Dichiarazione precompilata 2025, da quando disponibili modello 730 e Redditi?

Patrizia Del Pidio

28 Aprile 2025 - 13:45

Per la dichiarazione precompilata 2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce in un apposito provvedimento regole e modalità di consultazione, correzione, integrazione e invio dei modelli.

Dichiarazione precompilata 2025, da quando disponibili modello 730 e Redditi?

La stagione reddituale del 2025 si avvia al suo inizio, con la messa a disposizione del modello 730 e del modello Redditi precompilati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Con il provvedimento 193922 del 24 aprile l’Agenzia fissa tutte le regole sia per la consultazione che per la modifica e l’invio della dichiarazione precompilata 2025.

Una delle novità del 2025 è che l’accesso al modello Redditi Pf precompilato è consentito anche a tutti gli intermediari incaricati della trasmissione telematica.

Dal 30 aprile l’amministrazione fiscale mette a disposizione dei contribuenti tutti i modelli predisposti: ogni contribuente potrà scegliere tra:

  • 730 semplificato;
  • 730 precompilato;
  • Redditi Pf precompilato.

730 semplificato ancora a disposizione

Il modello 730 semplificato, che ha fatto il suo debutto lo scorso anno, è disponibile anche nel 2025 per fare in modo che i contribuenti non debbano più avere a che fare con quadri, righi e codici. Nel modello il dichiarante viene guidato con un’interfaccia intuitiva nella compilazione di diverse sezioni quali:

  • casa;
  • spese sostenute;
  • famiglia.

Un modello che rende più semplice, appunto, l’individuazione dei dati da inserire. Ogni dato va confermato o modificato e poi sarà il sistema stesso a inserirli in automatico all’interno del 730/2025.

I tempi della dichiarazione dei redditi 2025

Il provvedimento delle Entrate definisce anche i tempi e le scadenze della dichiarazione. Come già sappiamo:

Una volta che il contribuente accede al servizio dell’Agenzia delle Entrate per la dichiarazione dei redditi precompilata, potrà scegliere se visualizzare la propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria.
All’interno dell’area riservata il contribuente potrà:

  • visualizzare e stampare la propria dichiarazione;
  • accettare, modificare o integrare il modello:
  • inviare il modello;
  • versare le eventuali somme dovute a titolo di imposta;
  • indicare le coordinate del conto corrente su cui ricevere eventuale rimborso.

Da quando si invia la dichiarazione dei redditi?

Come abbiamo già anticipato, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti la dichiarazione precompilata a partire dal 30 aprile. Per i primi giorni il modello è disponibile solo per la consultazione. Si potrà provvedere a integrare, correggere e modificare i dati solo a partire dal 15 maggio, giorno da cui è possibile anche la trasmissione della dichiarazione.

Le date da ricordare per la dichiarazione dei redditi 2025

Per questa stagione dichiarativa, ci sono, come ogni anno, date fondamentali da ricordare. Ecco quali sono:

  • dal 30 aprile si può consultare il Modello 730/2025 e il Modello Redditi PF/2025;
  • dal 15 maggio si possono modificare e inviare le dichiarazioni;
  • entro il 24 giugno è possibile annullare il modello inviato (se ci sono errori e omissioni);
  • entro il 30 settembre bisogna presentare il Modello 730;
  • entro il 25 ottobre può essere trasmesso il 730 integrativo;
  • entro il 31 ottobre bisogna presentare il Modello Redditi.

Quali sono i dati precaricati dalle Entrate?

Nel già citato provvedimento, l’Agenzia delle Entrate elenca anche quali sono i dati di oneri detraibili e deducibili che sono inseriti in automatico nella dichiarazione precompilata e nello specifico:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • spese funebri;
  • spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili;
  • erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
  • spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
  • spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale e relativi rimborsi;
  • rimborsi erogati per l’acquisto di occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive (cd. “bonus vista”);
  • rimborsi erogati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per le spese sostenute per procedure di adozione o affidamento preadottivo di minori stranieri, concluse tramite Ente autorizzato;
  • oneri versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.

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