Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, chiede al nuovo governo a guida Giorgia Meloni di fare in fretta contro la crisi energetica, evitando “follie” come la flat tax e i prepensionamenti.
Bisogna fare in fretta, ma servono serietà e responsabilità. Per Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, è necessario che il nuovo governo, probabilmente guidato da Giorgia Meloni, si formi al più presto e si metta subito al lavoro. Ma non basta, perché bisogna affrontare la crisi energetica prontamente, senza peraltro ricorrere a misure che il numero uno degli industriali ritiene potenzialmente dannose, con riferimento alla flat tax e ai prepensionamenti.
Intervenendo all’assemblea dell’Unione industriali della provincia di Varese, Bonomi lancia un chiaro doppio messaggio alla nuova maggioranza. La prima urgenza è quella di fare presto, nella speranza che l’esecutivo si possa insediare in tempi rapidi. Dall’altra l’augurio di evitare misure ritenute meno urgenti di fronte alla crisi energetica.
Bonomi fa sicuramente riferimento alla flat tax e ai prepensionamenti, proposte della campagna elettorale del centrodestra (soprattutto della Lega) che a suo giudizio sono “immaginifiche” e secondarie rispetto alla questione energetica e finanziaria. Secondo il presidente di Confindustria, in questo momento non si “possono ammettere follie per evitare l’incontrollabile crescita di debito e deficit”.
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Confindustria boccia flat tax e prepensionamenti
Bonomi è netto quando si rivolge al prossimo governo di centrodestra: “Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax e prepensionamenti”. Il presidente di Confindustria chiede al prossimo governo di partire da un presupposto: salvare il sistema industriale italiano dalla crisi energetica: “Migliaia di aziende e centinaia di migliaia di persone sono a rischio. Tutte le risorse, salvo quelle a sostegno dei veri poveri, vanno concentrate su questo”.
L’appello al governo del numero uno degli industriali riguarda anche le modalità di approccio alla crisi: a suo giudizio serve una vasta convergenza sulle scelte, anche con le forze d’opposizione. “Servono serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”, sottolinea Bonomi.
Bonomi: serve governo in tempi rapidi
Il presupposto da cui parte il presidente di Confindustria è che bisogna fare in fretta e per questo si augura che si possa formare un governo “nei tempi più rapidi possibile”. Non solo, perché servono anche ministri che siano “autorevoli, competenti e inappuntabili”. Inoltre, sottolinea, è necessario che il governo sia “fermo nel ribadire la collocazione internazionale dell’Italia”.
Caro energia, Bonomi chiede unità Ue
Un altro appello, nella sua prima uscita pubblica dopo il voto del 25 settembre, Bonomi lo rivolge al governo e all’Ue sulla questione energetica. In particolare, il presidente di Confindustria chiede che l’Europa condivida gli sforzi: “Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sull’energia divisi lasciando che ogni Paese si muova autonomamente. Sull’energia l’Italia non può farcela da sola”.
Sul tetto al prezzo del gas, secondo Bonomi, la limitazione non deve riguardare solo l’import dalla Russia, ma tutto il gas, da qualunque paese provenga. Tanto più che ora i flussi da Mosca sono nettamente diminuiti, se non quasi azzerati. Confindustria si augura quindi che si arrivi a un indice diverso dal Ttf olandese.
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