BOT o conto deposito, quale conviene di più?

Claudia Cervi

24/09/2024

Sono gli strumenti di risparmio a breve termine preferiti dagli italiani. Con i tassi di interesse in calo, ecco quale conviene di più (non solo in base al rendimento).

BOT o conto deposito, quale conviene di più?

BOT o conto deposito, quale conviene di più? Sono entrambi strumenti di risparmio, destinati a chi desidera proteggere il capitale, ma presentano sostanziali differenze in termini di struttura, flessibilità, durata e tassazione.

Mentre i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono strumenti finanziari di breve termine emessi dallo Stato, i conti deposito sono prodotti bancari che offrono rendimenti interessanti in cambio del vincolo temporale del capitale.

Ma allora di questi strumenti, considerati investimenti sicuri, è più conveniente? In questo articolo analizzeremo tutti i fattori da considerare per fare la scelta giusta in base alle proprie esigenze finanziarie.

BOT o conto deposito, quale conviene di più?

Per aiutare i risparmiatori a valutare quale strumento sia più adatto alle proprie esigenze di investimento, mettiamo a confronto le principali caratteristiche dei BOT e dei conti deposito:

CaratteristicaBOTConto Deposito
Emittente Ministero dell’Economia e delle Finanze Banche
Durata Scadenza breve (3-12 mesi) Scadenza medio-breve (6-60 mesi)
Versamento minimo 1.000€ e multipli 100€-10.000€
Pagamento interessi I BOT non prevedono il pagamento di cedole periodiche, ma vengono venduti a un prezzo inferiore rispetto al loro valore nominale, consentendo all’investitore di guadagnare la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso Mensile, trimestrale, semestrale o alla scadenza del vincolo
Sicurezza Garanzia statale del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che assicura il rimborso fino a un massimo di 100.000 euro per depositante Garanzia statale del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che assicura il rimborso fino a un massimo di 100.000 euro per depositante
Aliquota fiscale sugli interessi maturati 12,5% 26%
Imposta bollo 0,2% si si
Liquidità Elevata, in caso di necessità, il BOT può essere venduto sul mercato secondario Bassa, nel caso di conto vincolato occorre attendere la scadenza del vincolo per incassare gli interessi

BOT vs conto deposito, quale conviene oggi? (Esempio pratico)

Per valutare quale investimento sia più conveniente oggi, mettiamo a confronto i rendimenti netti di un BOT con scadenza ad agosto 2025, di un conto deposito vincolato a 12 mesi e di un conto deposito libero, con un capitale investito di 20.000€.

CaratteristicaBOT scadenza agosto 2025Conto deposito vincolato 12 mesi (Twist - Time Deposit)Conto Arancio libero (Ing))
Capitale investito 20.000€ 20.000€ 20.000€
Rendimento lordo 2,98% 4,05% 4%
Aliquota fiscale 12,5% 26% 26%
Rendimento netto 2,57% 2,997% 2,96%
Durata 12 mesi 12 mesi primi 12 mesi
Imposta bollo 0,2% 40€ 40€ 40€
Rendimento netto investimento 446€ 559,40€ 552€

Nonostante una tassazione più elevata del conto deposito (26% rispetto al 12,5% del BOT), il rendimento netto del conto deposito vincolato è superiore e comporta un guadagno maggiore di 113,40€ rispetto ai BOT.
Il conto deposito vincolato risulta essere più conveniente in termini di rendimento netto, ma l’investitore deve bloccare il capitale per l’intero periodo senza la possibilità di svincolarlo facilmente.

Il miglior conto deposito libero oggi disponibile offre un rendimento lordo del 4% (2,96% netto), in ogni caso superiore al rendimento del BOT, consentendo all’investitore di riavere il capitale e gli interessi maturati dopo 12 mesi o in caso di estinzione.

DISCLAIMER
Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio.

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