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Secondo l’ultima Nota sull’andamento dell’economia italiana dell’Istat, nei primi mesi del 2024, il panorama economico italiano si presenta con segnali discordanti.
Per le imprese, il clima di fiducia ha subito un’oscillazione significativa. Dopo un modesto aumento a gennaio, si è verificato un improvviso e marcato calo a febbraio, estendendosi uniformemente a tutti i settori. In particolare, il commercio al dettaglio e il settore delle costruzioni hanno sperimentato le flessioni più rilevanti, mentre nella manifattura si sono registrati giudizi negativi sugli ordini e sulle attese di produzione, con una diminuzione delle scorte di magazzino.
Al contrario, la fiducia dei consumatori ha continuato a crescere costantemente dal novembre precedente, raggiungendo a febbraio il livello più alto dal giugno 2023. Questo aumento è attribuibile principalmente al miglioramento delle percezioni sulla situazione finanziaria delle famiglie, in linea con una visione più positiva sul risparmio e sull’opportunità di acquistare beni durevoli.
Tali tendenze sollevano interrogativi sui possibili impatti sul mercato del lavoro, sugli investimenti e sul consumo interno. Le imprese potrebbero essere portate a ridurre le assunzioni o gli investimenti in risposta alla diminuzione della fiducia, mentre i consumatori potrebbero moderare le proprie spese, influenzando ulteriormente l’attività economica.
L’Italia si sta avviando alla recessione?
Lo slancio economico si sta definitivamente spegnendo nel nostro Paese?
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