Mercato tutelato della luce, proroga anche per condomini e piccole imprese, ma solo fino ad aprile 2023: gli effetti in bolletta

Giacomo Andreoli

18 Novembre 2022 - 16:24

Arera ha ritardato al 1° aprile del 2023 la fine del regime tutelato della luce per condomini e microimprese. Per tutti gli altri, invece, la scadenza sarà il 10 gennaio 2024: lo ha deciso il governo.

Mercato tutelato della luce, proroga anche per condomini e piccole imprese, ma solo fino ad aprile 2023: gli effetti in bolletta

Per i clienti non domestici (i condomini), le associazioni e le microimprese il mercato tutelato della luce non finirà il prossimo 1° gennaio, ma nemmeno nel 2024. Arera, su indicazione del governo Meloni, ha deciso di spostare il termine ad aprile 2023, a differenza di tutti gli altri soggetti (famiglie e aziende), per cui il regime di tutela sulla luce scadrà il 10 gennaio 2024. Nella stessa data scatterà lo stop al regime tutelato sul gas per tutti.

Dopo che l’esecutivo era intervenuto sul regime dei beni energetici, facendo spostare la fine del mercato tutelato tra un anno e due mesi, erano infatti rimasti scoperti proprio piccole imprese e condomini, per cui ora si corre ai ripari. Tuttavia, in questo modo, per la luce elettrica si dà un orizzonte di tempo ben più stretto per cambiare il contratto di fornitura.

Mercato tutelato, la decisione di Arera per condomini e microimprese

Tra il 1° gennaio prossimo e il 1° aprile, quindi, microimprese e condomini che non hanno scelto un venditore del mercato libero possono essere ancora serviti in via transitoria in modo tutelato, con continuità della fornitura.

«La decisione - si legge in una nota di Arera - si è resa necessaria per il differimento di oltre due mesi delle date di svolgimento delle procedure concorsuali che avrebbero dovuto assegnare il servizio a inizio ottobre 2022. L’Autorità aveva già differito le tempistiche per le procedure di gara a causa dell’attacco informatico subìto dal gruppo Gse alla fine di agosto».

Ora, con la pubblicazione da parte dell’Acquirente Unico, del Regolamento di gara aggiornato con le nuove date, saranno necessari tre mesi dalla pubblicazione dei relativi esiti per il trasferimento dei clienti ai nuovi esercenti. Tuttavia in questo lasso di tre mesi sarà vietato ai clienti non domestici che hanno già attivato un contratto sul mercato libero di tornare indietro a quello tutelato.

Conviene di più il mercato libero o quello tutelato?

Fino ad aprile, dunque, rimarrà l’ombrello dello Stato per questi soggetti sulla luce, cercando di limitare gli aumenti troppo forti in bolletta. Prima di un anno a questa parte, da quando sono iniziati i rincari di gas e luce, il passaggio al mercato libero sembrava molto vantaggioso, con diverse offerte a prezzo fisso competitive e quelle a prezzo variabile che non destavano grosse preoccupazioni.

Oggi, però, è quasi impossibile firmare contratti così e anzi in alcuni casi si può arrivare a pagare molto di più del mercato tutelato, mentre si sono registrati cambi unilaterali di contratto da parte delle società. Per questo il Garante dei consumatori, l’Antitrust, ha aperto un’istruttoria contro quattro compagnie di gas e luce private, con contestazioni molto severe, accusandole in sostanza di aver “approfittato” del caro-energia.

Enel, inoltre, è stata condannata dallo stesso Antitrust a pagare una multa milionaria per presunte telefonate di alcuni suoi partner ai clienti, in cui si sarebbero date informazioni sbagliate sulla fine del regime tutelato per spingere i consumatori a sottoscrivere nuovi contratti.

Gas e luce, la denuncia delle associazioni: no a discriminazioni sul regime tutelato

Secondo il Condacons la proroga del mercato tutelato dell’energia per condomini e microimprese ad aprile “è insufficiente”. Secondo il presidente Carlo Rienziil caro-bollette farà sentire i suoi effetti anche nel 2023 e, considerate le tariffe astronomiche in vigore sul mercato libero (+329% su base annua ad ottobre), riteniamo il provvedimento di Arera poco risolutivo”.

L’associazione chiede quindi di prorogare il mercato a maggior tutela per tutto il 2023 e per tutte le categorie di utenti, “compresi condomini e microimprese, in modo da mettere al riparo le utenze dagli abnormi incrementi delle tariffe energetiche” ed evitare discriminazioni di ogni genere.

Secondo Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori sarebbe “assurdo che ci sia una diversità per la luce tra scale, giardino, ascensore, garage e cantine, per il solo fatto di abitare in una villa o in un condominio”.

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