Conto corrente, cos’è, come funziona e come aprirlo

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8 Novembre 2024 - 18:44

Cos’è un conto corrente, perché aprirlo e, soprattutto cosa fare per aprirlo? Ecco documenti, requisiti e tempi per aprire un conto bancario.

Conto corrente, cos’è, come funziona e come aprirlo

Il conto corrente è uno strumento bancario estremamente diffuso che consente ai «correntisti», cioè ai clienti della banca che hanno aperto un conto corrente, di conservare, amministrare e gestire il proprio denaro. Uno strumento comune oggi a ogni consumatore ma che possiede delle funzioni e dei servizi di cui forse non tutti sono a conoscenza.

Quel che è certo, però, è che aprire un conto corrente è conveniente per diverse ragioni: dall’accredito dello stipendio o della pensione, alla domiciliazione delle utenze, dalla possibilità di inviare bonifici e prelevare denaro in qualsiasi momento, a quella di usufruire di carte di credito e carte di debito.

E poi si tratta di una scelta, a volte, imprescindibile per la gestione delle proprie finanze, che può essere fatta in maniera semplice e veloce, sia online che in filiale. Conoscere i documenti richiesti, i tempi necessari e le condizioni economiche aiuta a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è un conto corrente? Diamo una definizione

Quasi tutti, ormai, possiedono un conto corrente bancario per accumulare risparmi e gestire e monitorare le proprie entrate e uscite finanziarie. Conservare il proprio denaro presso un istituto bancario è un modo per mettere al sicuro i propri risparmi (anche se di norma poco fruttifero).

Per dare una definizione semplice, possiamo dire che:

un conto corrente è un servizio offerto dalle banche o da altre istituzioni finanziarie che permette ai clienti di depositare e gestire i propri fondi in modo sicuro. Il conto corrente permette di effettuare operazioni finanziarie come il versamento, il prelievo, i pagamenti e l’accredito di stipendi o pensioni. È uno strumento versatile che facilita la gestione delle spese quotidiane e delle entrate.

Oggi il conto è anche smart, digitale e «a portata di mano», soprattutto quando si utilizzano conti online che consentono di servirsi di piattaforme di home banking. Il conto corrente consente anche un utilizzo più massiccio della moneta elettronica, grazie alla possibilità di utilizzare strumenti di pagamento virtuali e carte di debito o credito.

Vale la pena ricordare che utilizzare regolarmente la moneta elettronica e i servizi online consente di contenere il cosiddetto «costo delle suole»: andando di meno allo sportello, si perderà meno tempo, si pagheranno meno commissioni alla banca e si consumeranno meno scarpe per raggiungere l’istituto di credito.

Tipi di conto corrente disponibili oggi

I conti correnti offerti dalle banca italiane sono di diversi tipi. I principali sono:

  • conti ordinari: si tratta dei conti «a consumo», le cui spese dipendono dal numero di operazioni effettuate. All’interno di questa tipologia rientrano i conti «con franchigia» per i quali si paga un canone (generalmente annuale) che comprende un certo numero di operazioni. Una volta superato questo limite, sarà necessario sostenere dei costi per ogni singola transazione;
  • conti a pacchetto: per questi conti è previsto il pagamento di un canone che, oltre a coprire le spese di conto corrente, comprende anche servizi aggiuntivi quali cassette di sicurezza, gestione del risparmio o assicurazioni. I conti a pacchetto «con franchigia» prevedono un numero limitato di operazioni mente quelli «senza franchigia» non prevedono limitazioni;
  • conto corrente di base: è uno strumento semplificato per consentire l’accesso ai servizi bancari alle persone svantaggiate e ai pensionati con redditi annui lordi fino a 18.000 euro e che prevede la possibilità di accedere a servizi quali la carta di debito, l’accredito della pensione o dello stipendio, il versamento di contanti e assegni, il prelievo e la domiciliazione delle utenze domestiche;
  • conto corrente online: questo tipo di conto può essere gestito in autonomia attraverso il sito internet dell’istituto bancario o tramite applicazioni sullo smartphone e può essere offerto sia da banche tradizionali sia da banche che operano solo online. Questi conti possono essere senza canone e offrire servizi gratuitamente, come le carte di credito o di debito;
  • conti in convenzione: sono conti che beneficiano di determinate agevolazioni in base ad accordi con certe categorie di clienti.

Altra fattispecie di conto è il conto deposito, che è un vero e proprio strumento di risparmio in quanto consente di lasciare del denaro in giacenza a maturare interessi. In questo caso sarà possibile effettuare versamenti e prelievi, ma non le altre operazioni caratteristiche di un conto corrente tradizionale. Per i conti online bisognerà conservare accuratamente le credenziali e fare sempre attenzione alle frodi.

Come funziona il conto corrente

Il conto corrente funziona come un intermediario tra il cliente e le sue operazioni finanziarie. Aprendo un conto corrente, si ottiene un IBAN personale, attraverso cui è possibile:

  • accreditare stipendio o pensione;
  • uso di assegni e carte di pagamento;
  • effettuare e ricevere bonifici;
  • ricevere affidamenti bancari;
  • domiciliare utenze;
  • usufruire di servizi di internet banking;
  • prelievi/versamenti;
  • operazioni di trading/investimento;
  • ottenere un estratto conto.

Il conto corrente può anche prevedere la possibilità di scoperto o fido bancario, permettendo di utilizzare fondi anche quando il saldo è negativo, sebbene a fronte di interessi specifici.

Come aprire un conto corrente: ecco cosa fare (e cosa serve)

Aprire un conto corrente è semplice; scegliere la banca e soprattutto l’offerta richiede invece più tempo e attenzione.

Cosa chiedersi prima di aprire un conto

Per scegliere il miglior conto corrente e l’offerta più adatta alle proprie esigenze è consigliabile:

  • considerare la necessità e le abitudini di utilizzo. Ogni offerta è pensata per una specifica necessità, per questo occorre sapere quali sono i propri bisogni e le proprie abitudini prima di passare al confronto delle offerte;
  • informarsi sulle offerte disponibili sul mercato e leggere i documenti informativi messi a disposizione dell’istituto bancario;
  • prediligere il conto corrente che offre gratis o a prezzo minore il servizio di cui abbiamo più bisogno, come per esempio il servizio di bonifico o quello di prelievo;
  • confrontare i prezzi in base al costo totale annuo del conto. Si consiglia di confrontare tutte le voci di prezzo, dal costo del bancomat e della carta di credito a quello dei bonifici e del carnet di assegni per avere un parametro di valutazione realistico. Esistono infatti diverse tipologie di conto corrente bancario e ogni banca offre differenti contratti a prezzi diversi;
  • valutare se è più conveniente aprire un conto online, gestibile tramite Home Banking oppure presso una filiale fisica;
  • controllare la durata dell’offerta e le condizioni imposte dalla banca al termine di quest’ultima;
  • una volta aperto il conto corrente, verificare periodicamente le condizioni contrattuali imposte dalla banca.

Documenti necessari

Per facilitare e snellire ogni tipo di procedura, è bene conoscere in anticipo i documenti necessari per aprire un conto corrente. Vediamoli insieme.

  • La carta di identità è fondamentale per aprire un conto corrente, sia nel caso vogliate rivolgervi a una filiale tradizionale sia a una banca online. In quest’ultimo caso, a seconda delle esigenze dell’Istituto da voi prescelto, dovrete seguire una procedura telematica, dove vi saranno chiesti una scansione digitale della vostra carta o semplicemente gli estremi della stessa (numero e scadenza). Alcune banche potrebbero richiedervi inoltre un secondo documento che certifichi la vostra identità: passaporto o patente di guida, ad esempio.
  • La presentazione del codice fiscale è vincolante all’apertura di un conto corrente, sia tradizionale sia online. Nel caso decideste di procedere con una banca tradizionale, dovrete munirvi di documento originale e fotocopia. Se preferite sfruttare la comodità della banca online, invece, vi basterà una scansione o la semplice combinazione alfanumerica che compone il vostro codice fiscale.
  • In alcuni casi, vi verrà chiesta una copia della vostra busta paga o del contratto di lavoro. È bene però sapere che non si tratta di un requisito vincolante, ma di una semplice verifica dell’affidabilità del nuovo cliente: la mancanza di una busta paga, infatti, non sarà un impedimento per l’apertura del conto.

Alcuni istituti di credito per l’apertura del conto richiedono anche un certificato di residenza.

Potranno poi essere richiesti ulteriori documenti se la banca ha dei piani tariffari agevolati, come ad esempio un documento che attesti l’iscrizione all’università. Molte banche infatti hanno dei conti correnti con delle tariffe agevolate per gli studenti e l’unico modo per usufruirne è dimostrare di essere regolarmente iscritti ad un corso di studio universitario.

Requisiti per aprire un conto corrente

I requisiti per aprire un conto corrente non sono molti, dal momento che la legge non prevede grandi limitazioni:

  • aver compiuto la maggiore età, ma le banche offrono anche soluzioni per i più giovani, come ad esempio carte prepagate oppure libretti di risparmio;
  • non essere stati segnalati come cattivi pagatori. Questi ultimi possono comunque chiedere di aprire un conto corrente, tuttavia spetterà alla banca la facoltà di accettare o rifiutare la richiesta;
  • risultare affidabili per la banca. Il conto corrente è a tutti gli effetti un contratto che prevede, oltre ai benefici, anche spese e vincoli per il correntista. Se quest’ultimo non è soggetto affidabile, la banca potrebbe negare pertanto anche l’apertura di un semplice conto corrente.

Quanto costa aprire un conto corrente?

Generalmente l’apertura di un conto corrente è gratis. Il prezzo delle operazioni e del mantenimento dipende invece dal piano tariffario scelto dal cliente.

Il costo del conto corrente è di solito diviso in alcune voci, utili da conoscere anche per poter confrontare le tariffe dei vari conti correnti in maniera consapevole ed efficace. Le voci relative al costo sono generalmente divise in questo modo:

  • imposta di bollo: richiesta per legge e uguale per ogni tipologia di conto corrente;
  • conti fissi: in questa sezione rientrano i canoni delle carte, della gestione annuale del conto e le spese sostenute dalla banca per l’invio di documenti e materiale informativo al cliente. Ogni banca e ogni tipologia di conto hanno dei costi differenti;
  • costi variabili: questa è invece la sezione che varia in base alle operazioni che si compiono, prelievi da sportelli di altre banche, bonifici, pagamenti all’estero e così via.

Un’altra voce di prezzo riguarda l’invio estratti conto e comunicazioni. Questa voce di costo è pari a zero per le banche che prevedono di erogare questi servizi online, mentre per l’invio cartaceo il prezzo varia da banca a banca.

Quanto tempo ci vuole per aprire un conto corrente?

Solitamente i tempi di attesa per l’apertura di un conto corrente sono brevi e dopo che sono stati effettuati i controlli sui documenti, al cliente viene fornito l’accesso al proprio conto e all’eventuale Home Banking.

Anche per i conti online le operazioni di apertura sono molto veloci e permettono di avere accesso in poco tempo a tutti i servizi offerti dalla banca che si è scelta.

Potremmo così riassumere.

  • Online: l’apertura può essere completata in 24-48 ore, salvo imprevisti nella verifica dei documenti.
  • In filiale: può essere immediata se la documentazione è completa, ma può richiedere qualche giorno lavorativo in base alla banca.

I costi di mantenimento del conto corrente

Oltre ai costi per aprirlo (eventuali), ci sono, poi, anche i costi di mantenimento, che variano a seconda di diversi fattori. I costi sono riassunti dall’Indicatore Sintetico di Costo (Isc).

Di solito i costi comprendono:

  • una parte fissa, che non dipende da come viene utilizzato il conto e che è costituita dal canone del conto corrente e delle carte di pagamento, dalle imposte di bollo e le spese per l’invio delle comunicazioni al cliente e dalle spese per un certo numero di operazioni;
  • una parte variabile, che può dipendere dalle operazioni che si effettuano e che comprende le spese per operazioni, le commissioni per i servizi, oneri ed interessi passivi.

Ricordiamo che per la chiusura del conto, invece, non sono previste spese o penali, salvo eccezioni che devono essere riportate dalla banca nel contratto in virtù del quale il conto corrente è stato aperto.

Per identificare in modo univoco un conto corrente servono il nome della banca e il numero di c/c. I codici Bic (o Swift) e IBAN sono definiti a livello internazionale e sono utilizzati nei pagamenti internazionali per individuare, ad esempio, la banca beneficiaria di un bonifico.

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