Durante l’emergenza sanitaria legata al coronavirus si possono proteggere il proprio conto corrente e i propri risparmi. Ecco come.
Come proteggere i propri risparmi e il conto corrente durante la crisi dovuta al coronavirus? È la domanda che si sono posti moltissimi cittadini fin dalla comparsa della pandemia che ha spinto sin da subito i risparmiatori a chiedersi come tutelare i soldi posseduti e depositati presso il proprio conto corrente.
L’epidemia, d’altronde, come ormai è sempre più evidente, ha già avuto un impatto dirompente sia sui mercati finanziari che sul patrimonio dei grandi miliardari, e ha imposto anche ai semplici cittadini nuove considerazioni riguardanti la tutela dei propri risparmi.
Coronavirus: i soldi sul conto corrente non fruttano, anzi
Come ribadito anche dall’ABI, gli italiani si caratterizzano per essere dei grandi risparmiatori, soprattutto negli ultimi anni: la liquidità sui conti correnti è aumentata del 6% dal gennaio del 2019 al gennaio del 2020. Lo scorso marzo si trovavano depositati nelle casse delle banche circa 87 miliardi di euro.
Secondo un’indagine svolta da BVA Doxa, il 70% teme che possa verificarsi una pesante recessione economica, con dei conseguenti effetti sui redditi e sul denaro messo da parte per sostenere le spese fisse durante i mesi di lockdown, in cui molti italiani hanno visto ridurre o azzerare completamente le proprie entrate. Un’ulteriore preoccupazione concerne la solidità finanziaria degli istituiti di credito. Secondo il 51% dei partecipanti all’indagine infatti le banche potrebbero fallire o non reggere al periodo di crisi economica. Infine, anche i professionisti temono di non riuscire ad avere un supporto adeguato dalle proprie, che potrebbe quindi avere delle ripercussioni sui risparmi.
La maggior parte della liquidità, durante il lockdown non è stata toccata proprio per paura dell’incertezza dettata dal futuro, ma quello che non molte persone sanno però è che i soldi lasciati in giacenza sul conto non solo non producono dei guadagni, ma vanno anche incontro a un una naturale erosione del loro valore, dovuta in gran parte al ruolo dell’inflazione oltre che dalle tasse e dai costi di gestione del conto. In gergo questo processo viene chiamato perdita di potere d’acquisto e comporta una riduzione del 2% annuo del valore dei propri soldi. Fortunatamente è possibile contrastare la riduzione della liquidità sul conto corrente dovuta all’inflazione investendo il denaro. Va comunque precisato che anche qualora la banca dovesse fallire, una situazione quasi impossibile, i conti corrente sono coperti dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi con cui è possibile ottenere un risarcimento fino ad un massimo di 100.000 euro.
Come contrastare l’inflazione durante il coronavirus
Un modo per proteggere il proprio conto dall’inflazione potrebbe essere quello di investire. Gli investimenti possono prevedere un alto tasso di rischio che può portare a maggiori guadagni, ma anche a maggiori possibilità di perdere tutto, o un basso rischio, che garantisce una percentuale di guadagno minore ma anche una più bassa possibilità di perdita.
Come investire il denaro
Lo strumento più noto e anche quello più temuto per investire il proprio denaro è il mercato azionario. Con la compravendita delle quote aziendali, chiamate appunto azioni, si diventa dei veri e propri soci di una società. In questo caso i guadagni che la stessa percepirà saranno in parte distribuiti anche tra gli azionisti.
L’acquisto diretto di azioni è uno dei modi più dispendiosi sia in termini di tempo che in termini economici per investire il denaro. Esistono però anche altre vie.
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Come investire in borsa?
I titoli obbligazionari sono diversi dalle azioni e non permettono di divenire soci dell’azienda. Occhio anche all’acquisto degli ETF, ossia degli exchange-traded fund.
Infine tra i modi più semplici per proteggere i propri risparmi depositati sul conto corrente troviamo anche la possibilità di bloccare le somme di denaro per un periodo di tempo limitato a fronte di un certo tasso di interessi.
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