Qual è il significato di codice IBAN e da quanti numeri è composto? Scopriamo significato, funzioni e composizione dell’IBAN.
Il codice IBAN (International Bank Account Number) è, notoriamente, un codice che serve per identificare un conto e, soprattutto, per fare e ricevere bonifici.
Introdotto per standardizzare l’identificazione dei conti correnti, l’IBAN ha semplificato e reso più sicuri i pagamenti transfrontalieri, riducendo errori e tempi di elaborazione. Ma in che modo è composto il codice e, di conseguenza, che cosa identifica ogni singolo numero? Esistono altre funzioni per questo codice?
Nella nostra guida, esploreremo in dettaglio cos’è l’IBAN, a cosa serve, come è composto e come leggerlo correttamente, fornendo esempi pratici per una comprensione completa.
Cos’è l’IBAN? Ecco il significato
Come detto, se occorre fare o ricevere un bonifico, la banca richiede necessariamente il codice IBAN del destinatario, oltre che del mettente nel caso in cui i versamenti avvengano da un conto all’altro.
L’IBAN, acronimo di International Bank Account Number, è un codice alfanumerico utilizzato a livello internazionale per identificare in modo univoco un conto corrente bancario.
La sua introduzione ha permesso di uniformare le coordinate bancarie; prima dell’adozione dell’IBAN, ogni nazione utilizzava propri sistemi di identificazione dei conti, rendendo complessi e soggetti a errori i pagamenti internazionali. Con l’IBAN, invece, si dispone di un formato standardizzato che include informazioni dettagliate sul conto, come il Paese di origine, la banca, la filiale e il numero di conto specifico.
Questo codice è stato sviluppato dall’European Committee for Banking Standards (ECBS) e successivamente adottato come standard internazionale ISO 13616 nel 1997.
A cosa serve l’IBAN bancario
Date le caratteristiche, l’IBAN non è un’opzione ma una necessità: a partire dal 1° gennaio 2018, infatti, i bonifici nazionali possono svolgersi solo attraverso un codice IBAN e non più solo grazie ai codici ABI, CAB e al numero di conto corrente a cui effettuare il versamento.
Grazie all’IBAN, le istituzioni finanziarie possiedono tutte le informazioni necessarie per instradare i pagamenti al destinatario corretto, riducendo il rischio di errori e ritardi nelle transazioni sia nazionali che internazionali. Inoltre, l’utilizzo dell’IBAN aiuta a garantire la sicurezza delle transazioni finanziarie stesse, in quanto fornisce un metodo non soggetto a interpretazioni per verificare l’identità del beneficiario del pagamento.
Inoltre, l’IBAN è utilizzato per tantissime operazioni bancarie, come l’addebito diretto di utenze, stipendi e pensioni, nonché per l’accredito di bonifici e altri pagamenti. La standardizzazione introdotta dall’IBAN è particolarmente rilevante nell’ambito della SEPA (Single Euro Payments Area), l’area unica dei pagamenti in euro, che comprende numerosi paesi europei. All’interno della SEPA, l’utilizzo dell’IBAN è obbligatorio per tutte le transazioni bancarie, garantendo un processo uniforme e semplificato per i pagamenti transfrontalieri.
Da quante cifre è composto l’IBAN in Italia e nel mondo
La lunghezza dell’IBAN varia da Paese a Paese, poiché ogni nazione ha la facoltà di determinare la propria struttura specifica entro i limiti stabiliti dallo standard internazionale.
In Italia, l’IBAN è composto da 27 caratteri alfanumerici.
Altri Paesi adottano lunghezze diverse; ad esempio, l’IBAN in Belgio è lungo 16 caratteri, mentre in Germania ne conta 22. Secondo lo standard ISO 13616, l’IBAN può avere una lunghezza massima di 34 caratteri, sebbene la maggior parte dei Paesi utilizzi codici più brevi.
Questa variazione nella lunghezza è dovuta alle diverse esigenze e strutture bancarie nazionali, ma l’obiettivo comune rimane quello di fornire un’identificazione univoca e standardizzata dei conti correnti a livello internazionale.
Come è composto l’IBAN, formato e struttura da conoscere
L’IBAN è strutturato in modo da fornire informazioni dettagliate sul conto corrente a cui si riferisce. In Italia, il codice IBAN è composto da 27 caratteri alfanumerici, suddivisi in diversi segmenti che identificano concetti specifici. Questo codice, in sostanza, è un insieme di più componenti:
- Prefisso del Paese (Country Code): i primi due caratteri dell’IBAN indicano il paese in cui è situato il conto bancario. Ad esempio, «IT» per l’Italia, «DE» per la Germania, «GB» per il Regno Unito, ecc;
- Cifre di Controllo (Check Digits): le cifre di controllo (2 numeri) sono un piccolo gruppo di numeri utilizzati per verificare la validità dell’intero IBAN. Vengono calcolate utilizzando un algoritmo specifico, basato sui restanti caratteri dell’IBAN;
- CIN (1 carattere alfabetico): il «Control Internal Number» nazionale, utilizzato come ulteriore cifra di controllo.;
- Codice ABI (5 cifre): identifica l’istituto bancario presso cui è acceso il conto;
- Codice CAB (5 cifre): indica la specifica filiale o agenzia della banca;
- Numero di conto corrente (12 caratteri alfanumerici): rappresenta il numero univoco del conto presso la filiale indicata.
Come leggere un IBAN: qualche esempio per capire
Queste sono le regole generali dei componenti, i quali, però, a loro volta sono costituiti da differenti indicazioni e nomenclature, che possiamo capire meglio con un esempio.
IBAN italiano
Codice Paese | CIN internazionale | CIN nazionale | ABI | CAB | Numero di conto |
---|---|---|---|---|---|
IT | 11 | X | 03268 | 10001 | 100000000000 |
2 lettere per identificare il Paese | 2 numeri di controllo internazionale | 1 lettera per il controllo nazionale | 5 numeri identificativi della banca | 5 numeri identificativi della succursale della banca | 12 caratteri alfanumerici unici per ogni conto corrente |
Più nel dettaglio, quindi, troviamo:
- Codice Paese (2 cifre, per l’Italia è IT);
- CIN internazionale (2 cifre di controllo);
- Codice BBAN (23 caratteri).
In cui il BBAN a sua volta è composto da:
- CIN nazionale (1 carattere);
- ABI (5 numeri);
- CAB (5 numeri);
- Numero di conto (12 numeri).
Qualora il numero di conto fosse inferiore alle 12 cifre, occorrerà anteporre tanti zeri quante sono le cifre necessari per arrivare a 12.
IBAN tedesco
DE89370400440532013000
- DE: codice del Paese (Germania).
- 89: cifre di controllo.
- 37040044: codice bancario della filiale.
- 0532013000: numero di conto corrente.
A differenza dell’IBAN italiano, quello tedesco non include un codice CIN separato, ma incorpora il codice della banca direttamente nel numero di conto.
IBAN britannico
GB29NWBK60161331926819
- GB: codice del Paese (Regno Unito).
- 29: cifre di controllo.
- NWBK: codice bancario (National Westminster Bank).
- 601613: codice filiale.
- 31926819: numero di conto corrente.
Come si può notare, ogni Paese adatta la struttura dell’IBAN alle proprie esigenze bancarie, pur rispettando le direttive ISO.
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Dove trovo il codice IBAN?
Spesso ci troviamo a dover cercare il codice IBAN per comunicare le nostre coordinate bancarie a qualcuno che deve effettuare un versamento nei nostri confronti. A volte, invece, ci occorre in caso di addebito, domiciliazione bancaria o altre operazioni simili. E dove troviamo questo codice in tempi brevi? Tra i tanti documenti e strumenti (anche digitali) forniti dalla banca, l’IBAN può essere reperito facilmente in diversi modi.
- Riepilogo conto: tutti gli estratti conto e i documenti di riepilogo del conto bancario includono il codice IBAN.
- Internet Banking: se hai accesso all’Home Banking, puoi trovare il tuo IBAN accedendo al tuo conto online e cercando le informazioni e i dettagli del conto stesso. Sia tramite sito internet che app mobile, ovviamente. Nella quasi totalità dei casi, è possibile copiare o inviare direttamente dall’Home Banking il codice IBAN (e altre informazioni bancarie) al destinatario di turno.
- Carte di debito o di credito: sempre più spesso, il codice IBAN viene stampato direttamente sulla facciata anteriore della carta collegata al proprio conto corrente.
- Documenti di pagamento e ricevute: se hai ricevuto bonifici bancari o eseguito dei pagamenti tramite bonifico, il tuo IBAN sarà riportato sui documenti di pagamento e sulle ricevute.
- Richiesta diretta alla banca: se non riesci a trovare il tuo IBAN tramite i metodi sopra menzionati, puoi contattare direttamente la tua banca e chiedere loro di fornirtelo.
Ricorda che l’IBAN è un codice confidenziale e fondamentale nelle transazioni bancarie; pertanto, trattalo con cura e non condividerlo con sconosciuti senza una motivazione specifica.
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