Chi sono i candidati eletti alle elezioni europee 2024 in Italia? Ecco l’elenco dei nomi dei nuovi europarlamentari italiani, ma in attesa dei dati definitivi ci sono ancora alcune incertezze.
Chi sono i nuovi europarlamentari italiani? Con lo spoglio che si avvia ormai al termine e che ha decretato vincitori e vinti di questa tornata elettorale, comincia anche a delinearsi la l’elenco dei candidati eletti al Parlamento Ue.
Diversi i nomi “illustri” messi in campo dai vari partiti per una chiamata al voto nella quale i cittadini hanno avuto la possibilità di scegliere fino a tre candidati. In queste ore i riflettori si accendono su tutti gli europarlamentari eletti protagonisti della competizione elettorale, dal generale Vannacci (Lega) a Ilaria Salis (Alleanza Verdi-Sinistra), sotto processo in Ungheria, da Stefano Bonaccini a Cecilia Strada, da Lucia Annunziata a Antonio Decaro e molti altri.
Tra i 76 i seggi del Parlamento europeo che elegge l’Italia, queste le ripartizioni alla luce dei risultati delle elezioni:
- 25 europarmantari di FdI,
- 21 europarmantari del Pd,
- 8 europarmantari di Forza Italia e Noi moderati,
- 8 europarmantari della Lega,
- 8 europarmantari di M5,
- 7 europarmantari di Avs.
Di seguito, l’elenco dei nuovi europarlamentari italiani eletti alle elezioni europee 2024, con i risultati che diventeranno completi e definitivi nel corso della mattinata.
Chi sono i nuovi europarlamentari italiani?
Riportiamo l’elenco (non ancora completo) dei nuovi europarlamentari italiani (dati Youtrend - preferenze ancora non definitive nei numeri) divisi per partito. Si ricorda che all’Italia spettano 76 europarlamentari.
Per quanto riguarda i big candidati come capolista e che è quasi certo rinunceranno alla nomina di europarlamentare, spiccano i 2 milioni di voti circa di Giorgia Meloni (capolista in tutte le circoscrizioni). Tajani, segretario di Forza Italia, ha ottenuto circa 390.000 preferenze (caapolista in tutte le circoscrizioni tranne nelle Isole). Schlein, egretaria Pd e capolista solo al Centro e nelle Isole viaggia sulle 200.000 preferenze
Elenco nuovi europarlamentari Fratelli d’Italia (25 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti a Fratelli d’Italia:
- Carlo Fidanza
- Mario Mantovani
- Giovanni Crosetto
- Lara Magoni
- Pietro Fiocchi
- Mariateresa Vivaldini
- Paolo Inselvini
- Elena Donazzan
- Stefano Cavedagna
- Sergio Berlato
- Alessandro Ciriani
- Daniele Polato
- Piergiacomo Sibiano
- Nicola Procaccini
- Marco Squarta
- Carlo Ciccioli
- Antonella Sberna
- Francesco Torselli
- Alberico Gambino
- Francesco Ventola
- Denis Nesci
- Michele Picaro
- Chiara Gemma
- Giuseppe Milazzo
- Ruggero Razza
Elenco nuovi europarlamentari PD (21 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti al Partito Democratico:
- Cecilia Strada
- Giorgio Gori
- Alessandro Zan
- Irene Tinagli
- Brando Benifei
- o Piefrancesco Maran o Annalisa Corrado (in base alla circoscrizione che sceglierà Zan, eletto sia nel Nord-Est che nel Nord-Ovest)
- Stefano Bonaccini
- Alessandra Moretti,
- Elisabetta Gualmini
- Dario Nardella
- Matteo Ricci
- Nicola Zingaretti
- Camilla Laureti
- Alessia Morani o Marco Tarquinio
- Antonio Decaro
- Lucia Annunziata
- Raffaele Topo
- Giuseppina Picierno
- Sandro Ruotolo
- Georgia Tramacere
- Giuseppe Lupo
Di seguito, le biografie degli europarlamentari del PD che hanno raccolto più preferenze:
Cecilia Strada - 270.000 preferenze
Cecilia Stradanasce nel 1979, dopo 8 anni di matrimonio tra Gino Strada e Teresa Sarti. I suoi genitori si erano conosciuti a Milano a un gruppo di volontariato cattolico nel 1971 e nello stesso anno si sono sposati. Sempre a Milano Cecilia è cresciuta e si è laureata in Sociologia presso l’Università di Milano-Bicocca.
Alla morte della madre Teresa Sarti, insegnante, filantropa e presidente dell’ONG Emergency fondata con il marito, succede ad appena trent’anni proprio la figlia Cecilia Strada. Per otto anni questa ha coperto la carica di presidente, fino all’allontanamento nel 2017.
Durante la campagna elettorale per le europee, ha dichiarato:
«Le crisi non colpiscono tutti allo stesso modo. Lo ha dimostrato il Covid. Più le disuguaglianze aumentano, e stanno aumentando, più le prossime crisi avranno un impatto pesante. La destra inventa nemici o usa le disuguaglianze per far leva sulle paure».
Antonio Decaro - 500.000 preferenze
Barese doc, Antonio Decaro si è laureato a 25 anni come ingegnere civile al Politecnico della sua città natale. Dopo alcuni incarichi all’Acquedotto Pugliese e all’ANAS, entra nella giunta di Michele Emiliano nel 2004 come assessore alla mobilità. Nel 2010 invece viene eletto al consiglio regionale, ricoprendo il ruolo di Capogruppo del PD.
Alle elezioni politiche del 2013 diventa deputato, salvo poi lasciare Montecitorio per tornare a Bari nel 2014 vincendo nel secondo turno delle comunali, per poi essere rieletto nel 2019 al primo turno con oltre il 66% dei voti.
In tutte le sue cariche ha favorito e introdotto diverse politiche a favore della mobilità sostenibile e, in particolar modo, per l’utilizzo della bicicletta. Dal 2018 ricopre il ruolo di Consigliere di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti e dal 2016 è alla guida dell’Anci.
Stefano Bonaccini - 380.000 preferenze
Stefano Bonaccini ha iniziato la sua carriera politica proprio a Campogalliano, piccolo comune in provincia di Modena dove nel 1990 già ricopriva l’incarico di assessore alla Cultura.
Eletto poi segretario provinciale della Sinistra Giovanile e successivamente dell’allora PDS di Modena, proprio nella città emiliana dal 1999 fino al 2006 è stato l’assessore ai Lavori Pubblici con delega al Centro Storico.
Quando nasce il Partito Democratico, Stefano Bonaccini viene nominato segretario provinciale fino all’elezione prima a consigliere comunale a Modena e poi nel 2010 a consigliere regionale.
Passato dall’ala bersaniana a quella renziana del suo partito, quando nel 2014 nel centrosinistra si sono tenute le primarie per la scelta del candidato governatore, Bonaccini le vince con il 61% dei voti superando così l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani.
Alle elezioni regionali del 2014 in Emilia-Romagna, caratterizzata da una affluenza soltanto del 37,71%, Stefano Bonaccini viene eletto governatore con il 49% sconfiggendo nettamente il leghista Alan Fabbri fermo al 30%.
Nel più che delicato voto del 2020, Bonaccini - a termine di una lunga e velenosa campagna elettorale - è riuscito a ottenere la riconferma con il 51% dei voti, superando in maniera netta la Borgonzoni che non è andata oltre il 43%.
È stato sconfitto da Elly Schlein alle ultime primarie per la segreteria del Pd.
Dario Nardella - 100.000 preferenze
Nato a Torre del Greco (NA), classe 1975, è sindaco di Firenze dal 3 giugno 2014.
Dopo un’infanzia nel capoluogo campano, si trasferisce a Firenze durante l’adolescenza. Dopo la maturità scientifica, nel 1998 si diploma al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze in violino. È professionale di musica fino al 2004.
Segue una laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze e un dottorato in diritto pubblico e diritto dell’ambiente.
Lucia Annunziata - 240.000 preferenze
Nata a Sarno, Salerno, nel 1950 la giornalista, conduttrice tv e scrittrice ha una lunga carriera alle spalle. Ha scritto per le più importanti testate giornalistiche italiane, da Il Manifesto a La Repubblica, fino a Il Corriere della Sera, La Stampa e l’HuffPost Italia del quale diventa direttrice dal 2012 al 2022.
In Rai, ha iniziato la sua esperienza di conduttrice di programmi di approfondimento politico nel 1995, ottenendo la presidenza del Tg3 tra il 1196 e il 1998. Nel 2003 è stata presidente della Rai, carica dalla quale si è dimessa circa un anno dopo. La sua presenza in televisione è stata piuttosto rilevante, con alcuni programmi come In mezz’ora che l’hanno vista protagonista anche di duri confronti.
Nel 2006 un suo acceso diverbio con Berlusconi, ospite del programma, spinse quest’ultimo a lasciare lo studio.
Il 25 maggio 2023 Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai dopo 30 anni di servizio, in aperta e forte polemica contro il Governo Meloni e la strategia di nomine alla rete pubblica. Si è candidata alle elezioni europee come capolista al Sud del Partito Democratico di Elly Schlein.
Alessandro Zan - 80.000 preferenze
Classe 1976, Zan è un politico e attivista della comunità LGBT.
Oggi esponente del Partito Democratico, al quale ha aderito nel 2014 dopo aver lasciato Sinistra Ecologia e Libertà, è noto per aver dato il nome al disegno di Legge contro omofobia, transfobia, misogenia, abilismo. La legge Zan è stata approvata solo in prima lettura alla Camera il 4 novembre 2020.
Alessandro Zan ha iniziato la sua carriera politica a Padova, comune di nascita, dove è stato eletto assessore all’Ambiente, lavoro e cooperazione internazionale nel 2009. Nel 2013 ha ottenuto il seggio da deputato alle politiche con SEL. Dopo essere passato al PD, è stato eletto ora come parlamentare europeo nelle circoscrizioni Nord-Est e Nord-Ovest.
Giorgio Gori - 200.000 preferenze
Outsider della politica, Giorgio Gori è innanzitutto giornalista e produttore televisivo. Fondatore della società di produzione Magnolia, ha ricoperto anche le carica di direttore di Canale 5 e Italia 1.
Bergamasco di origine, ha deciso di dedicare la sua vita alla politica della sua città nel 2012, quando ha lasciato ogni suo incarico televisivo e la presidenza della Magnolia per impegnarsi politicamente. Nel 2011 si è iscritto al PD e l’anno dopo ha fondato l’associazione InNova Bergamo, inaugurando il suo impegno civico e politico.
Nel 2014 è diventato sindaco di Bergamo appoggiato da una coalizione di centro sinistra. Nel 2018 è stato riconfermato nel secondo mandato. Alle elezioni europee 2024 si è candidato con il PD nella circoscrizione Nord-Ovest.
Nicola Zingaretti - 80.000 preferenze
Nato a Roma l’11 ottobre 1965, Zingaretti è stato eletto come europarlamentare del PD nel voto del 2024.
La sua è una carriera lunga e importante nel centro-sinistra. Per circa dieci anni è stato il presidente di Regione del Lazio, mentre per due anni dal marzo 2019 a quello 2021 è stato anche il segretario del Partito Democratico.
Dopo essere stato eletto deputato alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 conil PD, Zingaretti si è dimesso da presidente di Regione. La sua non sarà la prima esperienza nel Parlamento europeo, dove nel 2004 era stato già eletto nelle fila della lista Uniti nell’Ulivo.
Elenco nuovi europarlamentari M5S (8 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti al Movimento 5 Stelle:
- Gaetano Pedullà
- Sabrina Pignedoli
- Carolina Morace
- Ginaluca Ferrara o Marco Tamburrano
- Pasquale Tridico
- Valentina Palmisano
- Mario Furore
- Giuseppe Antoci
Di seguito, le biografie degli europarlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno raccolto più preferenze:
Pasquale Tridico - 115.000 preferenze
Classe 1975, nato in provincia di Cosenza, Pasquale Tridico è un economista italiano ed ex presidente dell’INPS dal 2019 al 2023.
Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Roma, dove nel 2000 si laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali all’università La Sapienza. Seguirà un dottorato in Economia all’università Roma Tre.
Dopo diversi successi accademici in Italia e nel Regno Unito e aver intrapreso una strabiliante carriera in Università, il 14 marzo 2019 il governo Conte I lo nomina presidente dell’Inps, succedendo nel ruolo a Tito Boeri. Ricopre l’incarico fino al 23 maggio 2023.
L’11 dicembre 2023 viene eletto coordinatore del Comitato per la formazione e l’aggiornamento del Movimento 5 Stelle. A febbraio Giuseppe Conte annuncia la sua candidatura come capolista del partito nella circoscrizione Sud alle elezioni europee.
Carolina Morace - 25.000 preferenze
Ex calciatrice, Carolina Morace è laureata in giurisprudenza a La Sapienza di Roma ed esercita la professione legale dal 1998.
Ha una carriera pluriennale alle spalle in diversi programmi sportivi e da commentatrice e cronista calcistica.
Ha fatto coming out attraverso un’autobiografia, “Fuori dagli schemi”, pubblicata nel 2020. Dal 2016 è sposata con l’ex calciatrice australiana Nicola Jane Williams.
Nell’aprile del 2024 Giuseppe Conte annuncia la sua candidatura come capolista nella circoscrizione Centro per le elezioni europee.
Elenco nuovi europarlamentari Forza Italia (9 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti a Forza Italia (con Noi Moderati e Südtiroler Volkspartei):
- Letizia Moratti
- Massimiliano Salini
- Flavio Tosi o Sandra Savino
- Salvatore De Meo
- Fulvio Martusciello
- Giuseppina Princi
- Edmondo Tamajo
- Marco Falcone
- Herbert Dorfmann
Di seguito, le biografie degli europarlamentari di Forza Italia che hanno raccolto più preferenze:
Letizia Moratti - 40.000 preferenze
Letizia Maria Brichetto Arnaboldi all’anagrafe, nasce a Milano nel 1949. Vedova da Gian Marco Moratti, Letizia Moratti è stata ex assessore al Welfare, vicepresidente della Regione Lombardia, in passato ministro dell’Istruzione e sindaca di Milano.
Quasi dieci anni dopo la sconfitta del 2011 alle comunali di Milano contro Giuliano Pisapia, dove mancò il secondo mandato come sindaco del capoluogo meneghino, Letizia Moratti è tornata in politica nel pieno dell’emergenza Covid.
Dopo aver ricoperto il ruolo di presidente di Ubi Banca fino al suo approdo al Pirellone, quella che dal 1994 al 1996 all’epoca del primo governo Berlusconi è stata anche la presidente della Rai.
Oltre a essere stata per un quinquennio la sindaca di Milano, Letizia Moratti dal 2001 al 2006 ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Istruzione nel secondo governo Berlusconi.
Elenco nuovi europarlamentari Lega (8 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti alla Lega:
- Roberto Vannacci
- Silvia Sardone,
- Isabella Tovaglieri
- Anna Maria Cisint
- Raffaele Stancanelli
- tra Angelo Ciocca, Paolo Borchia, Susanna Ceccardi, Aldo Patriciello un candidato non diventerà europarlamentare, dipenderà da quale circoscrizione sceglierà Vannacci.
Di seguito, le biografie degli europarlamentari della Lega che hanno raccolto più preferenze:
Roberto Vannacci - 500.000 preferenze
Roberto Vannacci è un generale dell’Esercito italiano, nato a La Spezia nel 1968 e prima delle polemiche per il suo libro è stato a capo dell’Istituto Geografico Militare. Durante la sua carriera in divisa, ha ricevuto diverse medaglie e riconoscimenti come l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Cavaliere) e la Legion of Merit da parte degli Stati Uniti.
Vannacci ha tre lauree (Scienze Strategiche, Scienze Internazionali e Diplomatiche e Scienze Militari) e ha preso parte ad alcune delle più importanti missioni che hanno impegnato il nostro Esercito negli ultimi anni: dalla Somalia all’Iraq fino alla Bosnia, alla Libia e all’Afghanistan dove ha guidato la Task Force 45.
A seguito della sua candidatura alle elezioni europee 2024 per conto della Lega, è stato eletto europarlamentare risultando il più votato tra le fila del Carroccio.
Elenco nuovi europarlamentari Alleanza Verdi-Sinistra (6 seggi)
Di seguito, la lista degli europarlamentari eletti in occasione delle europee 2024 appartenenti all’Alleanza Verdi-Sinistra:
- Ilaria Salis,
- Mimmo Lucano,
- Ignazio Marino.
- Benedetta Scuderi, Giovanni Mori, Cristina Guarda, Marilena Grassadonia e Francesco Borrelli in base alle circoscrizioni che saranno scelte da Salis, Marino e Lucano.
Di seguito, le biografie degli europarlamentari di AVS che hanno raccolto più preferenze:
Mimmo Lucano - 180.000 preferenze
Mimmo Lucano, classe 1958 e nativo di Melito di Porto Salvo, è diventato il simbolo della città di Riace della quale è stato il sindaco, creando il cosiddetto “Modello Riace” di accoglienza e inclusione.
Il paese ha integrato centinaia di migranti che hanno trovato lavoro in laboratori artigiani di tessitura, lavorazione del vetro e confettura. Lucano è stato inserito nel 2016 nella lista, elaborata dalla rivista Fortune, dei leader più influenti al mondo.
Nell’ottobre del 2017, però, la Procura di Locri lo ha indagato per la gestione dei migranti, con accuse di abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata nell’erogazione dei fondi statali e comunitari.
Mimmo Lucano è finito agli arresti domiciliari nel 2018 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.
L’11 ottobre 2023 la sentenza di appello ha ridotto la condanna a 1 anno e 6 mesi, con pena sospesa, limitatamente al reato di falso in atto pubblico, mentre lo ha assolto o prescritto, per le altre accuse. Nel 2024 si è candidato alle elezioni europee con Alleanza Verdi-Sinistra.
Ignazio Marino - 45.000 preferenze
Classe 1955, Marino è un medico prestato alla politica. Nel 2006 è stato eletto senatore come indipendente del Partito Democratico, poi riconfermato nel 2008 e nel 2013. Ha presieduto la commissione sanità nella XV legislatura e la Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio medico nazionale in quella successiva.
Nel 2009 ha perso le primarie per la segreteria del Partito Democratico, ma ha poi vinto quelle per l’individuazione del candidato PD per le amministrative romane nel 2013. Nello stesso anno ha quindi vinto le elezioni come sindaco di Roma, superando il primo cittadino uscente Alemanno.
Il suo incarico come sindaco è terminato anticipatamente nel 2015, in seguito alle dimissioni di parte della giunta e del Consiglio comunale. Marino è stato accusato di irregolarità in alcuni pagamenti, ma è stato assolto definitivamente nel 2018.
Nel 2024 è tornato in politica come candidato all’Europarlamento di Allenza Verdi-Sinistra nella circoscrizione del Centro.
Ilaria Salis - 170.000 preferenze
Maestra di una scuola elementare di Monza, la 39enne Salis è diventata protagonista delle cronache politiche italiane ed europee quando è stata arrestata in Ungheria.
L’accusa nei confronti della donna italiane è di aver fatto parte del gruppo di persone - appartenenti a Hammerbande - che a febbraio 2023 ha seguito e assalito alcuni militanti neofascisti a Budapest. Oggi ai domiciliari in Ungheria, la vicenda di Ilaria Salis ha suscitato critiche e polemiche politiche per le condizioni in cui è stata trattata in Ungheria. Costretta in catene durante le udienze e in condizioni degradanti in carcere, la donna ha chiesto l’intervento del Governo per il rispetto dei basilari diritti.
Alleanza Verdi-Sinistra ha deciso di candidarla alle elezioni europee del 2024. Con l’elezione la Salis godrebbe di immunità parlamentare e sarebbe scarcerata.
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