Disponibile il modello per la dichiarazione Irap 2024, poche le novità introdotte anche se da quest’anno cambia la scadenza. Scarica modelli e istruzioni con le novità fiscali per il 2024.
Con il provvedimento 68659/2024 è stato approvato il modello Irap 2024 con le relative istruzioni, ecco le novità per il 2024.
La prima importante novità per il 2024 è l’anticipo della scadenza per la presentazione del modello. Anticipo che è stato però diverse volte modificato. L’ultima modifica risale al decreto legislativo 108 del 2024 (articolo 2, comma 6, e l’articolo 4, comma 1, lettera u)) che hanno modificato, rispettivamente, l’articolo 11 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, e abrogato l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. Ne consegue che il termine per la presentazione dei modelli Redditi Persone Fisiche e Irap 2024 è fissato al 31 ottobre 2024 (in luogo del 15 ottobre 2024).
Vediamo il modello con le relative istruzioni per la compilazione, qual è l’ambito di applicazione dell’Imposta regionale sulle attività produttive e quali altre novità ci attendono per il 2024.
Cos’è l’Irap e perché è difficile abolirla?
L’Irap è l’Imposta regionale sulle attività produttive, è una delle tasse meno amate dai contribuenti e proprio per questo si è più volte parlato di una sua abrogazione.
Il presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale, nel territorio delle regioni, di un’attività autonomamente organizzata, diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.
Sebbene la legge di delega per la riforma fiscale preveda una riscrittura delle norme, ancora non vi sono notizie concrete. Si conoscono solo le direttive che il Governo dovrà seguire per riformare l’Irap.
Il nodo centrale che non permette di effettuare una drastica abolizione sono le mancate entrate che ne deriverebbero, infatti l’Irap è finalizzata soprattutto al sostentamento del Servizio Sanitario Nazionale e, di conseguenza, prima di passare a un’abrogazione per tutti, si rende necessario trovare fondi alternativi.
La legge 111/2023 «Delega al Governo per la Riforma fiscale» prevede l’introduzione di una sovrimposta determinata secondo le stesse regole dell’IRES, senza riporto delle perdite nella determinazione della base imponibile.
La normativa da scrivere ha però dei paletti da rispettare, infatti non vi deve essere una diminuzione delle entrate fiscali e deve garantire alle Regioni un gettito in misura equivalente a quello attuale. Le nuove norme inoltre non dovranno comportare una maggiore carico fiscale su pensionati e lavoratori dipendenti.
Nonostante questo, dei passi si stanno compiendo infatti è già in vigore un’abolizione parziale e per determinati soggetti. Il tutto rientra nel programma di semplificazione fiscale.
Fatta questa premessa, vediamo le novità del 2024 e i modelli da utilizzare per presentare la dichiarazione Irap 2024.
Modelli dichiarazione Irap 2024
Il modello “Irap 2024” è composto dal frontespizio e dai quadri:
- IP: società di persone;
- IC: società di capitali;
- IE: enti non commerciali;
- IK: Amministrazioni ed Enti Pubblici;
- IR: ripartizione della base imponibile e dell’imposta e dati concernenti il versamento;
- IS: prospetti vari.
Per la compilazione e l’invio può essere utilizzato il modello messo a disposizione dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Lo stesso può scaricato anche da altri siti, è però essenziale che sia conforme. Per comodità il modello Irap 2024 approvato con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 febbraio può essere scaricato anche qui.
Il modello Irap 2024 deve essere trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate, sarà questa che provvederà in via contestuale all’invio dello stesso alle regioni e province autonome nelle quali il soggetto passivo del tributo ha il domicilio fiscale.
La trasmissione avviene utilizzando il sistema di collegamento tra Anagrafe tributaria ed Enti locali denominato “Siatel v2.0 PuntoFisco”.
Il soggetto passivo Irap può provvedere autonomamente alla compilazione e all’invio della dichiarazione Irap 2024 oppure tramite intermediario. Per un corretto invio è bene scaricare le specifiche tecniche approvate dall’Agenzia delle Entrate con lo stesso provvedimento con il quale si è provveduto all’approvazione del modello Irap.
Il modello Irap 2024, tenendo in considerazione le diverse modifiche intervenute, deve essere presentato entro il 31 ottobre 2024. Per i soggetti Ires e le Pubbliche Amministrazioni con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare, il termine è diverso: il modello deve essere presentato entro l’ultimo giorno del decimo mese (in luogo del quindicesimo giorno del decimo mese) successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.
Gli importi devono essere indicati in unità di euro, arrotondando l’importo per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a 50 centesimi di euro o per difetto se inferiore a detto limite.
Per quanto riguarda i pagamenti le scadenze sono:
- la prima rata, pari al 40%, entro lo stesso termine per il versamento dell’imposta a saldo del periodo oggetto della presente dichiarazione (30 giugno). Il versamento della prima rata non è dovuto se d’importo non superiore a euro 103. Il versamento della prima rata di acconto può comunque essere effettuato entro il trentesimo giorno successivo ai predetti termini con la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.
- La seconda rata dell’acconto, pari al residuo 60% entro il 2 dicembre 2024 (termine differito perché il 30 novembre è sabato).
- Saldo il 30 giugno 2025.
Novità Irap 2024: lavoro sportivo e lavoro stagionale
Nel modello Ira 2024 trovano spazio anche alcune importanti novità. La prima riguarda il lavoro sportivo: i compensi erogati a ai collaboratori coordinati e continuativi nell’area del dilettantismo, entro la soglia di 85.000 euro annui non concorrono alla determinazione della base imponibile dell’anno di imposta 2023. La detassazione dei compensi per il lavoro sportivo deve essere esposta nei quadri IC, per le società di capitali, e IE per gli enti non commerciali.
Novità anche per i i costi relativi ai lavoratori stagionali. In questo caso abbiamo:
deduzione del costo del lavoro sostenuto dal datore nella misura del 70% ( Rigo IS7);
deduzione dei contributi assicurativi spetta per l’intero ammontare (Rigo IS1).
Novità vi sono anche per i soggetti Isa che hanno un punteggio di affidabilità fiscale elevato (almeno 8), in questo caso è escluso l’obbligo di presentazione del visto di conformità per crediti di imposta fino a 50.000 euro. In passato il limite era 20.000 euro.
Come si calcola l’Irap 2024?
L’Irap è un’imposta diretta la cui base imponibile è rappresentata dal valore della produzione dell’azienda. Proprio la determinazione della base imponibile ha sollevato molto malcontento in quanto vi rientrano anche voci che in realtà non sono parte dell’attivo, ma per l’impresa sono costi.
Ad esempio, sono parte della base imponibile: costo del personale dipendente, compensi per collaboratori occasionali e a progetto, crediti maturati gli interessi di leasing, le perdite, gli accantonamenti, le svalutazioni nelle immobilizzazioni, crediti compresi nell’attivo circolante, liquidità.
Come ribadito per il 2024 sarà necessario presentare la dichiarazione Irap entro il 31 ottobre 2024. L’aliquota Irap può essere stabilita dalle regioni avendo come punto di riferimento le coordinate nazionali.
L’aliquota ordinaria è del 3,9%, le regioni possono aumentare o diminuire tale aliquota in misura dello 0,92%. È facoltà delle regioni applicare aliquote diverse, sempre nel range visto, in base alla tipologia di attività svolta.
Inoltre, in applicazione dell’articolo 5 del D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68, istitutivo del federalismo fiscale, le regioni a statuto ordinario possono azzerare l’aliquota e prevedere ulteriori deduzioni dalla base imponibile nel rispetto della normativa dell’Unione Europea e delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Resta però la necessità di assicurare i fondi per la sanità.
Irap 2024, chi sono i soggetti esclusi e perché?
I soggetti passivi dell’Irap sono stati individuati inizialmente con la legge istitutiva del tributo, cioè con l’articolo 3 del decreto legislativo 446 del 1997.
Un’importante novità arriva però con la legge di bilancio 2022, in particolare articolo 1 commi 8 e 9. Questi infatti prevedono l’esclusione tra i soggetti passivi dell’imposta di:
- persone fisiche esercenti attività commerciali (quindi, le ditte individuali)
- gli esercenti attività di lavoro autonomo (liberi professionisti).
Già prima di questa importante novità erano esclusi dai soggetti passivi Irap i titolari di partita Iva in regime forfettario e di vantaggio, ricordiamo che questi versano un’imposta sostitutiva dei vari tributi generalmente applicabili.
La legge di bilancio 2022 escludendo a partire proprio dall’anno di imposta 2022 il versamento dell’Irap per ditte individuali e liberi professionisti, trova reale applicazione a partire dalla dichiarazione del 2023 e si estende naturalmente al 2024. Anno in cui ancora trova applicazione la disciplina vigente per l’anno di imposta 2023.
L’Agenzia delle Entrate, nel fornire delucidazioni in merito a un contribuente, ha ribadito proprio tale principio e cioè che dal 2023 tra i soggetti esclusi vi sono le ditte individuali e i liberi professionisti.
Restano, invece, obbligati alla presentazione del modello Irap 2023 gli altri soggetti, cioè le società e gli enti che svolgono attività commerciale (enti del terzo settore), studi professionali associati.
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