Tutto quello che c’è da sapere sul garante mutuo: chi è, quali sono i suoi obblighi e quando è richiesta la sua presenza.
Il garante del mutuo è una figura rilevante quando si decide di richiedere un prestito per l’acquisto di una casa. La sua presenza e il suo ruolo, infatti, possono essere decisivi per ottenere il credito dalla banca.
L’accensione di un mutuo non sempre è stato agevole negli ultimi tempi. Gli alti tassi di interesse della Bce - che solo da giugno scorso sono in diminuzione - hanno contribuito a far crescere le rate a tasso variabile e, a volte, a scoraggiare la richiesta di un finanziamento.
Inoltre, gli stipendi fermi e il lavoro precario dominanti in Italia, in un contesto di inflazione elevata, hanno reso difficile accedere a finanziamenti, proprio per mancanza di solidità di reddito.
In questi casi il garante del mutuo può essere una soluzione. In sostanza si tratta di colui che si prende la responsabilità di intervenire al posto del mutuatario se quest’ultimo non riesce più a pagare la rata o il rimborso. Detto anche fideiussore, questa persona firma il contratto per il prestito insieme a chi ne fa richiesta.
A volte è proprio la banca ad avanzare la richiesta di un garante, che svolge così le funzioni di garanzia personale sul mutuo. Gli istituti di credito ormai sono diventati più esigenti e restrittivi nel concedere prestiti, proprio per timori di insolvenza.
In questa guida vedremo quali sono i requisiti del garante mutuo, gli obblighi e quando serve davvero.
Chi è il garante di un mutuo?
Il garante, detto anche fideiussore, è solitamente una persona vicina al richiedente del mutuo. Egli firma il contratto di mutuo, accettandone tutte le condizioni e le clausole come se fosse egli stesso il mutuatario.
Il suo impegno principale è di intervenire economicamente laddove il titolare del contratto non mantiene l’obbligo di pagamento, con la consapevolezza che verranno a lui addebitati eventuali interessi di mora o sanzioni adeguate, in caso si rifiuti di saldare per conto del suo garantito.
Questo significa che mutuante e garante hanno un ruolo simile dal momento che il contratto di mutuo è stato sottoscritto. Di fatto, entrambi sono responsabili e nella stessa misura per l’ammontare del mutuo.
Il garante per eccellenza per quasi tutte le banche è il genitore, o al massimo il fratello o sorella. Tuttavia non esistono vincoli familiari per svolgere questo ruolo. L’importante, come vedremo, è la condizione patrimoniale e la disponibilità economica in possesso.
Mutuo, quando serve il garante?
Come detto, quando viene richiesto un mutuo per l’acquisto di un immobile può essere necessario ricorrere a un garante, una figura che in alcuni casi è indispensabile per l’ottenimento del finanziamento.
Il caso tipico si presenta quando il richiedente principale ha un reddito che non consente da solo a sostenere l’impegno che la rata di mutuo comporterà. La figura del garante o fideiussore può diventare, quindi, fondamentale per raggiungere i requisiti minimi reddituali richiesti e ottenere il via libera dall’istituto di credito.
In sintesi, il garante serve in queste situazioni:
- contratto di lavoro precario o richiedente mutuo senza un impiego fisso;
- reddito fisso, ma troppo basso e quindi non adeguato alla copertura delle rate;
- richiedente mutuo senza patrimonio personale abbastanza solido da offrire garanzia;
- richiedente mutuo vicino all’età non mutuabile (fissata a 75 anni)
Se si verifica una di queste condizioni presumibilmente è proprio la banca a richiedere la presenza di un garante del mutuo per avere accesso al prestito.
Garante mutuo: obblighi e rischi
Una volta accettato il suo ruolo da garante di un mutuo, colui che si impegna in caso di inadempienza del mutuatario deve conoscere nel dettaglio quali sono i suoi obblighi e quali rischi può correre.
Il ruolo del garante del mutuo è un impegno particolarmente gravoso, perché chi se ne assume la responsabilità diventa di fatto un vero e proprio soggetto debitore nei confronti della banca che ha erogato il mutuo. Attenzione, però: questa funzione si attiva soltanto se colui che ha richiesto il mutuo non può pagare.
Questo significa che se il mutuatario non dovesse adempiere al pagamento di tutte le rate, la responsabilità ricadrà sul fideiussore, il quale dovrà rimborsare il debito non corrisposto.
In questo caso, il fideiussore vedrà recapitare una lettera di messa in mora dalla banca con l’invito a sborsare la rata non coperta dal mutuatario entro un dato termine.
Se il garante non copre il debito entro il periodo richiesto, rischia:
- il pignoramento dei beni, compreso lo stipendio;
- la segnalazione ai sistemi di informazioni creditizie come cattivo pagatore;
- l’esclusione all’accesso ad altri finanziamenti
Il garante deve inoltre sapere che pur coprendo le rate del mutuo al posto di chi ha richiesto il prestito, egli non può vantare nessun diritto sull’immobile da acquistare tramite il mutuo (che rimane di proprietà del mutuatario).
Requisiti necessari del garante di un mutuo
Anche se non esistono delle indicazioni specifiche su chi deve ricoprire il ruolo di garante del mutuo, ci sono dei requisiti minimi da soddisfare per poter esercitare questa funzione. In genere, è proprio la banca pretenderli e a verificarli.
Essi comprendono:
- l’età;
- il patrimonio immobiliare;
- la valutazione dei redditi per determinare la capacità di rimborso;
- l’affidabilità economica
Il merito creditizio è un elemento fondamentale per le banche, sia che si tratti del richiedente il mutuo, sia nel caso del garante mutuo.
L’istituto di credito, a tal proposito, autorizzato dallo stesso fideiussore, indagherà sul passato creditizio del garante per verificare che i finanziamenti precedenti e quelli in corso siano sempre stati pagati regolarmente.
Il garante, in sostanza, deve essere idoneo a pagare in caso di insolvenza del mutuatario. Proprio per questo, esaminando nel dettaglio, egli deve garantire:
- consistenza del reddito: deve essere stabile e di una entità tale da garantire le spese personali quotidiane e l’eventuale pagamento della rata;
- stabilità lavorativa: viene preso in esame il tipo di attività svolta, se il garante è lavoratore autonomo, libero professionista, pensionato o lavoratore dipendente. In quest’ultimo caso, si verifica anche l’affidabilità del datore di lavoro. In generale, l’analisi lavorativa è necessaria per determinare il peso economico delle sue entrate;
- patrimonio: appare evidente che in fase di delibera della pratica di mutuo, la banca potrebbe considerare più affidabile un garante che possiede un patrimonio mobiliare o immobiliare importante rispetto a un fideiussore con debiti o poca solidità economica.
Garante mutuo, l’età massima possibile
Verificati i requisiti reddituali, patrimoniali e la storia creditizia del garante mutuo, l’istituto di credito che deve decidere se accettare o meno il fideiussore proposto dal mutuatario dovrà soffermarsi sui rischi bancari di far sottoscrivere una fideiussione a una persona oltre certi limiti di età.
Ogni istituto di credito pone delle proprie soglie: la maggioranza delle banche stabilisce che l’età massima del garante non superi il limite di 75 anni alla scadenza del piano di ammortamento del mutuo.
Il limite di età del garante presuppone che il fideiussore resti in vita fino a quando il credito non sarà pienamente soddisfatto, per evitare che la banca perda la sua garanzia e sia costretta, in caso di morte, a rifarsi sugli eredi del fideiussore che hanno acquisito il patrimonio immobiliare del defunto.
I documenti richiesti dalla banca al garante
Come abbiamo spiegato, la figura individuata per ricoprire il ruolo di garante del mutuo è sottoposta a verifica da parte della banca.
Pertanto, la persona indicata per offrire la garanzia personale deve presentare la seguente documentazione all’istituto di credito (se è lavoratore dipendente):
- copia di carta di identità;
- copia di codice fiscale;
- ultime due buste paga;
- 730;
- attestato di lavoro;
- Certificazione Unica
Se il garante del mutuo è un lavoratore autonomo, oltre alle copie dei documenti anagrafici, deve consegnare:
- Modello Unico delle ultime due dichiarazioni;
- estratto conto bancario degli ultimi tre mesi;
- albo professionale;
- Certificazione Unica
Se si tratta di un pensionato, i documenti specifici sono l’ultimo cedolino della pensione e la Certificazione Unica.
Garante mutuo, ecco come tutelarsi
Per svolgere le funzioni, con tutti gli obblighi e i doveri, da garante del mutuo con margini di tutela per il proprio patrimonio, il fideiussore può:
- optare per la fideiussione con beneficio d’ordine che consente alla banca di rivolgersi al garante soltanto dopo aver dimostrata l’incapacità del debitore di pagare;
- optare per la fideiussione con beneficio di preventiva escussione. La formula non è molto diffusa, ma consente di avviare la procedura di pignoramento dei beni del debitore per il pagamento delle rate, prima di rivolgersi al garante;
- prima di firmare il contratto, il garante può tutelare una parte di patrimonio con atti di disposizione come donazioni, l’istituzione di un fondo patrimoniale o di un trust
Da precisare che solitamente il garante del mutuo svolge questo suo compito, come stabilito nel contratto di mutuo, fino a quando il pagamento delle rate e del rimborso è terminato.
Il fideiussore non può liberarsi prima di questa sua responsabilità, tranne nel caso in cui la banca verifichi che le condizioni economiche del mutuatario sono cambiate e migliorate, concedendo di rifinanziare il mutuo senza garante.
Un garante può chiedere un mutuo personale?
La risposta generale è sì, con alcune importanti precisazioni.
Una persona che ha accettato la fuzione di fideiussore ha il diritto di richiedere un mutuo personale alla banca, ma ovviamente in questo caso l’analisi delle sue condizioni economiche e patrimoniali sarà molto scrupolosa.
Il garante, infatti, deve dimostrare di avere un reddito e un patrimonio sufficienti a garantire sia il pagamento delle rate del suo prestito, sia l’eventuale copertura dei debiti del mutuatario garantito.
Cosa fare se non si ha un garante per richiedere un mutuo?
Per accendere un mutuo senza garante, anche nel caso in cui sia difficile trovare una persona disposta a svolgere questa funzione, occorrono comunque delle garanzie.
In primo luogo, si può presentare un’ipoteca su un immobile, la forma di tutela maggiormente accettata dalle banche. Anche una seconda casa con affitto regolare può valere come garanzia.
In alternativa, è possibile presentare capitali, risparmi, investimenti o polizze fideiussorie in possesso per offrire garanzie.
Ovvio che, in presenza di uno stipendio fisso e di alto livello, la banca potrebbe già concedere il mutuo.
Mutuo e morte del garante: cosa succede agli eredi?
Nel corso del contratto di mutuo ipotecario, potrebbe accadere che il fideiussore che ha prestato la garanzia del prestito muoia.
In tale circostanza, tutti gli obblighi che il defunto si era assunto nel contratto di mutuo vengono trasmessi agli eredi. Ne consegue che, in caso di insolvenza del mutuatario, gli eredi dovranno rispondere direttamente della garanzia, sia con i mezzi propri, sia attraverso i beni che hanno ricevuto accettando l’eredità.
Sostituzione del garante mutuo
In alcune situazioni potrebbe accadere che la banca sia disponibile a sostituire il garante del mutuo nel caso che quest’ultimo abbia la necessità di uscire dal contratto, o sia logico che lo faccia.
Un esempio concreto potrebbe verificarsi quando marito e moglie che avevano acceso il mutuo si separino e il garante di chi cede la quota di proprietà dell’immobile all’ex coniuge chieda di essere estromesso dal contratto in quanto non ha più legami familiari o affettivi con il genero o la nuora.
L’istituto di credito potrebbe accettare il cambio del fideiussore in corso di ammortamento purché chi subentra offra garanzie reddituali e patrimoniali altrettanto solide, o migliori.
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