La panoramica tecnica sta cambiando rispetto alle ultime settimane, nel frattempo c’è attesa per l’inflazione europea.
Nelle ultime settimane abbiamo visto come i dati sull’inflazione hanno fatto da driver per i mercati che, seguendo la dinamica tecnica di fondo, hanno proseguito nei loro trend principali. Nel forex abbiamo visto un continuo indebolimento delle majors contro il dollaro, con un EurUsd che va ben al di sotto di area 1,06 e con un UsdJpy che fa nuovi massimi ben oltre i livelli dello scorso mese di gennaio.
I mercati azionari sembra si stiano indebolendo, soprattutto quando andiamo a vedere i mercati americani. Ci stiamo avvicinando alla conclusione di questo mese di febbraio, pertanto la giornata di oggi e quella di domani potrebbero essere decisive per quanto riguarda il destino del mese di marzo.
Al momento abbiamo un mercato azionario che sembra voler scendere, soprattutto negli Usa dove il Nasdaq sta creando di fatto una zona di vendita a ridosso dei massimi intorno ad area 12700, area testata più volte nel corso delle scorse settimane e che è sempre stata respinta a ogni tentativo rialzista di questo indice. Anche S&p500, ritornato ben al di sotto di area 4000, sembra ben improntato al ribasso su base settimanale ed essendo l’indice azionario più importante al mondo dovremmo stare attenti a come evolverà la sua dinamica nel corso dei prossimi giorni. Nel frattempo appelliamoci alla tecnica per capire quali sono i livelli più importanti che il mercato ha costruito nel corso degli ultimi mesi di negoziazione.
Le dinamiche settimanali di Europa e Usa
Facciamo una overview tecnica per quanto riguarda i principali indici azionari su scala globale e vediamo effettivamente come Nasdaq, l’indice tecnologico americano, sia il mercato più debole nel lungo periodo, soprattutto per la sua sensibilità ai movimenti ribassisti. Al momento, su base settimanale, abbiamo un mercato che ha creato una zona di resistenza proprio a ridosso dei massimi in area 12700 punti, ben 3 settimane in cui il mercato ha accumulato posizioni ribassiste sfogatesi poi nella scorsa settimana con un movimento ribassista del -4% considerando l’inizio della scorsa settimana e un -6% considerando i massimi da cui è partito. Allo stesso modo abbiamo un Dax tedesco che ha strutturato una dinamica molto simile a quella del Nasdaq ma che allo stesso tempo stenta a scendere.
I massimi in area 15500 sono stati venduti fortemente nel corso delle ultime 4 settimane, pertanto il mercato ha faticato nel suo movimento discendente rispetto al Nasdaq. Il Ftse Mib è l’indice che si è dimostrato più forte a livello tecnico visto che è andato a ritestare i livelli massimi visti tra fine 2021 e inizio 2022, livelli che si rifanno all’area compresa tra i 27800-27900. Sul Ftse Mib dobbiamo fare molta attenzione in quanto, oltre alla dinamica mensile che sembra suggerirci ulteriori allunghi al rialzo (almeno per il momento), presenta un grafico annuale particolare con i massimi già raggiunti ma che presenta allo stesso tempo un non-aggiornamento dei minimi, evento più unico che raro sul grafico di questo indice. In pratica in due mesi abbiamo coperto il crollo dello scorso anno e a questo punto sorge spontaneo l’interrogativo circa il proseguimento duraturo di questo trend.
Inoltre, all’interno del Ftse Mib, abbiamo dei titoli molto pesanti che stanno facendo performance veramente di rilievo, ben oltre il 150% e che per ricorrenza statistica sono destinati a ritracciare di almeno un 30%. In pratica la situazione tecnica sembra pronta per un ribasso di lungo periodo.
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La situazione tecnica: la dinamica di lungo periodo
Sul mercato azionario vediamo quindi una situazione improntata al ribasso per il corso delle prossime settimane, ma dobbiamo assolutamente ricordare che nella giornata di domani avremo le chiusure dei grafici mensili. Quindi la giornata di domani sarà cruciale per stabilire effettivamente se i mercati avranno di nuovo voglia di testare i massimi oppure scendere rovinosamente già da inizio marzo. In questo contesto dobbiamo quindi specificare che, come detto nel corso degli scorsi mesi, il primo trimestre del 2023 sarebbe stato un trimestre positivo e di fatto lo è, ma allo stesso tempo dobbiamo iniziare a considerare l’ipotesi di un ribasso molto forte.
In base alla dinamica mensile attuale, possiamo dire che il mercato a marzo potrebbe ritestare i livelli massimi che abbiamo visto da inizio anno per poi confermare l’ipotesi ribassista solamente con una permanenza estenuante proprio sui massimi prima di scendere. Non si esclude comunque l’ipotesi di vedere un mercato che scenda direttamente da questi livelli, in ogni caso sembra che questo rialzo visto negli ultimi mesi sia stato (come previsto) solamente un rimbalzo di lungo periodo. Fondamentale sarà la chiusura di domani sera dei grafici mensili per avere un quadro più chiaro rispetto ai movimenti di lungo periodo.
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