È legale condividere screenshot su Whatsapp?

Fare uno screenshot e inviarlo su Whatsapp per far leggere una conversazione o far vedere un’immagine è un gesto comune, ma non sempre legale.

Ormai tutti gli smartphone permettono di effettuare degli screenshot, quale funzione più pratica per salvare dei contenuti o mostrarli rapidamente agli altri? Non c’è nulla di sbagliato in questo, ma bisogna stare attenti a non ledere i diritti delle altre persone coinvolte nella conversazione o nell’immagine. Prima di condividere uno screenshot su Whatsapp bisogna appurare che ciò sia legale, a seconda dell’oggetto della schermata e dei destinatari dell’invio.

Soprattutto, poi, bisogna domandarsi se la condivisione dello screenshot possa avere conseguenze negative sulla vita della persona interessata, come per esempio danni alla sua immagine o alla reputazione. Il problema apre anche un altro dubbio interessante: entro che limiti agisce la diffusione volontaria dei propri contenuti?

Chi scrive qualcosa su un social network o pubblica una foto sa bene che il contenuto potrà raggiungere una certa mole di destinatari, quindi la sua ulteriore condivisione non dovrebbe essere un problema. Vediamo cosa dice la legge e scopriamo se è legale condividere screenshot su Whatsapp.

È legale condividere screenshot su Whatsapp?

Condividere screenshot su Whatsapp non è un comportamento espressamente vietato dalla legge, pertanto è legale finché non integra gli estremi di un illecito o di un reato. Innanzitutto bisogna precisare che conservare gli screenshot sul proprio telefono non è vietato, visto che si tratta anche di una normale conseguenza della funzionalità, e nessuno ne può chiedere la cancellazione.

È poi importante che lo screenshot sia stato acquisito in modo lecito, ovvero catturando lo schermo del proprio telefono con una conversazione a cui si è partecipato o un contenuto visibile. Fare lo screenshot dallo smartphone altrui per avere informazioni su una chat e inviarselo è ben diverso.

In effetti, ci sono diversi comportamenti illeciti che possono interessare questa condotta, ma in linea generale è sempre legale condividere su Whatsapp lo screenshot di una chat di cui si fa parte o di un contenuto diffuso dall’interessato in modo pubblico.

Quando condividere screenshot su Whatsapp non è legale

Come anticipato, condividere screenshot su Whatsapp, pur non essendo di per sé vietato, può rappresentare un illecito (talvolta anche penale). Anche senza una conoscenza giuridica approfondita, di solito chi invia uno screenshot su Whatsapp ha un’idea abbastanza chiara di quello che sta facendo e capisce, in linea generale, se sia lecito o meno.

Per esempio, è ovviamente illegale utilizzare lo screenshot per ricattare una persona, commettendo così il reato di minacce. In secondo luogo bisogna tutelare i dati personali dell’interlocutore, che non sono tutte le informazioni sulla sua vita privata ma soltanto alcuni elementi che rendono la persona identificabile e rintracciabile.

In questo caso potrebbe trattarsi senza dubbio del numero di telefono, ma anche dell’indirizzo di casa eventualmente scritto. Di pari passo, andrebbe evitata anche la diffusione di screenshot contenenti foto e immagini private dalla persona. Oltre alla violazione di dati personali, però, la diffusione di screenshot può comportare anche una lesione del diritto alla riservatezza.

Quest’ultimo è garantito dalla Costituzione e consente ai cittadini di mantenere personali le informazioni più delicate sulla propria vita privata, ad esempio in merito alla salute o altri campi sensibili. Non importa che sia stata la persona stessa a confidarsi in una chat, perché la sua intenzione era inviare l’informazione al destinatario e non a un’altra platea.

Oltre a ciò, bisogna inevitabilmente citare l’ipotesi di diffamazione, a patto che più di una persona riceva lo screenshot e che quest’ultimo contenga informazioni lesive della reputazione e dell’onore altrui. Fintanto che ciò non accade, è perfettamente legale inoltrare degli screenshot di conversazioni o immagini, con i limiti che vengono meno se il contenuto è già pubblico e disponibile.