Il dilemma di chi deve compare casa in questo momento è rappresentato dai tassi di interesse dei mutui che non accennano a scendere. Comprare o attendere, cosa conviene di più?
Il problema dell’abitazione è sempre più evidente: i prezzi degli affitti sono in aumento a causa dell’inflazione e dell’aumento della richiesta. Pochi sono coloro che riescono veramente e sostenere un canone d’affitto per un immobile adeguato alle reali esigenze della famiglia. Molte sono le famiglie, infatti, che scelgono case più piccole per cercare di pagare un canone di locazione più basso. Tutto questo perché ora acquistare un immobile spaventa.
Il costo del denaro nell’ultimo anno è aumentato e questo ha avuto come conseguenza un aumento dei tassi di interesse dei mutui sia con tasso fisso che con tasso variabile. Ma mentre l’aumento del tasso fisso colpisce solo chi il mutuo deve chiederlo, l’aumento del tasso variabile coinvolge anche coloro che un mutuo lo hanno acceso qualche anno fa e si trovano, oggi, a dover pagare mensilmente, una rata decisamente più alta.
I tassi di interesse continueranno a salire
La Bce al riguardo è stata chiara, i tassi di interesse continueranno a salire nel prossimo futuro, gli esperti parlano di una probabile diminuzione solo a partire dal secondo semestre del 2024. L’aumento dei tassi di interesse ha un effetto immediato: chiunque chieda un mutuo o un finanziamento si troverà a dover pagare, di fatto, interessi più alti sulla somma concessa.
Chiedere un mutuo nel 2023, sicuramente, prevede il pagamento di interessi più alti rispetto al 2022 o al 2021. Anche per chi sceglie il tasso fisso la cui unica consolazione è quella di non subire ulteriori aumenti sul tasso fissato, se dovessero essercene altri in futuro. Ma a questo punto, con il costo del denaro così alto, conviene acquistare una casa oggi o è meglio attendere? Cerchiamo di capirlo mettendo sul piatto della bilancia ogni cosa, anche il fatto che non comprare un immobile, per molti, significa dover continuare a pagare il canone d’affitto.
Conviene comprare casa nel 2023?
La prima cosa che bisogna dire è che l’effetto dell’aumento dei tassi di interessi si è fatto sentire sul settore immobiliare frenando in modo abbastanza consistente le vendite. Le rate dei mutui a tasso fisso, infatti, essendo mediamente più alte del 30% rispetto allo scorso anno, scoraggiano dall’acquisto di un immobile i possibili compratori. I muti a taso variabile, invece, oggi, sono evitati praticamente da tutti.
Uno degli effetti dell’aumento del costo del denaro è che mentre prima il mutuo veniva richiesto anche da chi non ne aveva bisogno (visto che i tassi erano talmente bassi da convenire più utilizzare il mutuo che i propri risparmi), oggi ricorre al mutuo solo chi non ne può fare a meno. Una parte di compratori di immobili, quindi, che prima utilizzavano il mutuo, oggi lo fa con i propri soldi, senza ricorrere a finanziamenti.
Per chi, quindi, ha liquidità da investire comperare casa nel 2023 è un’ottima idea visto che, proprio grazie al crollo delle compravendite i prezzi degli immobili in questo momento sono abbastanza accessibili.
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Il problemi sono i giovani e i redditi medio bassi
Il problema principale in questo momento è rappresentato dai redditi bassi e dai giovani che non hanno liquidità da investire. In questi casi per acquistare un immobile bisogna, per forza di cose ricorrere a un mutuo. Ma ora, a causa dei tassi in rialzo e al reddito non altissimo, il problema è rappresentato da quel 30% in più che i tassi dei mutui richiedono mensilmente e che, questa fascia di popolazione non può permettersi.
Ricordiamo, infatti, che la rata del mutuo, solitamente, viene calcolata sugli introiti del nucleo familiare e dover affrontare una rata del 30% più alta significa anche che le entrate del nucleo dovrebbero essere più alte della stessa percentuale.Però il problema principale resta sempre uno: pagando un affitto si perdono i soldi che si versano mensilmente e molto spesso la rata del mutuo è più bassa del canone di affitto.
Anche se oggi i tassi dei mutui sono alti, quindi, resta sempre più conveniente, per chi ha il bisogno o il desiderio di comprare, l’acquisto. In un secondo tempo, quando i tassi torneranno a scendere, infatti, sarà possibile rinegoziare il mutuo con la propria banca o chiedere una surroga, ma nel frattempo, anche con tassi più alti, invece di pagare il canone di affitto, si comincia a pagare il proprio immobile.
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