Quello alla consegna della busta paga da parte del datore di lavoro, è uno dei diritti più importanti di un lavoratore subordinato. Ecco cosa devi fare se il datore non adempie al suo obbligo.
Se sei un lavoratore subordinato, non dovresti mai dimenticare che la legge ti garantisce una serie di diritti molto importanti e che sussistono per tutta la durata del tuo rapporto di lavoro con l’azienda. Pensiamo ad esempio al diritto alla retribuzione e al versamento dei contributi da parte del tuo datore di lavoro, ma pensiamo anche al diritto alle ferie, al riposo settimanale, a quello ogni 24 ore e ai permessi retribuiti.
Senza contare la rilevanza del diritto alla salute, peraltro chiaramente tutelato nella Costituzione. Tu, come dipendente potrai chiedere e ottenere, da parte della tua azienda, il rispetto e l’applicazione di tutte le regole di sicurezza sul lavoro, tenuto conto del fatto che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo - ed al contempo rappresenta un interesse della collettività.
Nel corso di questo articolo intendiamo focalizzarci su uno specifico diritto che ti è assicurato dalle norme in vigore, ovvero quello a vedersi consegnata la busta paga dal proprio datore di lavoro. Sappi dunque che è sempre tuo diritto ottenerla e, dal lato del datore, sussiste comunque il dovere di consegnarla seguendo regolari tempistiche.
Tuttavia non sono rari i casi in cui il lavoratore chiede varie volte di consegnare la busta paga al proprio datore di lavoro, ma la busta paga non arriva - né come consegna manuale né attraverso email o Pec.
Insomma, che cosa fare se il tuo datore di lavoro non ti consegna la busta paga? Come ti devi comportare per veder rispettato uno dei diritti tipici di ogni lavoratore dipendente? Scopriamolo di seguito, dopo aver sinteticamente ricordato perché per il lavoratore è essenziale questo documento.
Cosa fare se il datore di lavoro non consegna la busta paga?
Busta paga: che cos’è in breve
La busta paga, detta anche cedolino paga o prospetto paga, consiste in quel documento scritto su cui il lavoratore può trovare il dato sulla somma incassata per le prestazioni svolte, in un determinato lasso di tempo, a titolo di compenso.
Ricorda sempre che nella tua busta paga debbono essere indicate tutte le voci di retribuzione lorda e le correlate trattenute le quali, per il tramite di una agevole sottrazione matematica, conducono a determinare la tua retribuzione netta. Nel prospetto paga dei lavoratori subordinati, deve essere sempre indicata una serie di elementi fondamentali, quali ad es. nome, cognome, qualifica professionale del singolo dipendente, e il periodo a cui la retribuzione si riferisce. Ovviamente nella busta paga non possono mancare anche i dati sui contributi Inps a carico del lavoratore e quelli sulle imposte trattenute e relative detrazioni.
Ti appare dunque chiaro che la busta paga è un documento di assoluto rilievo per te. Con la consegna, il lavoratore infatti ha la possibilità di controllare la correttezza di quanto è versato dal datore di lavoro.
Con quali tempistiche va consegnata al lavoratore?
In base alle norme di legge, la busta paga deve essere consegnata all’atto del versamento della retribuzione e perciò vi deve essere una corrispondenza tra la consegna del documento e della somma. Al fine di individuare qual è il giorno esatto nel quale detto movimento deve compiersi, tu come lavoratore potrai fare riferimento al CCNL di categoria.
Presta attenzione anche al seguente aspetto: la prova della consegna della busta paga, entro la data prevista, ricade sempre sul tuo datore di lavoro. Ecco perché nella prassi ben può verificarsi che l’azienda chieda al suo dipendente di firmare la busta paga ’per ricevuta’ o per ’presa visione e accettazione’. Ciò eviterà eventuali futuri contrasti tra azienda e singolo lavoratore.
Tuttavia la firma in oggetto non proverà la correttezza dei dati inseriti in busta paga e l’avvenuto versamento della retribuzione. Anzi questi elementi potranno essere dimostrati eventualmente a parte.
Perché è importante ricevere il cedolino paga?
Casi di questo tipo purtroppo non sono così infrequenti: il tuo datore di lavoro, mensilmente, ti versa lo stipendio ma non ti consegna materialmente, né ti invia via e-mail, il cedolino o busta paga. In queste circostanze, le conseguenze per te sono significative poiché non saprai:
- come è stata calcolata la tua retribuzione mensile;
- se il tuo stipendio corrisponde al livello di inquadramento e all’effettivo orario di lavoro;
- a quanto ammontano le ferie maturate ed i permessi;
- quali sono le competenze maturate e le trattenute che sono state compiute;
- se ti sono stati applicati gli scatti di anzianità.
Ben comprenderai perché la consegna della busta paga fa parte dei tuoi diritti di lavoratore e potrai legittimamente chiederla al tuo datore di lavoro - potendoti altresì tutelare in caso di mancata consegna. Approfondiremo ora questi ultimi aspetti.
Come comportarsi in caso di mancata consegna da parte del datore di lavoro?
La legge vigente riserva una tutela ad hoc per ogni diritto del lavoratore che sia messo a rischio o non rispettato dal datore di lavoro. Ciò ovviamente accade anche per quanto riguarda il diritto alla consegna della busta paga: quali contromisure adottare se ti accorgi che l’azienda non ti ha consegnato questo importantissimo documento?
Ebbene, hai a disposizione alcuni strumenti a tua protezione. Vediamoli di seguito in sintesi:
- anzitutto se il tuo datore di lavoro non ti consegna la busta paga, non rispettando dunque la legge sul punto, tu come lavoratore potrai tutelarti chiedendo il supporto del tuo avvocato di fiducia. Quest’ultimo potrà inviare al datore una lettera di diffida alla consegna - o alla messa a disposizione - della busta paga. Per eseguire l’operazione sarà necessaria una raccomandata o la posta elettronica certificata (Pec).
- se ciò non dovesse bastare a risolvere il problema della mancata consegna del cedolino, le norme a tua tutela di garantiscono la possibilità di rivolgerti all’Ispettorato territoriale del Lavoro (ITL).
Denuncia all’Ispettorato: ecco cosa deve contenere
In particolare, quella effettuata nei confronti dell’ITL è di fatto una denuncia, che deve anzitutto includere i dati identificativi del datore di lavoro, con la posizione INPS e INAIL dell’azienda. La denuncia deve esporre in sintesi, ma in modo circostanziato, la violazione da parte del datore di lavoro - dettagliando perciò la mancata consegna di uno o più cedolini paga. Vi dovrà comparire ogni elemento utile ad accertare i fatti, e dunque anche il più piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi essenziale per vedersi riconosciute le proprie ragioni di lavoratore.
Tieni presente che, dopo la denuncia all’Ispettorato, la posizione del datore di lavoro può complicarsi. Infatti nel momento in cui vi sarà l’accesso ispettivo su iniziativa degli ispettori del lavoro, l’azienda sarà tenuta a provare l’effettivo rispetto dell’obbligo di consegna della busta paga, per una o più mensilità.
Ebbene, se l’azienda non sarà in grado di dimostrare di aver consegnato il documento, le conseguenze non saranno leggere. Previste infatti per il datore di lavoro sanzioni amministrative pecuniarie, per cifre anche corrispondenti a varie migliaia di euro. Ecco perché si può concludere affermando che, oltre ad essere per te un diritto, la consegna della busta paga è un obbligo per l’azienda che è sempre meglio adempiere, per evitare grossi guai in un secondo tempo.
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