Per poter fruire ancora della cessione del credito c’è ancora poco tempo. Vediamo le date per tutte le tipologie di intervento.
Per evitare di dover richiedere le somme spettanti da lavori da bonus edilizi in dichiarazione dei redditi c’è temo fino al 4 aprile. Per chi non riesce a cedere i crediti entro il 4 aprile, invece, l’unica via per poter fruire del beneficio per i lavori effettuati resta la detrazione in dichiarazione dei redditi.
In questo secondo caso, però, c’è il problema della capienza fiscale visto che, con il superbonus 110% se sono stati spesi 60.000 euro, ad esempio, spetta una detrazione di 66.000 euro da suddividere in 4 anni, ovvero 16.500 euro l’anno. Per riuscire a portare in detrazione l’intera somma spettante, però, serve un reddito annuo di circa 55.000 euro. Per chi non ha un reddito lordo di questa portata la detrazione in 4 anni comporta la perdita di parte del beneficio.
Detrazione in 4 anni con poca capienza fiscale, cosa fare?
Siccome i contribuenti che si troveranno nella condizione di non riuscire a portare in detrazione l’intero beneficio spettante a causa della poca capienza fiscale saranno molti, il consiglio potrebbe essere quello di presentare la dichiarazione dei redditi il più tardi possibile. Questo nella speranza che il Governo si renda conto del problema prevedendo una proroga alla possibilità di portare in detrazione il beneficio del superbonus in 10 anni, come accaduto nel 2023.
Cessione del credito, per quali lavori ancora?
Dopo lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura del febbraio 2023, oggi possono accedere a queste due tipologie di recupero dei crediti del superbonus solo in caso di delibera assembleare e Cilas datate prima del 17 febbraio 2023. Lo stesso termine vale anche per Ecobonus e bonus ristrutturazione per i quali fa fede la Cila ordinaria oppure un documento che certifichi l’inizio dei lavori.
Sismabonus, scadenza doppia
Per il sismabonus ordinario la Cila deve essere datata entro il:
- 17 febbraio 2023 se le opere hanno riguardato consolidamento di edifici esistenti;
- 31 dicembre 2023 se le opere hanno previsto demolizione e ricostruzione dello stabile.
Bonus barriere architettoniche, per cosa ancora sconto in fattura?
Per quel che riguarda il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il 31 dicembre 2023 era la data ultima in cui dare inizio ai lavori per poter ancora fruire della cessione del credito. Per lavori avviati dal 1° gennaio 2024, lo sconto in fattura resta solo per interventi realizzati su parti comuni del condominio. Per quel che riguarda le opere realizzare nelle singole unità abitative, invece, è necessario che nel nucleo sia presente un invalido (con certificazione) e che il reddito della famiglia non superi i 15.000 euro.
Si ricorda che il bonus barriere architettoniche resterà in vigore, con detrazione al 75%, fino al 31 dicembre 2025.
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