Mascherine di nuovo obbligatorie in Italia, ecco quando possono tornare indispensabili al chiuso

Stefano Rizzuti

30/12/2022

Le mascherine possono tornare obbligatorie in Italia? Ecco cosa dice la nuova circolare del ministero della Salute sulla stagione invernale e sull’impatto del Covid.

Mascherine di nuovo obbligatorie in Italia, ecco quando possono tornare indispensabili al chiuso

Mascherine, l’obbligo può tornare in Italia. Così come lo smart working e le restrizioni sugli eventi che possono comportare assembramenti. Una nuova circolare del ministero della Salute dispone le regole che si dovranno seguire in caso di un peggioramento della situazione epidemiologico durante l’inverno 2022/2023.

Questo non vuol dire che l’obbligo di mascherina e lo stop agli eventi stiano per tornare da subito, ma di certo non viene esclusa la possibilità di nuove restrizioni nei prossimi mesi in caso di peggioramento della situazione, temuta soprattutto dopo la nuova ondata di casi e decessi che ha colpito la Cina e spaventa il mondo intero.

Nella circolare dal titolo ’Interventi in atto per la gestione della circolazione del Sarà-CoV-2 nella stagione invernale 2022-23’ vengono elencati i possibili interventi da predisporre in caso di emergenza: mascherine, smart working, stop agli assembramenti, ventilazione degli ambienti e intensificazione della campagna vaccinale.

Non si tratta, come detto, di vere e proprie regole, ma di suggerimenti per ipotetiche misure da adottare a livello regionale nel caso in cui insorgano specifiche problematiche. Non a caso uno dei richiami riguarda proprio la preparazione del personale sanitario regionale ad affrontare una eventuale nuova ondata.

Intanto gli ultimi dati settimanali sul Covid sono in discesa: sono in calo sia l’incidenza settimanale che l’indice Rt. Per l’incidenza siamo a 207 casi ogni 100mila abitanti (era 233), per l’Rt a 0,84. Stabile l’occupazione delle terapie intensive (3,2%) e in discesa i ricoveri in area medica (13%).

Mascherine, quando e perché può tornare l’obbligo

Al momento l’uso della mascherina è obbligatorio solamente per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie e delle Rsa. Ma, come si ricorda nella circolare, il dispositivo di protezione individuale resta uno strumento efficace per ridurre la trasmissione del Covid e delle varianti Gryphon e Omicron.

Per questo non viene escluso un ritorno dell’obbligo, almeno in alcuni ambienti. Ma quando? Solamente in caso di “evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi”. Ipotesi al momento remota, comunque, ma che potrebbe essere adottata per proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave.

Covid, ritornano smart working e stretta su assembramenti?

In caso di peggioramento della situazione epidemiologica, potrebbero tornare anche altre restrizioni. Per esempio non si escludono misure temporanee come il ricorso al lavoro agile o la limitazione di eventi che prevedono il rischio di assembramenti. Torna, inoltre, l’invito ad aumentare la ventilazione degli ambienti chiusi.

Vaccino anti-Covid, la quarta e quinta dose

Nella circolare è contenuta anche la raccomandazione a vaccinarsi contro il Covid per la stagione invernale 2022-2023 e mettere in sicurezza soprattutto anziani e fragili, più esposti al rischio di malattia grave e ospedalizzazione.

L’invito è a sottoporsi alla quarta dose con i vaccini bivalenti per le categorie a rischio, con un’ulteriore quinta dose, sempre con un preparato bivalente a mRna, per chi ha già ricevuto la quarta dose da almeno 120 giorni: in questi casi l’invito è rivolto soprattutto agli over 80, agli ospiti delle Rsa e agli over 60 fragili.

Omicron e Gryphon, la minaccia delle varianti

Nella circolare si raccomanda anche il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e del sequenziamento del virus per evidenziare l’eventuale presenza di nuove varianti. In questo momento a circolare è in prevalenza Omicron, ma preoccupa la variante Gryphon, motivo per cui si cerca di tenere sotto controllo i campioni.

Il sequenziamento potrebbe essere rafforzato anche in seguito alla nuova ondata di casi in Cina, per verificare - come già si sta facendo in questi giorni - che non stia circolando qualche nuova variante. E per questo nella circolare si chiede a ogni Regione di raccogliere campioni per predisporre i test molecolari.

Covid, i rischi per l’inverno e l’impatto sanitario

Nella circolare si chiede anche ai servizi sanitari regionali di rafforzare la loro preparazione per fronteggiare un eventuale aumento della pressione sugli ospedali, verificando l’esistenza dei posti letto necessari per il ricovero in area medica e in terapia intensiva.

Nel testo si lancia anche un ulteriore allarme: “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di Sars-CoV-2”.

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