Non puoi pagare le cartelle esattoriali? Ecco cosa succede nel 2025

Patrizia Del Pidio

18 Gennaio 2025 - 11:15

Cosa succede a chi non paga le cartelle esattoriali e non ha redditi o patrimoni? Vediamo le azioni che l’Agenzia delle Entrate può mettere in atto e quando interviene il discarico.

Non puoi pagare le cartelle esattoriali? Ecco cosa succede nel 2025

Cosa succede a chi non riesce a pagare le cartelle esattoriali perché non ha soldi? Quando non si saldano i debiti con il Fisco il rischio maggiore che si può correre è quello di vedersi applicare il fermo amministrativo al veicolo, il pignoramento ai beni mobili e immobili o, infine, l’ipoteca sulla casa. Ma cosa succede al contribuente che non paga le cartelle esattoriali che non ha redditi e nessun bene intestato? E cosa rischiano gli eredi di chi non paga?

Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le norma contenute nel decreto legislativo 110 del 2024, quello che ha portato una vera e propria riforma della riscossione. Vediamo qual è l’iter delle cartelle esattoriali, quanto tempo si ha per pagarle e cosa succede a chi non paga.

Cartelle esattoriali non pagate, cosa succede?

Il contribuente che ha ricevuto una cartella esattoriale ha 60 giorni di tempo, dalla notifica, per saldare il debito. Se la cartella non è legittima il contribuente, entro i 60 giorni in questione, deve contestarla, chiederne l’annullamento o la rettifica.

Nel caso la cartella di pagamento sia legittima, o anche nel caso che sia illegittima ma non contestata, trascorsi i 60 giorni senza che il versamento sia stato effettuato l’Agenzia delle Entrate Riscossione può iniziare l’esecuzione forzata per recuperare il credito.

L’agente di riscossione può procedere in diversi modi. In prima battuta può verificare se il debitore ha beni pignorabili. Se trova beni intestati, conti correnti, stipendi o altre somme da riscuotere, l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere con un pignoramento al fine di entrare in possesso dei crediti che deve riscuotere.

Rimborsi fiscali e fermo auto

Ricordiamo, a tal proposito che proprio con la riforma della riscossione sono a rischio anche i rimborsi fiscali se il debito che l’amministrazione tributaria vanta è superiore a 1.500 euro: il rimborso fiscale, anche quello del 730, può essere bloccato fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui doveva essere liquidato per restare a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Se il contribuente ha un veicolo, inoltre, si può procedere anche a disporre il fermo amministrativo: il debitore, in questo caso, avrà il divieto a circolare con l’auto fino a quando salda il debito o lo rateizza pagando la prima rata.

Se il debitore è nullatenente?

Se il debitore non ha redditi né patrimoni, però, l’Agenzia delle Entrate non può procedere in nessun modo a recuperare le somme. Con l’inizio del 2025 è entrato in vigore il discarico automatico delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo da oltre 5 anni. Il discarico interviene quando le cartelle di pagamento sono inesigibili, ovvero quando il contribuente non ha beni da assalire con pignoramento, ipoteca o fermo amministrativo.

Il discarico, come si può notare, avviene prima dei canonici 10 anni che servono per la prescrizione dei debiti erariali, ma quando l’agente di riscossione non ha nessun mezzo per costringere il debitore a pagare e quando il debitore non ha redditi e patrimoni, la cartella viene restituita all’ente che vanta il credito. L’ente in questione, poi, dovrà valutare se proseguire una esecuzione forzata, probabilmente che non darà frutti, o cestinare del tutto la cartella esattoriale.

Il discarico delle cartelle esattoriali, inoltre, può avvenire anche prima che siano trascorsi 5 anni quando ci si trova davanti a fallimenti, assenza di beni, decesso del debitore.

Cosa accade agli eredi?

Va ricordato che le cartelle esattoriali non pagate dal defunto passano in successione insieme all’eredità. Se l’erede accetta l’eredità, quindi, è costretto a saldare le cartelle esattoriali non pagate; se la rinuncia, invece, non ha nessun obbligo nei confronti dei debitori del defunto.

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