In vista delle europee del 26 maggio, il Movimento 5 Stelle aveva annunciato la nascita di un nuovo gruppo al Parlamento Europeo: al momento, questa ipotesi sta perdendo quota anche se ci sono ancora delle chance.
Correva il 15 febbraio quando, nel corso di una conferenza stampa, Luigi Di Maio annunciava in pompa magna la nascita di un nuovo gruppo all’interno del Parlamento Europeo, presentando quelli che erano i suoi primi alleati.
Adesso a quasi due settimane dal voto per queste elezioni europee, di questo nuovo gruppo voluto dal Movimento 5 Stelle si sono decisamente perse la tracce, visto che al momento senza nuovi ingressi sarà difficile poter soddisfare le regole numeriche per poter dare vita a una nuova forza a Bruxelles.
Con chi si andrà a schierare quindi il Movimento 5 Stelle dopo le europee? In teoria la strada per la costituzione di un nuovo gruppo sembrerebbe essere tutta in salita, ma ci sono ancora chance per far sì che il progetto dei pentastellati si possa realizzare.
Il Movimento 5 Stelle alle elezioni europee
Il prossimo 26 maggio i cittadini dell’Unione andranno a eleggere i 751 deputati che andranno a formare il Parlamento Europeo. Questi poi si andranno a collocare in uno dei gruppi transnazionali presenti.
Per esempio in Italia Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo, il PD del Partito Socialista, +Europa sta con i liberali dell’ALDE, Fratelli d’Italia con i conservatori di ECR, La Sinistra con GUE/NGL, Europa Verde con i Verdi e infine la Lega ha appena riunito sotto un unico tetto i due gruppi sovranisti EFDD ed ENF.
Cinque anni fa il Movimento 5 Stelle quando per la sua prima volta sbarcò a Bruxelles, alla fine decise di aderire all’EFDD che era guidato dall’Ukip di Nigel Farage che da lì a poco avrebbe dato vita nel Regno Unito alla Brexit.
Un gruppo quindi fortemente euroscettico ma troppo spostato a destra per il Movimento, considerando che al suo interno ci sono anche gli estremisti tedeschi dell’Afd. Dopo un blitz fallito a metà legislatura per passare con i Liberali, i 5 Stelle adesso hanno già annunciato la loro fuoriuscita dall’EFDD.
Per un partito non è obbligatorio iscriversi a un gruppo, visto che esiste una sorta di quello che da noi è chiamato Gruppo Misto, in Europa invece è denominato i Non Iscritti, che raccoglie tutti quei deputati che non si sono collocati.
Rifiutare però di aderire a un gruppo vuol dire per un partito rinunciare a diversi benefici soprattutto economici, visti i rimborsi milionari di cui godo i raggruppamenti per la loro promozione a livello europeo.
Il nuovo gruppo
Per queste elezioni europee il Movimento 5 Stelle ha lanciato un progetto molto ambizioso: creare un nuovo gruppo all’interno del Parlamento Europeo. Al momento sono quattro gli altri partiti che hanno risposto all’appello.
Con Luigi Di Maio si sono schierati Zivi Zid (Croazia), Kukiz’15 (Polonia), AKKEL (Grecia) e Liike Nyt (Finlandia). Per poter formare un gruppo però occorrono almeno 25 deputati provenienti da 7 paesi diversi.
Stando agli ultimi sondaggi, il Movimento 5 Stelle dovrebbe eleggere 18 deputati, Kukiz’15 3 e Zivi Zid 1, mentre sia AKKEL che Liike Nyt sarebbero sotto la soglia di sbarramento nei rispettivi paesi.
Stando così le cose, questo nuovo gruppo non avrebbe i requisiti per poter essere riconosciuto. Attualmente però ci sono circa molti partiti provenienti da svariati paesi dell’Unione che ancora non hanno scelto dove collocarsi e sche ono stati inseriti nel calderone dei Non Iscritti.
Un tesoretto di circa 75 deputati, che dopo il voto potrebbero decidere di sposare il progetto del Movimento 5 Stelle. Se questo però non dovesse accadere, alla fine potrebbero essere proprio i pentastellati a dover decidere con chi schierarsi.
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