Che succede in caso di accordo tra Russia e Corea del Nord?

Alessandro Nuzzo

14/09/2023

L’accordo tra Kim Jong-un e Vladimir Putin potrebbe causare importanti conseguenze sia nella guerra in Ucraina che nel contesto geopolitico in Asia.

Che succede in caso di accordo tra Russia e Corea del Nord?

Dopo giorni di viaggio su un treno marciante a 60 chilometri orari che ha attraversato tutta la Russia orientale, il leader della Corea del Nord Kim Jong-un è sceso qualche giorno fa accolto con tutti gli onori di casa. L’appuntamento con Vladimir Putin è andato in scena al cosmodromo di Vostochny con un grande banchetto a base di anatra e granchio accompagnato da pregiati vini russi.

Alla base dell’incontro tra i due leader potrebbero esserci accordi sul piano militare che, se confermati, sarebbero in grado di rovesciare le sorti della guerra in Ucraina ma anche di cambiare l’assetto geopolitico in Asia.

Kim Jong-un e Vladimir Putin hanno una visione del mondo identica. Entrambi desiderano un ritorno al passato. Il primo proviene da una dinastia di tiranni e continua a governare la sua nazione escludendola totalmente dal mondo, dove la repressione, la censura e le limitazioni alla libertà di pensiero sono ancora diffuse. Soffre poi di un certo fanatismo militare ed ha avviato negli anni scorsi un progetto di sviluppo di armi nucleari che gli sono valse anche le sanzioni da parte degli altri Stati, Russia compresa. Il secondo invece ha nostalgia del passato imperiale della Russia e di certo non si può dire che nella sua nazione si viva in totale libertà. In caso di accordo, soprattutto sulla fornitura di armi della Corea del Nord alla Russia, diversi scenari potrebbero cambiare.

Le armi nordcoreane ai russi potrebbero cambiare le sorti in Ucraina

Di sicuro nel corso dell’incontro Putin ha chiesto al collega Kim Jong-un aiuto militare con la fornitura di armi da utilizzare nella guerra in Ucraina. Il conflitto al centro dell’Europa è al momento in una fase di stallo. La controffensiva ucraina non ha prodotto grossi risultati e ad oggi si può dire che le artiglierie sono sullo stesso livello. Gli ucraini hanno conquistato qualche territorio ma passi avanti nell’economia del conflitto non ci sono stati. La Russia ha buttato al vento una grande quantità di armi e munizioni nel corso di quest’anno e mezzo e la Corea del Nord potrebbe garantirgli approvvigionamenti necessari a vincere il conflitto.

Il piccolo Stato asiatico possiede milioni di scorte da poter donare alla Russia e le sue fabbriche sono in grado di produrne ancora di più se servisse. Ovviamente la qualità delle munizioni prodotte non sono eccelse ed hanno un tasso di fallimento una volta sparati molto elevato. Ma per la Russia meglio di niente. E non solo munizioni perché potrebbero arrivare anche razzi e obici.

Con l’arrivo di armi e munizioni dalla Corea ecco che la Russia potrebbe bloccare le forze ucraine in modo più efficace rallentandone l’avanzata e aumentandone il logoramento in vista del freddo inverno. Al tempo stesso le nazioni occidentali potrebbero essere chiamate ad un nuovo sforzo fornendo nuove armi all’Ucraina per fronteggiare il nemico.

Cosa chiede la Corea in cambio

Ovviamente la Corea del Nord non fornirà le proprie armi in cambio di nulla ma chiederà certamente qualcosa. Sappiamo che il pallino di Kim Jong-un resta il nucleare e potrebbe chiedere a Putin l’accesso alla tecnologia missilistica russa da approntare sulle armi nucleari aumentandone così la portata e l’affidabilità con un nuovo sistema di lancio. In questo modo l’equilibrio nucleare in Asia potrebbe risultare alterato dopo questo accordo.

La Corea del Nord è una nazione imprevedibile capace di fare qualsiasi cosa. Da anni minaccia la vicina Corea del Sud di raderla al suolo e con regolarità effettua test balistici con missili a corto raggio. Una tecnologia nucleare migliorata per la Corea del Nord spaventerebbe le nazioni vicine che potrebbero a loro volta aumentare le loro capacità militari per difendersi adeguatamente in caso di attacco.

La Nato e le nazioni europee come possono fronteggiare questo accordo? Di sicuro non con nuove sanzioni che sarebbero inutili, la soluzione è stare vicino all’Ucraina, continuare ad aiutarla e proteggerla dal nemico russo.

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