Oro, previsioni 2023: dove arriverà la quotazione?

Tommaso Scarpellini

23 Dicembre 2022 - 15:13

L’oro è visto comunemente come il bene rifugio per eccellenza contro l’incertezza economica. Il 2022 non ha confermato le aspettative ma il 2023 potrebbe essere l’anno dell’oro.

Oro, previsioni 2023: dove arriverà la quotazione?

Nel 2022 l’oro non si è comportato da bene rifugio come molti analisti si aspettavano. L’aumento del tasso d’interesse ha comportato squilibri economici e un aumento del costo di opportunità legato all’investimento in oro.

Secondo alcune banche d’affari la domanda di metallo prezioso potrebbe essere stimolata nel 2023 da un probabile allentamento della stretta monetaria delle banche centrali, prevista dal mercato nella seconda metà dell’anno, in piena discordanza con le previsioni della Fed e della Bce.

L’oro nel 2022: un piccolo riassunto

A seguito delle prime turbolenze economiche caratterizzanti il 2022 il prezzo dell’oro si era trovato in prossimità dei propri massimi. L’aumento del tasso d’inflazione ha stimolato la decrescita del valore della materia preziosa, che ha perso dai propri massimi più del 10% a oggi.

I minimi del 2022 sono stati toccati a ottobre sulla soglia dei $1.650 l’oncia. Il prezzo però sembra più intenzionato che mai a chiudere l’anno sul numerario dei $1.800, recuperando buona parte del terreno perduto. A contribuire alla risalita del prezzo vi è anche la debolezza recentemente manifestata dal dollaro americano che storicamente ha sempre presentato una correlazione inversa con il prezzo dell’oro.

Gold - Weekly Gold - Weekly Grafico a candele settimanali del prezzo dell'oro

Nonostante l’inflazione l’oro non si è comportato da bene rifugio

Sebbene l’oro si presenti come il bene rifugio per eccellenza, il 2022 non è stato l’anno migliore in assoluto per questa materia prima. Il motivo è da ritrovare nell’aumento dei tassi d’interesse che ha incrementato il costo opportunità derivante dalla detenzione di oro.

Storicamente infatti esiste una correlazione inversa fra il prezzo dell’oro e l’andamento dei tassi reali di lungo periodo. La domanda quindi non ha ricevuto lo stimolo necessario per far funzionare l’oro come da definizione, agevolando piuttosto una fuga di capitali verso altri mercati. Ma il pericolo di recessione per il 2023 sembra aver riportato l’interesse degli investitori sull’andamento della materia prima.

Oro: il 2023 si preannuncia un buon anno

Le previsioni economiche per il 2023 condivise dalle varie banche d’affari e da parte della maggioranza del pubblico borsistico dipingono uno scenario recessivo caratterizzato da un’inflazione superiore agli obiettivi delle banche centrali. Il mercato inoltre propone aspettative ribassiste rispetto al 2022 riguardo il livello dei tassi d’interesse nonostante i pivot delle banche centrali restino rialzisti anche per il 2023. In molti infatti prevedono un avvicinamento delle aspettative del mercato a quelle delle banche centrali nella seconda metà dell’anno. Ed è proprio qui che il prezzo dell’oro potrebbe trovare terreno fertile sul quale prosperare.

L’opinione degli esperti sul prezzo dell’oro resta rialzista

Questa opinione pare condivisa da molte banche d’affari internazionali. Ubp, ad esempio, confida in un aumento della domanda della materia preziosa nel 2023 principalmente a causa dell’apparente raggiungimento di un valore massimo del dollaro.

La stessa BoFA, con la sezione BoFA Global Research, prevede un aumento dei prezzi dell’oro nel 2023: secondo i suoi analisti, il prezzo potrebbe superare i $2.000 l’oncia, in quanto l’allentamento dagli aggressivi aumenti dei tassi potrebbe ridurre il costo opportunità e stimolare la domanda di oro.

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