L’incremento delle entrate statali è causato dall’inflazione come dimostrato da uno studio di Unimpresa. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Lo Stato guadagna dall’inflazione, un regalo inatteso che rimpingua le casse dell’erario. È questo ciò che emerge dallo studio di Unimpresa, che ha analizzato l’incremento delle entrate causato dall’aumento repentino dei prezzi nell’ultimo periodo.
Stando allo studio infatti l’inflazione avrebbe assicurato alle casse dello Stato più di 10 miliardi di euro di gettito aggiuntivo solo nei primi cinque mesi del 2022, segnando quindi un incremento del 19,8%. Complessivamente l’incasso tributario dell’erario nei primi cinque mesi del 2022 sarebbe salito di +18,5 miliardi, da 170,1 miliardi a 188,6 miliardi.
Lo studio ha quindi evidenziato come più della metà delle entrate fiscali aggiuntive siano legate all’Iva, mentre è emerso che la tassa meno produttiva è la tassa della speranza. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come lo stato guadagna dall’inflazione.
Come lo Stato guadagna dall’Inflazione: Iva e Irpef
L’effetto è solo temporaneo ma per adesso l’inflazione risulta essere benefica per lo Stato, che sta guadagnando dall’aumento repentino dei prezzi. A ringraziare sono quindi conti pubblici che godono momentaneamente di questo beneficio indiretto.
È questo ciò che dimostra l’analisi del Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato i dati del ministero dell’Economia. Infatti nei primi cinque mesi del 2022, nonostante la guerra russo-ucraina e il rallentamento della crescita economica, gli incassi riguardanti l’ Iva (la tassa sui consumi) sono sostanzialmente aumentati.
Le entrate relativa all’Iva, giunta all’8% viaggiando ora verso il 10%, hanno raggiunto quota 61,6 miliardi di euro, registrando quindi un aumento di 10,2 miliardi rispetto ai 51,4 miliardi dei primi cinque mesi del 2021. Questi 10,2 miliardi in più di Iva sono dovuti all’incremento dei prezzi. Volendo scendere nel dettaglio dei dei 10,2 miliardi aggiuntivi di Iva:
- 6,9 miliardi sono per consumi e scambi interni (+15,1%);
- 3,3 miliardi sono per la maggiore imposizione sulle importazioni (+59,9%).
E se l’aumento dei prezzi ha comportato un aumento significativo dell’Iva, risulta invece essere più contenuto l’incremento del gettito Irpef che registra un +2,3%, pari a una crescita di quasi 2 miliardi, dai 79,7 miliardi dei primi 5 mesi del 2021 a 81,5 miliardi attuali del 2022. Ma non è tutto.
Come lo Stato guadagna dall’Inflazione: accise e tasse sul gas
Lo Stato guadagna anche grazie anche al caro-carburante, quindi dall’incremento dei prodotti energetici e in particolare del gas. La guerra russo-ucraina e le sanzioni europee hanno comportato una significativa riduzione delle importazioni del gas russo, favorendo speculazioni in varie forme.
Il settore energetico sta conoscendo un aumento dei prezzi e, conseguentemente, l’aumento degli incassi fiscali:
- i proventi fiscali sul gas naturale per combustione sono cresciuti di 453 milioni (+35,7%) da 1,2 miliardi a 1,7 miliardi;
- l’accisa sui prodotti energetici è cresciuta di 130 milioni (+1,7%) da 7,6 a 7,8 miliardi;
- l’accisa e l’imposta erariale sui gas incondensabili è aumentata di 20 milioni (+9,5%) passando da 211 a 231 milioni:
- l’accisa sull’energia elettrica sono aumentate di 220 milioni (+20,9%) da 1 miliardi a 1,2 miliardi;
- le imposte dirette hanno registrato un aumento di 5,1 miliardi (+5,7%) assicurando allo Stato 95,9 miliardi, rispetto ai 90,7 del 2021;
- le imposte indirette, sono aumentate di 13,3 miliardi, (+16,9%) dai 79,3 ai 92,7 miliardi del 2022.
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Lo Stato ha quindi incassato dalle tasse 188,6 miliardi, con una crescita di +18,5 miliardi (+10,9%) rispetto ai 170,1 miliardi dei primi cinque mesi del 2021. Eppure è fondamentale ricordare, come sottolineato dal presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, che il beneficio benché sia importante è temporaneo, perché nel “medio-lungo periodo anche il gettito erariale subirà le ripercussioni pesanti della recessione a cui ci stiamo avvicinando”.
Inflazione, mentre lo Stato guadagna è crisi per imprese e famiglie
E se lo Stato guadagna dall’inflazione, non è così per imprese e famiglie. Il gettito dell’Ires (Imposta sul Reddito delle Società) fotografa le difficoltà delle imprese. Gli incassi dell’Ires sono infatti calati complessivamente di 204 milioni (-6,9%), passando da 834 milioni del 2021 a 630 milioni attuali.
L’imposta invece del consumo dei tabacchi ha subito un calo di 446 milioni (-10,6%) da 4,2 miliardi a 3,7 miliardi, spia delle difficoltà economiche delle famiglie.
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