Carenza di cibo e prezzi più alti al supermercato: “In arrivo crisi alimentare senza precedenti, rischio carestia”

Stefano Rizzuti

26/03/2022

L’Ue vara un piano contro la carenza di cibo, ma intanto Macron e Biden lanciano l’allarme per una possibile crisi alimentare mai vista prima: “L’emergenza sarà reale, si rischia la carestia”.

Carenza di cibo e prezzi più alti al supermercato: “In arrivo crisi alimentare senza precedenti, rischio carestia”

Dopo il caro bollette è toccato al carburante e ora potrebbe essere il turno dei prodotti alimentari. La preoccupazione dei leader europei e occidentali si sposta sul rischio della mancanza del cibo o sul possibile aumento dei prezzi di alcuni prodotti a causa della guerra in Ucraina.

I timori sono legati sia alle mancate produzioni ed esportazioni di Kiev che ai mancati acquisti da Mosca. Per questo l’attenzione del presidente Usa, Joe Biden, si concentra ora sulla questione alimentare: “L’emergenza cibo sarà reale”, dice lanciando l’allarme.

Ancora più drastiche sono le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, tra i più attivi quando c’è da sollevare la questione. Macron parla senza mezze misure di una “ crisi alimentare senza precedenti”.

Non solo, perché a suo avviso il peggio deve ancora venire e lo vedremo solo tra 12-18 mesi perché ora è impossibile seminare in Ucraina a causa del conflitto. Macron si spinge addirittura oltre, arrivando a parlare del rischio di una carestia, almeno per i paesi africani. E intanto l’Ue prova a correre al riparo con un piano contro la carenza di cibo. Vediamo in cosa consiste e cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi.

Ucraina, il piano Ue contro la carenza di cibo

Il Consiglio europeo ha dato il via libera al piano per fronteggiare la carenza di cibo conseguente alla crisi ucraina, Paese tra i maggiori esportatori di grano, olii e cereali. Come si legge nella conclusione del vertice dei leader europei l’idea è quella di mettere in campo un programma simile a quello sulla distribuzione dei vaccini anti-Covid, Covax.

Il programma europeo si chiamerà Farm e tra i primi obiettivi c’è quello di aumentare la trasparenza sugli stock mondiali, oltre a garantire l’approvvigionamento per i Paesi a rischio. Inoltre si prova a incentivare la produzione nelle regioni più fragili e a rischio.

Quali sono i prodotti che potrebbero mancare

Dai cereali all’olio di girasole, passando per i mangimi animali, la preoccupazione è che questi prodotti possano mancare nei prossimi mesi essendo in gran parte importati dall’Ucraina e dalla Russia. In particolare il grano ucraino rappresenta il 10% del mercato mondiale, a cui aggiungere il 24% della Russia.

Per l’orzo la percentuale è del 13% per l’Ucraina e del 14% per la Russia. Ancora più complicata la situazione per l’olio di semi di girasole: da Kiev, infatti, ne viene esportato più della metà del totale venduto nel mondo.

L’aumento dei prezzi per i beni alimentari

L’aumento dei costi dell’energia e dei mangimi ha colpito tutto il settore alimentare, anche prima della guerra in Ucraina. Il conflitto iniziato con l’invasione russa ha poi peggiorato la situazione, soprattutto per alcuni prodotti.

Al momento in Ue il timore principale non è tanto la carenza di cibo quanto l’aumento dei prezzi, che potrebbe essere anche molto elevato per alcuni beni. C’è da considerare innanzitutto che in questo momento non arrivano i rifornimenti dall’Ucraina, neanche dai territori non direttamente colpiti dalla guerra.

L’Ue potrebbe quindi aumentare le importazioni da India e Stati Uniti. Inoltre la Commissione pensa ad altre strategie per contenere l’aumento dei prezzi, come l’ipotesi di abbassare - da parte dei singoli paesi - l’Iva su alcuni prodotti di largo consumo.

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