Il Ddl concorrenza ha introdotto la norma contro l’abusivismo degli odontoiatri: ecco cosa cambierà con l’entrata in vigore della legge.
Ddl Concorrenza: quali novità per gli odontoiatri?
La legge per il mercato e la concorrenza - approvata in via definitiva dal Senato nella giornata del 2 agosto - per garantire la tutela dei consumatori ha introdotto molteplici novità per diversi settori.
Dalle banche alle RC Auto, ma anche per professionisti come avvocati, notai e - soprattutto - odontoiatri.
Perché era necessaria una nuova legge sulla concorrenza? Una domanda che in queste ore si stanno facendo in molti professionisti, tra cui gli odontoiatri i quali con l’entrata in vigore della nuova legge dovranno sottostare a diverse regole.
Ebbene l’Italia non poteva esimersi dall’approvare questa nuova legge, visto che bisognava adattarsi al più presto ai principi fissati dall’Unione Europea in tema di libera circolazione e apertura dei mercati. Il Ddl concorrenza si pone così come uno strumento utile per stimolare la crescita e la produttività in Italia, garantendo ai consumatori l’accesso a beni e servizi a minor costo grazie anche all’introduzione di nuove forme di tutela.
In questo quadro si collocano le novità riguardanti gli odontoiatri, ai quali sono dedicati gli articoli 153, 154, 155 e 156 del testo della nuova legge sulla concorrenza. Cosa cambierà per questi professionisti? Facciamo chiarezza.
Gli odontoiatri possono esercitare solo se abilitati
I suddetti articoli del ddl concorrenza stabiliscono che solamente coloro che sono in possesso del titolo abilitante possono esercitare l’attività odontoiatrica come liberi professionisti.
Ma l’esercizio di questa attività è consentito anche alle società operanti nel settore odontoiatrico, ma solo se a capo della struttura c’è un direttore sanitario iscritto all’albo degli odontoiatri. Resta valido naturalmente il principio della personalità della professione, quindi anche in queste strutture possono esercitare solamente coloro che sono in possesso del titolo abilitante.
Nel caso in cui una struttura polispecialistica - con direttore sanitario non in possesso del titolo abilitante da odontoiatra - abbia al proprio interno un ambulatorio odontoiatrico deve nominare un DS in possesso dei suddetti titoli per amministrare ed esercitare in quel reparto.
Nonostante non riguardi solamente gli odontoiatri, anche l’articolo 152 del Ddl concorrenza introduce una novità molto importante per tutti i professionisti iscritti agli ordini e ai collegi. Nel dettaglio, per assicurare la trasparenza delle informazioni nei confronti dei clienti, questi professionisti hanno il dovere di indicare e comunicare i titoli posseduti, così come le eventuali specializzazioni.
Le sanzioni per chi non rispetta le regole
A chi non rispetta le nuove regole sarà comminata una sanzione molto severa. Nel dettaglio, il mancato rispetto degli obblighi comporta la sospensione dell’attività della struttura o del libero professionista.
Il Ddl concorrenza, però, non stabilisce in maniera chiara le modalità in cui avverrà la sospensione, che saranno poi definite con un apposito decreto del Ministero della Salute che verrà emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Ddl Concorrenza.
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