Si può fare palestra, yoga, pilates e altri allenamenti all’aperto, nei parchi e nelle ville comunali? Le regole in vigore.
Al tempo del Covid la palestra si trasferisce all’aperto, negli spazi verdi della città. Qui, complice il bel tempo, aumentano le persone che partecipano a corsi di allentamento, yoga e pilates nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.
Palestre e piscine sono chiuse da ottobre 2020 con perdite impressionanti per il settore; per limitare - anche in minima parte - i danni economici si corre ai ripari con l’attività sportiva all’aperto.
Quali regole bisogna rispettare? Qu i chiarimenti del Dipartimento dello sport.
Palestra all’aperto: si può fare e dove?
Buone notizie per chi desidera allenarsi e per gli istruttori delle palestre: le regole in vigore ammettono l’attività sportiva (anche organizzata) all’aperto, nei parchi e nelle ville comunali, nella fascia oraria 5-22. Vuol dire che le palestre che organizzano corsi all’esterno per i propri iscritti non commettono alcuna violazione alle norme in vigore.
Divieto di assembramento e distanza di sicurezza devono essere rispettati durante lo svolgimento di yoga, pilates, esercizi a corpo libero e ogni altra forma di allenamento non compresa tra gli sport di contatto (che, come vedremo, sono vietati).
Distanza di sicurezza e mascherina
Durante l’attività sportiva all’aperto è obbligatorio per tutti mantenere la distanza di sicurezza di almeno 2 metri dalle altre persone (per la semplice attività motoria, invece, basta un metro).
La mascherina non è obbligatoria ma deve essere indossata qualora la distanza di sicurezza venga per qualche ragione ridotta.
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Si può correre in zona rossa e arancione?
Vietati gli sport di contatto
Non si possono praticare al chiuso e all’aperto - fino a nuove disposizioni - gli sport di contatto elencati all’allegato 1 del decreto del Ministro dello sport 13 ottobre 2020.
Tra questi si annoverano calcio, arti marziali, danza (classica, moderna, liscio, tango e così via), pallavolo, pallamano, basket e rugby. Tuttavia si possono svolgere in forma individuale allenamenti relativi a sport di squadra o di contatto.
Palestra all’aperto: cosa cambia tra zona rossa e arancione
L’attività sportiva e motoria è regolata in maniera differente in zona rossa e arancione. Nella prima l’attività motoria è limitata nei pressi della propria abitazione, nella seconda invece è libera entro i confini del Comune.
In entrambe le fasce di rischio palestre e piscine sono chiuse e si può praticare sport in forma individuale, anche lontano da casa, mantenendo il distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona.
In merito alle attività sportive che comportino uno spostamento, come corsa o ciclismo, sia in zona arancione che rossa è possibile varcare i confini comunali nel corso dello svolgimento della stessa, a patto che il Comune di arrivo coincida con quello di partenza.
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