C’è chi dimentica l’autocertificazione e chi non può stampare il modulo a casa. Spieghiamo cosa fare in questi casi e quali sono i rischi.
Che succede se non ho l’autocertificazione durante un controllo della Polizia? Si rischia la multa? Domande che in questi giorni di festa accomunano molti italiani, soprattutto dopo la stretta del decreto Natale.
Torna l’obbligo dell’autocertificazione dal 24 dicembre al 6 gennaio, per varie ragioni: uscire durante il coprifuoco, recarsi in un altro comune o regione, andare a trovare amici e parenti.
Ma non tutti hanno tempo o modo di procurarsi il modulo, stamparlo e compilarlo a casa.
Chi viene fermato senza autocertificazione, debitamente firmata, non rischia necessariamente la multa. Questa scatta soltanto se il dichiarate era in giro senza un giustificato motivo.
Spieghiamo, allora, cosa si può fare e come rimediare quando non si ha l’autocertificazione con sé.
Che succede se si esce senza autocertificazione
Sul tema c’è molta confusione, ma ci sentiamo di rassicurare i lettori. Il fatto di non avere con sé l’autocertificazione non implica automaticamente la multa, contrariamente a quanto pensano alcuni cittadini.
Chi viene fermato dalle Forze dell’ordine può compilare il modulo sul momento, in presenza degli agenti. Infatti Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia locale sono muniti di moduli in bianco da consegnare a chi ne è sprovvisto.
La compilazione può avvenire in loco, in presenza e con l’aiuto degli agenti.
L’autocertificazione è “fortemente raccomandata”
Questo non significa che stampare e compilare il modulo prima di uscire sia inutile. Anzi, le Forze dell’ordine raccomandano chi può a provvedere in autonomia. Ciò consente di procedere ai controlli in maniera più spedita, e facilita le operazioni degli agenti, facendo risparmiare tempo prezioso alle persone che vengono fermate.
In altre parole, uscire con l’autocertificazione già compilata e firmata conviene a tutti.
L’autocertificazione può essere scritta a mano
Oltre alla compilazione davanti agli agenti, c’è anche un altro modo per ovviare al fatto di non avere la stampante in casa: l’autocertificazione può essere scritta a mano su un foglio bianco.
Ciò che conta non è la forma, ma il contenuto delle informazioni rese.
Chi vuole, può copiare su un foglio il contenuto del modulo del Ministero dell’Interno. Le informazioni che non possono mai mancare sono:
- i dati anagrafici del dichiarante (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e così via);
- il motivo dello spostamento, che deve essere tra quelli previsti dall’autocertificazione ufficiale, quindi salute, lavoro, necessità e rientro al domicilio;
- il luogo di partenza e quello di destinazione;
- la dichiarazione di non essere sottoposto a quarantena/isolamento domiciliare, di non avere febbre uguale o superiore a 37.5° e di non essere stato a contatto con persone positive nei 14 giorni precedenti;
- la dichiarazione di essere a conoscenza delle norme nazionali, dell’ordinanza regionali e delle sanzioni per i trasgressori: la multa da 400 a 1.000 euro;
- data e firma autografa.
Attenzione a non dichiarare informazioni non veritiere o inesatte. Si rischia la denuncia per Falso, con conseguenze penali che possono sfociare nel carcere da 1 a 6 anni.
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