L’eleggibilità di Trump nelle mani della Corte Suprema

Domenico Maceri

9 Gennaio 2024 - 08:36

La Corte Suprema, secondo molti analisti, sorriderà a Trump poiché i togati pendono a destra (6-3). Dal punto di vista legale Trump però dovrebbe essere escluso dalle schede elettorale.

L’eleggibilità di Trump nelle mani della Corte Suprema

“Se uno non nasce negli Stati Uniti non può divenire presidente”. Lo disse parecchie volte in svariate interviste televisive Donald Trump nel 2011 mettendo in dubbio la legittimità di Barack Obama, l’allora presidente americano. Dopo una lunga campagna mediatica Obama rilasciò il suo certificato di nascita che riconfermava la sua cittadinanza.

Trump ha spesso espresso dubbi sulla questione dell’eleggibilità a presidente con Ted Cruz e Hillary Clinton. Nel primo caso Trump disse che Cruz era nato in Canada (vero) e quindi si doveva indagare se qualificasse a partecipare alle primarie repubblicane del 2016. Cruz arrivò primo in Iowa e Trump, come spesso fa, lo accusò di avere truccato l’elezione. Una volta vinta la nomination Trump si spostò alla sua avversaria alle presidenziali Hillary Clinton, asserendo che non era eleggibile per il suo reato di avere usato un server privato in casa sua nell’uso di comunicazioni ufficiali del governo.

Una volta vinta la presidenza nel 2016 Trump non chiese però al ministero di Giustizia, diretto dal suo nominato Jeff Sessions, di incriminare la Clinton. Nonostante la mancata professionalità della Clinton nella questione del server la sua condotta non fu considerata meritevole di indagini criminali.
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