarato:
“Come annunciato dall’Authority per l’energia elettrica e il gas nel dicembre scorso, nel primo trimestre di quest’anno le tariffe della luce subiranno una contrazione del 5,4%, quelle del gas, invece, registreranno un aggiustamento del +0,8%. Salvo le novità che potrebbero essere inserite al Senato nel decreto Milleproroghe (che non sono avvenute, ndr) va segnalato che la tanto attesa liberalizzazione del mercato tutelato sia dell’energia elettrica sia del gas è slittata per le famiglie al 1° gennaio 2022.”
Per quanto riguarda la tariffa della fornitura dell’acqua, però, è doveroso fare una precisazione: nonostante gli importanti aumenti del 2019, il prezzo medio al metro cubo a Roma (pari a 1,78 euro) è nettamente inferiore a quasi tutte le tariffe medie applicate nelle altri capitali europee.
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