Documenti Isee 2024, l’elenco completo

Simone Micocci

22 Dicembre 2023 - 16:54

Modello Isee 2024, quali sono i documenti necessari per il rilascio dell’attestazione? Ecco un elenco completo e aggiornato al nuovo anno.

Documenti Isee 2024, l’elenco completo

È tempo di raccogliere i documenti per l’Isee 2024, almeno per coloro che si rivolgeranno a caf e patronati per il rilascio della nuova attestazione. Grazie al nuovo servizio precompilato dell’Inps, infatti, chi richiede l’attestazione Isee in autonomia non deve allegare alcun documento.

L’Isee, indicatore della situazione economica equivalente, è quel parametro che serve ad accertare la situazione economica delle famiglie al fine di valutare se gli spettano bonus o agevolazioni.

Ha validità dal 1 gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento, ogni inizio anno va rinnovato al fine di aggiornare la situazione reddituale.

Per farlo vengono prese in considerazione una serie di informazioni che per quanto riguarda i redditi e i patrimoni riferiscono a due anni prima dalla presentazione della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) ai fini Isee. Per questo motivo quando ci si rivolge a un caf bisogna consegnargli i documenti necessari per reperire tali dati, in particolare per quanto riguarda i patrimoni.

L’Isee può essere presentato da gennaio 2024, tuttavia già oggi si può iniziare a raccogliere i documenti che servono per l’invio della richiesta.

Per una guida completa su come richiedere l’Isee 2024, e per capire anche a cosa serve, potete consultare il nostro articolo di approfondimento. Di seguito, invece, ci concentreremo sulla documentazione necessaria, facendo chiarezza su giacenze medie, redditi e patrimoni necessari ai fini del rilascio dell’attestazione.

Documenti Isee 2024, di quali componenti servono

Prima di tutto è bene fare chiarezza su quali sono i componenti da indicare nell’Isee. Qui si prende come riferimento il nucleo familiare al momento in cui si presenta Dsu, tenendo dunque conto di:

  • tutti i componenti che sono nella stessa residenza e quindi figurano all’interno dello stesso stato di famiglia;
  • altri componenti a carico.

Diverso il caso delle coppie di genitori non sposate e non conviventi.

Per l’Isee minorenni, nel caso dei genitori non coniugati va indicato anche quello che non vive con i figli minorenni in qualità di componente aggregato. Ci sono delle eccezioni, ad esempio se ha altri figli con un partner diverso o risulta sposato: in tal caso non sarà necessario indicarlo come componente aggregato.

La stessa cosa vale per l’Isee università, nel quale si tiene conto del genitore del figlio studente anche se non convivente.

Quali documenti servono ai fini Isee 2024

Detto questo, possiamo vedere quali sono i documenti richiesti ai fini Isee 2024. Attenzione, i seguenti documenti valgono per tutti i componenti del nucleo familiare, compresi i minori.

Come prima cosa è richiesto il documento d’identità di colui che presenta la Dsu, come pure tutti i codici fiscali degli altri componenti.

Dopodiché ai fini della Dsu serve indicare redditi e patrimoni e a tal proposito serve consegnare, o comunque avere con sé nel caso in cui si effettua la richiesta Isee in autonomia dal sito dell’Inps, i seguenti documenti.

Redditi

Si ricorda che i redditi presi in considerazione dall’Isee 2024 sono quelli riferiti al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Nel dettaglio, bisogna avere con sé:

  • Modello 730 e/o Modello Redditi 2023 e (per i dipendenti/pensionati) Modelli CU 2023, riferiti ai redditi del 2022. In realtà molte volte questo documento non serve in quanto i dati reddituali vengono in automatico inviati dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, per non correre rischi è sempre meglio averlo con sé;
  • certificazioni, o comunque qualsiasi altra documentazione, attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche;
  • Irap per imprenditori agricoli;
  • eccezionalmente per i residenti in Trentino vi è l’obbligo di dichiarare tutte le indennità provinciali percepite, come ad esempio può essere l’assegno regionale, o le indennità reddituali collegate all’Icef.

Non è invece richiesta la documentazione per eventuali prestazioni riconosciute dall’Inps per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Queste, come può essere la Naspi o anche il Reddito di cittadinanza, vengono sì indicate nell’Isee ma l’Inps ne acquisisce le informazioni direttamente dai propri sistemi.

Patrimoni

Lo stesso vale per i patrimoni, per i quali si prendono sempre in esame quelli in possesso alla data del 31 dicembre 2022. La documentazione richiesta riguarda:

  • saldo e giacenza media al 31 dicembre 2022 per depositi bancari e o postali. Ricordiamo che vale per tutti i componenti, anche per i minorenni;
  • documenti che indicano il valore di un determinato patrimonio mobiliare, quali possono essere depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, Bot, Cct, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare;
  • va indicata sempre la tipologia dei patrimoni, come pure il numero identificativo di tale rapporto, il codice fiscale dell’Istituto bancario o società di gestione del patrimonio, la data di apertura come eventualmente di chiusura di tali rapporti;
  • certificazione dove è indicata la quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà, compresa la prima casa;
  • i lavoratori autonomi, come pure chi ha delle quote societarie, devono anche presentare i documenti attestanti il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato, o comunque la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti.

Per auto, moto (cilindrata superiore ai 500cc) e imbarcazioni di proprietà alla data di presentazione della DSU è richiesta la targa, o in alternativa gli estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D.

Infine, per chi vive in affitto serve indicare gli estremi della registrazione del contratto.

Argomenti

# ISEE

Iscriviti a Money.it