In Francia si sta discutendo su come Macron potrebbe utilizzare i suoi soldati in Russia: per il presidente polacco Tusk però l’Europa non sarebbe pronta a una guerra.
La Francia è pronta a entrare in guerra con la Russia. Lo ha fatto sapere il capo di Stato maggiore dell’esercito francese il generale Pierre Schill, allacciandosi a quelle che sono state le dichiarazioni rilasciate dal suo presidente Emmanuel Macron.
“L’esercito francese è pronto” è stato il titolo di un editoriale scritto da Schill e pubblicato su Le Monde, il tutto mentre le parole di Macron hanno trovato la sostanziale sponda del Pentagono e di Michel, il presidente belga del Consiglio europeo.
Non tutti però in Europa sembrerebbero essere d’accordo con la Francia; Germania e Italia infatti subito hanno precisato che non è loro intenzione inviare soldati in Ucraina, mentre il nuovo presidente polacco Donald Tusk ha sottolineato nelle scorse ore che l’Europa non è pronta alla guerra.
Eppure proprio la Polonia sarebbe nel mirino della Bielorussia - alleato di ferro della Russia - come emergerebbe da un video diffuso dove si vede il presidente Alexander Lukashenko discutere con i suoi generali dei piani per occupare il corridoio di Suwalki.
Così mentre da noi si discute della nuova Ferrari comprata da Fedez, Oltralpe i media hanno iniziato a ipotizzare come potrebbero essere utilizzati i soldati francesi in Ucraina, come se una guerra con la Russia fosse solo una questione di tempo.
Così la Francia potrebbe entrare in guerra con la Russia
Dopo le parole di Emmanuel Macron - più volte ribadite - in Francia i media hanno iniziato a ragionare su come potrebbe avvenire la scesa in guerra delle truppe transalpine al fianco di quelle ucraine.
Per prima cosa è stato fatto un discorso numerico. Nel suo articolo il generale Pierre Schill ha spiegato che la Francia può mobilitare in un mese una divisione di 20.000 soldati, dicendosi in grado di guidare un corpo d’armata di 60.000 uomini se altri Paesi volessero unirsi in questa missione.
Come noto uno dei motivi per cui l’Ucraina sta perdendo la guerra con la Russia è proprio la penuria di soldati - oltre che di armi - da mandare al fronte. A Kiev servirebbero altri 500.000 uomini, ma in patria ci sono grandi problemi e proteste per la nuova campagna di arruolamento forzata.
I 20.000 soldati francesi così dal punto di vista numerico sposterebbero poco, ma ugualmente potrebbero dare una grossa mano alle truppe ucraine ormai esauste dopo oltre due anni di guerra.
La prima ipotesi è che la Francia possa dislocare i suoi uomini lungo il fiume Dnieper - quindi in prima linea nella guerra alla Russia -, oppure nella zona del confine con la Bielorussia in una sorta di deterrenza nei confronti di Minsk.
La soluzione più prudente invece sarebbe quella di utilizzare questi 20.000 soldati nelle retrovie con funzioni più di logistica, un modo questo per liberare da queste mansioni forze ucraine che così potrebbero essere spostate al fronte.
Insomma più che di piani di pace in Francia si sta discutendo di piani di guerra, nonostante i rischi di un conflitto mondiale potenzialmente nucleare come conseguenza di una mossa del genere da parte dell’Eliseo.
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