Cosa succede se non pago l’Imu? E se la pago in ritardo?

Patrizia Del Pidio

19 Giugno 2024 - 17:37

Quali sono i rischi che corre chi non ha versato l’Imu entro il 17 giugno? Cosa succede se l’imposta viene pagata in ritardo? Vediamo le regole.

Cosa succede se non pago l’Imu? E se la pago in ritardo?

Cosa succede se non pago l’Imu? Cosa rischio se verso l’imposta in ritardo? Si tratta di domande che si potrebbero porre tutti coloro che non sono riusciti a versare l’imposta sulla casa entro il 17 giugno 2024, il termine ultimo previsto per la scadenza del pagamento dell’acconto Imu. Questa è una domanda che si potrebbe porre il contribuente che ha in progetto di non versare l’imposta sulla casa.

Prima di capire cosa rischia chi non paga l’Imu, è bene sottolineare che da qualche anno a questa parte i controlli sull’Imu non pagata si sono molto inaspriti e diversi Comuni stanno procedendo con accertamenti esecutivi per il recupero delle imposte non pagate. Non si tratta certamente di una novità del 2024, visto che è stata addirittura la Legge di Bilancio 2020 a prevedere i controlli più severi nei confronti di chi non versa le tasse locali.

La scadenza del 17 giugno, ormai passata rappresentava la data ultima entro la quale versare l’acconto dell’Imu senza maggiorazioni di sanzioni e interessi. Detto questo, vediamo cosa accade a chi non paga.

Imu 2024 non pagata: controlli sempre più pesanti

La Legge di Bilancio 2020 ha riformato il sistema di riscossione delle tasse locali e, a partire dal 1° gennaio, gli atti emessi devono contenere tutte le informazioni necessarie affinché acquistino efficacia a titolo esecutivo.

L’estensione degli accertamenti esecutivi anche ai Comuni comporta che già dopo i la notifica dell’atto, e in caso di mancato versamento della somma contestata (e quindi entro 120 giorni) possano essere avviate le attività di recupero coattivo con il rischio di pignoramento dei conti correnti del contribuente.

Un rischio concreto, anche considerando la possibilità per gli enti locali di accedere ai dati contenuti nell’Anagrafe Tributaria, il maxi archivio con le informazioni reddituali relative a ciascun contribuente.

Specifichiamo che viene comunque concesso un tempo congruo per regolarizzare l’Imu non pagata così come delle altre tasse locali (si pensi al bollo auto), ma in caso di mancato adempimento potranno essere avviate immediatamente tutte le procedure esecutive e cautelari previste ad oggi, come fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento.

Cosa succede se non pago l’Imu?

Cosa cambia e cosa si rischia nel caso di mancato versamento dell’Imu 2024?

Il mancato pagamento dell’Imu ha delle conseguenze per i contribuenti e ad illustrarle è la stessa Agenzia delle Entrate: trascorso il tempo utile per la proposizione del ricorso (ovvero dopo 60 giorni dalla notifica dell’atto finalizzato alla riscossione delle entrate patrimoniali), gli atti emessi dal Comune acquistano efficacia di titolo esecutivo senza che sia più necessario notificare la cartella di pagamento (o l’ingiunzione fiscale).

Dopo 30 giorni dal termine per il pagamento può essere avviata la procedura di riscossione forzata, informando preventivamente il contribuente moroso ma senza la necessità di emettere una nuova cartella: basterà l’atto già notificato dal Comune a far partire la procedura di pignoramento, nel caso di mancato versamento della somma contestata.

L’esecuzione viene sospesa per un periodo dai 120 ai 180 giorni, sulla base della procedura prevista da ciascun ente.

Prima dell’avvio della procedura esecutiva e cautelare al contribuente debitore sarà necessario inviare un sollecito di pagamento qualora la somma evasa non superi i 10.000 euro.

In sostanza, si tratterà dell’ultimo avviso per regolarizzarsi, prima di subire le più invasive pratiche di recupero forzoso delle imposte non pagate.

Imu pagata in ritardo, cosa si rischia?

Per chi non ha pagato l’Imu entro il 17 giugno c’è ancora modo di rimediare senza veder lievitare troppo l’importo da corrispondere al Comune.

Anche per i tributi locali è possibile beneficiare del ravvedimento operoso, con il quale viene consentito di pagare le sanzioni in misura ridotta in base ai giorni di ritardo rispetto alla scadenza originaria.

Grazie al ravvedimento operoso, infatti, anche se è comunque prevista una sanzione amministrativa per il ritardo, ma ridotta al 10%:

  • entro 14 giorni dalla scadenza: ravvedimento sprint, sanzione dello 0,1% giornaliero più interessi per ogni giorno di ritardo in caso di pagamento;
  • dal 15° al 30° giorno di ritardo dalla scadenza Imu e Tasi: ravvedimento breve, sanzione fissa del 1,5% più interessi giornalieri per pagamento;
  • dopo il 30° giorno e fino al 90° giorno dalla scadenza: ravvedimento medio, sanzione fissa dell’1,67% più interessi giornalieri per pagamento;
  • dopo il 90° giorno di ritardo ed entro l’anno: ravvedimento lungo, sanzione fissa del 3,75% dell’importo più interessi giornalieri per pagamento dopo il 90° giorno di ritardo ed entro l’anno.

Ravvedimento Imu: come si pagano le sanzioni

Sanzioni e interessi Imu si pagano compilando il modello F24 e barrando la casella ravvedimento.

Il modello F24 dovrà essere compilato inserendo le seguenti informazioni:

Campo da compilare Descrizione
Codice ente/codice Comune Codice catastale Comune (per esempio: ROMA = H501)
ravv. casella da barrare in caso di modello F24 per ravvedimento operoso
imm. var. barrare se sono intervenute variazioni per uno o piu’ immobili che richiedono la presentazione della dichiarazione di variazione
acc. barrare la casella se il pagamento si riferisce all’acconto
saldo barrare la casella se il pagamento si riferisce al saldo. Se il pagamento e’ effettuato in un unica soluzione barrare entrambe le caselle
numero immobili indicare il numero di immobili per i quali si sta pagando l’Imu
codice tributo codice tributo Imu
rateazione/mese di rif. rata che si paga (due cifre) e numero di rate prescelto (due cifre), nell’esempio 0102
anno di riferimento periodo d’imposta per il quale viene effettuato il pagamento
importi a debito versati indicare il debito d’imposta
importi a credito compensati indicare l’eventuale credito utilizzabile in compensazione
TOTALE G sommatoria degli importi a debito sezione IMU e tributi locali
TOTALE H sommatoria degli importi a credito indicati nella sezione IMU e tributi locali
SALDO (G-H) indicare il saldo risultante da G - H
detrazione indicare l’eventuale detrazione spettante

Argomenti

# IMU

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO