Un’imponente barriera contro i migranti sarà presto costruita in Europa, raggiungendo il primato del mondo per altezza. Ecco dove è progettata, con lo scopo di fermare i flussi dall’Africa.
Il muro anti-migranti più alto del mondo sorgerà in Europa, in territorio spagnolo.
Presto, quindi, il primato statunitense per la barriera contro i flussi migratori ai confini con il Messico sarà scalzato da un imponente progetto nel Vecchio Continente. Nello specifico, si tratta dell’opera della Spagna per sigillare Ceuta e Melilla.
Le due città spagnole si trovano in territorio marocchino e per questo sono da sempre mete dei richiedenti asilo in fuga dall’Africa. Le barriere con filo spinato che le circondano non sono più sicure per il Governo di Madrid.
Prenderà il via in Europa, quindi, la costruzione del muro più alto del mondo contro i migranti.
Muro di 10 metri in Spagna per fermare i migranti
Sarà alto 10 metri il muro progettato per blindare le città spagnole di Ceuta e Melilla, situate sul suolo del Marocco.
L’opera raggiungerà il primato per imponenza, superando i 9,1 metri di altezza della barriera voluta da Trump per fermare i messicani, un vero cavallo di battaglia per il presidente USA.
Il premier Sanchez ha annunciato il progetto come una assoluta priorità. Lo scopo, naturalmente, è evitare in modo definitivo il tentativo degli africani richiedenti asilo di scavalcare la barriera e approdare così sul territorio europeo.
I lavori a Ceuta e Melilla sono già iniziati e tutto il progetto costerà 17 milioni di euro. Le due città sotto amministrazione spagnola e affacciate sul Mediterraneo marocchino saranno chiuse da un muro entro pochi mesi.
Legno di acero e acciaio sono i materiali scelti per questa opera difensiva. La particolarità consiste proprio nella decisione di eliminare il filo spinato in cima, troppo facile da scavalcare. Al suo posto sarà posizionato un cilindro in metallo, praticamente impossibile da superare poiché non presenta appigli sui quali sostenersi.
Telecamere, sensori di rilevamento e sistemi di vigilanza sofisticati saranno inoltre posizionati lungo l’intero tratto frontaliero con il Marocco. Verranno attivate anche apparecchiature per il riconoscimento facciale nei varchi di passaggio presenti a Ceuta e Melilla.
Lotta dura all’immigrazione clandestina in Spagna
Il muro fa parte di una strategia spagnola piuttosto severa contro l’immigrazione illegale. Un tema sempre attuale, che sta diventando sempre più un allarme anche in Italia.
Nel 2018 Ceuta e Melilla sono diventate protagoniste di ingressi di massa di migranti dell’Africa sub-sahariana, circa 600.000, che riuscirono a superare i reticolati.
I tentativi di uscire dal territorio africano e di entrare in quello spagnolo tramite le due città sono continuati anche nel 2019 e nel 2020.
Per questo, l’idea del muro, che doveva essere già in procinto di funzionare se non ci fosse stata l’epidemia. Con la costruzione della barriera, l’Europa avrà il primato per la difesa contro i flussi migratori.
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