Calunnia, diffamazione e ingiuria, significato e differenze

Ilena D’Errico

09/01/2024

Calunnia, diffamazione e ingiuria sono illeciti che tutelano diritti molto simili ma non sono la stessa cosa. Cambiano i modi, le finalità e le conseguenze. Ecco le differenze.

Calunnia, diffamazione e ingiuria, significato e differenze

Diffamazione, calunnia e ingiuria sono tre illeciti che hanno molto in comune. Tutti attengono alla lesione del diritto all’onore e alla reputazione di un individuo, e la tutelano più o meno indirettamente, ma non sono equivalenti e non possono essere utilizzati come sinonimi.

Basti pensare che non tutti e tre questi illeciti attengono al diritto penale, dunque la disciplina è molto diversa. Le differenze tra diffamazione, calunnia e ingiuria sono tutt’altro che sottigliezze, ma servono a distinguere diversi intenti e diverse lesioni dei diritti di personalità. Ecco i significati spiegati e ciò che c’è da sapere.

Cos’è la calunnia

La calunnia è un reato individuato dall’articolo 368 del Codice penale, che lo annovera tra i delitti contro l’attività giudiziaria. In particolare, commette il reato di calunnia chi accusa falsamente qualcuno di aver commesso un reato con denuncia, querela, richiesta o altra segnalazione all’Autorità (calunnia formale) oppure simula tracce di reato a suo carico (calunnia materiale).

Questo reato tutela la reputazione della vittima soltanto in modo indiretto, perché è volto principalmente a garantire la funzionalità dell’attività giudiziaria. Infatti, la pena è piuttosto severa, corrispondente alla reclusione da 2 a 6 anni.

La calunnia è aggravata se per il reato di cui è accusata la vittima la legge prevede come pena la reclusione da 10 anni in su, in questo caso la pena è aumentata fino a un terzo (se si tratta dell’unica aggravante).

Se dalla calunnia deriva una condanna alla vittima, la pena è aumentata a seconda della lunghezza della reclusione procurata ingiustamente, in particolare è:

  • Tra 4 e 12 anni se la reclusione supera i 5 anni;
  • tra 6 a 20 anni in caso di condanna all’ergastolo (o la pena di morte se il fatto è commesso all’estero).

Cos’è la diffamazione

La diffamazione è regolata dall’articolo 595 del Codice penale come delitto contro l’onore, punendo chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. Si ha reato quando la vittima non è presente, non è in grado di rispondere o di comprendere l’offesa.

Questo reato è punito:

  • con la reclusione fino a 1 anno o la multa fino a 1.032 euro;
  • con la reclusione fino a 2 anni o la multa fino a 2.065 euro se l’offesa attribuisce alla vittima un fatto determinato;
  • la reclusione da 6 mesi a 3 anni o la multa da 516 euro se l’offesa avviene a mezzo stampa o in atto pubblico.

Alcuni soggetti sono particolarmente tutelati, poiché la loro reputazione ha rilevanza pubblica (come i corpi giudiziari), così le pene sono aumentate.

Cos’è l’ingiuria

Il reato di ingiuria è stato depenalizzato nel 2016 e ad oggi rappresenta un illecito civile. È colpevole di ingiuria chiunque offenda l’onore o il decoro di una persona presente al momento dell’offesa (o in grado di rispondere e difendersi contestualmente). Come reato, l’ingiuria era annoverata tra i delitti contro l’onore. L’intento è quindi quello specifico di tutelare l’onore della vittima e la sua reputazione.

Chi commette questo illecito rischia comunque una sanzione pecuniaria tra 100 e 8.000 euro e di dovere pagare un risarcimento del danno procurato alla persona offesa. L’obbligo e la misura della multa e del risarcimento sono valutati nel processo civile, a seconda della gravità dei fatti e dell’entità del danno dimostrato.

Le differenze

Sintetizziamo ora le differenze principali tra gli illeciti appena approfonditi.

IllecitoCos’èCosa tutelaCom’è punitoProcedibilità
Calunnia reato attività giudiziaria reclusione (massimo 20 anni) procedibile d’ufficio
Diffamazione reato reputazione reclusione (massimo 3 anni) o multa querela di parte
Ingiuria illecito civile reputazione sanzione pecuniaria (massimo 8.000 euro) causa civile

L’ingiuria sussiste quando la vittima è presente, la diffamazione quando è assente (ma sono presenti più persone), mentre la calunnia soltanto per l’accusa falsa di reato.

Argomenti

# Reato

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