Secondo uno studio di BCG e QED Investors, il fatturato del settore fintech crescerà più di sei volte entro il 2030, raggiungendo un valore complessivo di 1.500 miliardi di dollari.
Il settore fintech continuerà a crescere, almeno secondo Boston Consulting Group (BCG), società di consulenza statunitense, e QED Investors, azienda americana che si occupa di venture capital.
Le due società hanno recentemente rilasciato un rapporto dal titolo «Reimagining the future of finance», in cui affermano che il settore dei servizi finanziari raggiungerà un fatturato di 22mila miliardi di dollari entro il 2030, mentre quello fintech - nello stesso anno - raggiungerà un valore di 1.500 miliardi.
Fintech: quale sarà la prossima potenza mondiale
Secondo il rapporto, l’attuale fatturato del settore dei servizi finanziari è di 1.250 miliardi di dollari e la maggior parte del valore è concentrato in Nord America e nel territorio dell’Asia Pacifico. Secondo i calcoli svolti, il valore crescerà fino al 2030con un tasso composto di crescita annuale (CAGR) del 6%.
In questa crescita il fintech avrà un ruolo decisivo. Secondo il rapporto, il fatturato del settore entro il 2030 aumenterà in maniera significativa, raggiungendo 1.500 miliardi di valore. I segmenti decisivi per fare in modo che questa crescita si realizzi saranno quello del lending, i pagamenti, i depositi, il trading e gli investimenti.
Il mercato che crescerà di più, stando al rapporto, sarà quello dell’Asia Pacifico. Questo riuscirà a superare addirittura il fatturato del mercato statunitense, grazie a un CAGR del 27%, raggiungendo un valore di 600 miliardi.
In pratica, le aziende che renderanno possibile questo sorpasso saranno quelle che offriranno maggiore inclusività finanziaria. La maggior parte del fatturato del settore fintech proviene dalla Cina già da prima dello scoppio della pandemia, è perciò possibile aspettarsi che il Paese rimanga un leader nella regione anche nei prossimi anni.
Il Nord America crescerà in misura minore, mantenendo comunque un ruolo centrale grazie agli Stati Uniti, leader della regione. Grazie inoltre a un ecosistema decisamente maturo e a un ambiente adatto a fare innovazione, gli Usa avranno il merito, secondo lo studio, di contribuire al 32% con la crescita globale del fatturato fintech, grazie a un CAGR del 17%. La stima del fatturato raggiunto entro il 2030 parla di 520 miliardi di dollari.
In terza posizione si trova l’Europa (insieme al Regno Unito). A guidare l’ascesa del settore fintech, che si stima debba crescere di cinque volte, sarà il settore dei pagamenti.
In questo caso, il CAGR da qui al 2030 sarà del 21%, grazie alle aziende operanti nel settore dell’open banking e della finanza integrata. La stima del valore raggiunto entro il 2030 è di 190 miliardi di dollari.
In America del Sud a guidare la crescita del settore fintech saranno Messico e Brasile. Il CAGR complessivo del continente dovrebbe attestarsi intorno al 29%.
Questa crescita sarà possibile grazie all’aumento dell’interesse per il fintech da parte degli investitori istituzionali e grazie alla maggior adozione di soluzioni di questo tipo da parte di aziende di altri settori. La stima del fatturato raggiunto entro il 2030 si attesta a 125 miliardi di dollari.
Infine, in Africa e Medio Oriente, secondo lo studio, il settore fintech non si è ancora affermato, poiché i cittadini continuano a preferire i soldi contanti.
Tuttavia sembra esserci molto spazio di manovra, poiché molte persone non dispongono ancora di un conto bancario. Dal momento che la popolazione è molto giovane e incline alla tecnologia è possibile aspettarsi un aumento nei prossimi anni, specialmente nei servizi connessi agli smartphone.
Secondo lo studio, il tasso composto di crescita annuale del settore fintech in questa zona sarà del 32% entro il 2030 e Sud Africa, Nigeria, Egitto e Kenya saranno i mercati più importanti. La stima del valore raggiunto entro il 2030 è di 65 miliardi di dollari.
Quali saranno le tecnologie più importanti per la crescita del fintech
Se arriverà, la crescita del fintech non lo farà da sola, ma sarà possibile grazie a innumerevoli innovazioni. Queste non avranno un impatto molto importante soltanto sul settore fintech, ma su tutta la società in generale.
Tra queste tecnologie ci sono l’intelligenza artificiale generativa, la connettività aperta basata sulle API, la Dlt, edge e quantum computing, l’Internet of Things (IoT) e la biometria. Ne consegue che probabilmente nei prossimi anni vedremo sempre più aziende (fintech e non soltanto) integrare questo tipo di tecnologie.
Quali segmenti guideranno la crescita futura
Se finora la crescita del fintech è stata trainata dal settore dei pagamenti, dai prestiti e dalle assicurazioni, nei prossimi anni saranno i segmenti B2B e B2B2X a svolgere questo compito.
In pratica, il settore B2B è quello che si occupa di offrire servizi ad altri business, mentre quello B2B2X si occupa di offrire servizi ad aziende che a loro volta li offrono a persone o imprese. Specialmente il ruolo delle fintech B2B sarà centrale, poiché le aziende a cui si rivolgono principalmente (le Pmi) rappresentano quasi il 70% del Pil a livello globale e dei posti di lavoro disponibili.
Secondo il rapporto, il valore delle fintech B2B crescerà in maniera repentina (32% CAGR), arrivando a valere 285 miliardi di dollari a livello globale entro il 2030.
L’Italia in questo senso non fa eccezione, le Pmi infatti rappresentano un attore centrale nel tessuto economico italiano.
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