Corea del Nord sotto i riflettori dopo l’ipotesi di gravi condizioni di salute per Kim Jong-un. Cresce l’interesse sulla questione, mentre si diffonde un nuovo quesito: il leader nordcoreano ha già un erede? Occhi puntati sulla sorella Kim Yo-jong.
Kim Jong-un ha già designato il suo erede? Un quesito interessante, soprattutto in queste ore di incertezza per la Corea del Nord, dove si inseguono notizie e smentite sulle gravi condizioni di salute del leader dello Stato.
La questione del potere nella nazione nordcoreana è cruciale. Il Paese da sempre si identifica con il suo presidente e la politica si muove soltanto sulla indiscutibile volontà del capo dello Stato, accentratore di tutte le funzioni, espressione dell’identità nazionale e del partito, essenza stessa della vita della popolazione. Un regime totalitario, come definito dai politologi.
L’individuazione di un erede di Kim Jong-un, quindi, appare un esercizio quanto mai azzardato e curioso. Soprattutto se la figura di spicco dietro l’immagine del potente presidente della Corea del Nord è una donna, la fidata sorella de leader Kim Yo-jong. Sarà lei la prescelta per la successione?
Chi è Kim Yo-jong, sorella del presidente della Corea del Nord
Dopo Kim Jong-un, la giovane Kim Yo-jong è diventata la figura più importante nel regime nordcoreano. Si tratta della sorella del presidente, considerata ormai l’alter ego del fratello, l’ombra del suo potere, che ha già debuttato anche in pubblico.
Alle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, in Corea del Sud, Kim Yo-jong ha rappresentato suo fratello ufficialmente, acquisendo prestigio politico, oltre che titoli all’interno del Partito dei Lavoratori.
Da allora, la sua è una continua ascesa nella capacità di influenzare Kim Jong-un. Indiscrezioni raccontano che sia il cervello dietro l’immagine pubblica del presidente attentamente costruita, sia in patria che all’estero.
In cambio, gode dell’assoluta fiducia di suo fratello, un dettaglio non trascurabile visto che il leader nordcoreano è stato in grado di ordinare l’esecuzione di suo zio per presunto tradimento.
Non solo, il mese scorso, la donna ha fatto la sua prima dichiarazione pubblica, definendo la Corea del Sud “un cane spaventato che abbaia” dopo che Seoul aveva protestato contro esercizi militari eseguiti da Pyongyang.
In più, ha elogiato pubblicamente Donald Trump per aver inviato a Kim Jong-un una lettera in cui esprimeva il desiderio di mantenere buone relazioni bilaterali e offriva aiuto per affrontare la pandemia di coronavirus.
Due episodi cruciali: se il presidente della Corea del Nord ha permesso alla giovane sorella di rilasciare tali dichiarazioni, infatti, significa che davvero è il suo alter ego, o comunque una persona di grande importanza e assolutamente fidata.
Nelle due esternazioni annunciate da Kim Yo-jong si celano le linee guida del Paese in politica estera, verso quelli che sono i partner più importanti: la vicina Corea del Sud e i nemici di sempre, gli USA.
Inoltre, la donna è stata reintegrata nel potente politburo del partito, secondo fonti nazionali. Un episodio rilevante, avvenuto poco più di un anno dopo che Kim Yo-jong era stata rimossa dalla posizione a seguito del fallimento del vertice di denuclearizzazione di Hanoi.
Insomma, una donna potente, stratega della propaganda di Kim Jong-un e protagonista dei rapporti diplomatici con Seul e Washington. Sono, questi, indizi sufficienti per affermarla come erede del leader nordcoreano, suo fratello?
Kim Yo-jong al potere in Corea del Nord: ipotesi possibile?
L’ipotesi che la sorella di Kim Jong-un possa davvero ereditare il potente ruolo di leader della Corea del Nord è di certo interessante. Ma quanto è davvero fattibile?
Leonid Petrov, specialista del Paese e docente senior presso l’International College of Management di Sydney, ha dichiarato a The Guardian:
“Kim Yo-jong non è associata alle epurazioni o all’abilità militare del fratello, ma sa tutto. È una figura politica di fiducia che aiuta Kim a mantenere un’immagine pubblica positiva quando ha a che fare con stranieri o sudcoreani. La traiettoria ascendente di Kim Yo-jong dovrebbe continuare una volta che riprenderà la diplomazia nucleare nel mondo post-pandemico.”
Tutto questo, però, secondo lo studioso, non cancellerà la tradizione confuciana del Paese, dove anzianità e mascolinità sono fondamentali. Anche nel decidere chi ha accesso diretto al potere.
Kim Jong-un, quindi, una volta svelato anche il mistero sulle sue condizioni di salute, probabilmente continuerà a confidarsi con la sorella sulle strategie di soft power. Ma niente di più. L’erede del presidente della Corea del Nord, forse, ancora non c’è.
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