I mercati sperano in interventi della Cina per salvare l’economia in difficoltà e guadagnano oggi: quali buone notizie sono emerse dal dragone e quali aspettative sulla Fed?
Mercati all’insegna dei guadagni oggi: le azioni asiatiche sono in rialzo e il dollaro, bene rifugio, perde forza poiché gli investitori sperano che i dati sull’inflazione Usa di questa settimana supportino un’imminente fine degli aumenti dei tassi e acclamano soprattutto la prospettiva che la Cina fornisca stimoli economici per sostenere la crescita in stallo.
La svolta ottimista di oggi proviene proprio da Pechino: i regolatori cinesi hanno esteso alcune politiche di un pacchetto di salvataggio introdotto a novembre per sostenere la liquidità nel settore immobiliare in difficoltà.
Un indicatore delle azioni asiatiche è salito di oltre l’1% con i maggiori guadagni a Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan. Anche gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai salgono e il Nikkei giapponese sta chiudendo in rialzo.
Lunedì notte, le azioni statunitensi hanno guadagnato dopo le perdite della scorsa settimana, mentre i commenti dei funzionari della Fed hanno rafforzato l’opinione che la banca centrale statunitense potrebbe essere vicina alla fine del suo ciclo di inasprimento.
Mercati positivi: buone notizie dalla Cina?
I titoli immobiliari cinesi sono saliti dopo che il Paese ha annunciato che estenderà due politiche finanziarie per sostenere il mercato immobiliare fino alla fine del 2024.
Gli investitori in Asia continuano ad aspettarsi passi più concreti da Pechino per spingere la tiepida ripresa della nazione. La fragilità dell’economia cinese sta già avendo un impatto ad ampio raggio sui mercati, con il presidente del gigante minerario Rio Tinto Group questa settimana che ha avvertito degli effetti a catena sulla domanda di metalli industriali.
“La ripresa economica non è ancora arrivata al livello che ci aspettavamo”, ha dichiarato a Bloomberg Television Cecilia Chan, chief investment officer per l’Asia Pacifico presso HSBC Global Asset Management. “Comunque manteniamo una visione ottimistica con la Cina, sappiamo che il governo darà ulteriori misure di stimolo”.
Tuttavia, resta incertezza e prudenza. Gli analisti hanno affermato che mentre la decisione odierna potrebbe allentare la pressione finanziaria a breve termine sui promotori immobiliari e garantire il completamento dei loro progetti di casa, sarebbero necessarie nuove misure per affrontare la crisi di liquidità nel settore.
“È improbabile che le attuali misure stimolino sufficientemente gli acquisti di case e salvino il settore immobiliare” ha scritto Ting Lu, capo economista cinese di Nomura. “Pechino potrebbe aver bisogno di intraprendere più azioni per arrestare la spirale discendente”.
Intanto, sotto i riflettori c’è anche la Fed. I problemi economici della Cina, infatti, giungono mentre molti altri paesi si confrontano con una questione diversa: inflazione ostinatamente alta e tassi di interesse in aumento.
Nella sessione di lunedì a Wall Street, gli operatori hanno passato al setaccio le osservazioni di una serie di oratori della Federal Reserve in attesa dei dati sull’indice dei prezzi al consumo di mercoledì che aiuteranno a determinare il percorso per gli aumenti dei tassi.
I funzionari della Fed Michael Barr, Mary Daly e Loretta Mester hanno affermato che la banca centrale dovrà inasprire ulteriormente quest’anno per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Nel frattempo, il presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, ha dichiarato in un’intervista al Financial Times di non prevedere una recessione.
Gli utili delle società S&P 500 inizieranno questa settimana con i rapporti di alcune grandi banche statunitensi. Gli analisti prevedono che gli utili siano diminuiti del 6,4% nel secondo trimestre su base annua, come hanno mostrato i dati IBES di Refinitiv.
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