Novità per la riscossione: i Comuni possono prevedere la rottamazione perenne. Il Fisco «Amico» potrebbe prevedere agevolazioni per chi è in regola con i pagamenti.
Cos’è la rottamazione perenne e quali sono le novità che potrebbe portare il Fisco “amico”? La riforma fiscale dovrebbe portare altre importanti novità sulla riscossione. Dopo il discarico automatico delle cartelle e i piani di rateizzazione allungati che possono arrivare, per tutti, fino a 120 rate, si continua nell’attuazione della riforma per giungere al principio di Fisco “amico” dei contribuenti. Si tratta di un concetto che, in parte, è stato già attuato dall’Agenzia delle Entrate e che, a breve, potrebbero prevedere anche i Comuni, ma cosa cambia?
Lo scopo principale delle novità è fare in modo che i contribuenti non vedano più il Fisco come un nemico, ma non è una cosa molto facile, visto che le tasse non sono mai viste come una cosa positiva.
Rottamazione perenne, cos’è?
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, responsabile della delega per la riforma fiscale, incontrando gli amministratori locali ha spiegato che i rapporti tra contribuenti ed ente impositore locale devono cambiare. Quello che si intende è che anche le tasse locali, le multe e gli altri tributi a livello locale dovrebbero cambiare il loro aspetto.
Da una parte i Comuni potranno decidere di applicare sanatorie che prendono l’esempio dalle varie rottamazioni per i tributi a livello locale. Per chi paga le sanzioni stradali o le contestazioni di Imu e Tari entro un certo termine il Comune potrà prevedere una definizione agevolata con l’abbattimento di sanzioni e interessi. Lo sconto potrebbe arrivare fino a un terzo delle maggiorazioni previste per legge dando vita, di fatto, a una sorta di rottamazione perenne che i Comuni potranno mettere in atto ogni volta che il contribuente si mostra collaborativo e lo fa in tempi più o meno brevi.
Saranno, poi, le diverse amministrazioni locali a poter decidere i tempi entro cui bisogna pagare per poter beneficiare dello sconto.
Sconti e agevolazioni per i contribuenti più meritevoli
Una delle premialità che dovrebbe essere previste, secondo Leo, è uno sconto per i contribuenti che addebitano Imu e Tari sul proprio conto corrente. Una delle prime bozze del provvedimento quantifica lo sconto a un massimo del 5%. In questo modo l’ente locale si garantisce l’entrata del tributo in tempi molto stretti e al contempo concede al cittadino (che tra l’altro in questo modo non deve neanche occuparsi fisicamente del pagamento, visto che viene prelevato in automatico) uno sconto sul dovuto.
Pignoramenti più veloci
Di contro, però, si dovrà essere più rigidi nei confronti di chi non paga e le procedure esecutive potranno essere messe in atto direttamente dal Comune, senza passare per l’Agenzia delle Entrate.
Se un cittadino non paga l’Imu o la Tari si sta ipotizzando di rendere più veloce il pignoramento: i termini per le azioni esecutive potrebbero passare da 180 a 60 giorni a patto che il debito accumulato sia tale da far scattare l’azione esecutiva.
La riscossione, punto dolente del Fisco Italiano, con queste novità dovrebbe apparire un po’ meno zoppicante visto che si spingerebbero non solo i contribuenti a pagare in autonomia e velocemente (con l’addebito in conto corrente con sconto), ma si premierebbero anche coloro che mettono a posto la propria situazione debitoria entro tempi brevi (grazie alla rottamazione perenne).
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