Pensioni, via libera agli ultimi aumenti della rivalutazione (ma manca all’appello l’incremento delle pensioni minime per gli over 75).
Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima verranno messe in pagamento le pensioni riferite al mese di aprile quando dovrebbero esserci nuovi aumenti nel cedolino.
In particolare, ad aprile l’Inps dovrebbe risolvere la situazione riferita a quei pensionati che non hanno ancora goduto dell’aumento riconosciuto con la rivalutazione 2023. Si tratta quindi di quelle poche persone nei confronti delle quali l’Inps non è riuscito a completare le operazioni di ricalcolo in tempo per il pagamento con lo scorso cedolino.
Non dovrebbero esserci novità per quanto riguarda l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per coloro che hanno più di 75 anni: previsto dalla legge di Bilancio 2023, per il momento l’Istituto non l’ha ancora riconosciuto agli aventi diritto e a oggi non si ha notizia di quando la situazione verrà sbloccata.
Pensioni di aprile, completate le operazioni di rivalutazione
Come noto ai più, le pensioni a inizio anno hanno goduto di un incremento dovuto all’inflazione del 7,3% (mentre a gennaio prossimo ci sarà il conguaglio con un ulteriore aumento dello 0,8%). Tuttavia, complice la legge di Bilancio 2023 che ha rivisto le percentuali di rivalutazione per gli assegni d’importo superiore alle 4 volte il trattamento minimo, circa 2.100 euro, l’Inps ha ritardato nel riconoscere l’aumento alle fasce di reddito più elevate visto che ha dovuto aggiornare i propri sistemi di calcolo.
Per la maggior parte di coloro che hanno una pensione d’importo superiore alle 4 volte il trattamento minimo l’aumento - comprensivo degli arretrati - è stato così riconosciuto con la pensione di marzo, quando però per alcuni c’è stata un’amara sorpresa nella lettura del cedolino: l’aumento annunciato non c’era, senza alcuna giustificazione.
Va detto che si tratta di una minoranza poiché nella maggior parte dei casi le operazioni di rivalutazione sono state effettuate per tempo: per i pochi esclusi è però arrivato il tempo di recuperare, in quanto l’Inps ha fatto sapere di aver completato le operazioni di rivalutazione, annunciando così gli ultimi pagamenti attesi.
E l’aumento delle pensioni minime?
All’appello manca ancora un ultimo tassello: l’aumento delle pensioni minime per i pensionati over 75, ai quali l’importo dovrà essere portato fino a 600 euro come previsto dalla legge di Bilancio 2023.
Su questo aspetto l’Inps è ancora indietro poiché dell’aumento previsto non vi è alcuna traccia e dalle segnalazioni dei pensionati non sembrano esserci novità con il cedolino di aprile (ricordiamo che si può consultare dall’area personale MyInps, dove è stato caricato nei giorni scorsi).
A tal proposito, abbiamo inviato una richiesta di chiarimento all’Istituto e laddove dovesse darci risposte ve ne daremo immediatamente notizia.
Quando viene pagata la pensione di aprile
Ricordiamo che questo mese le pensioni vengono pagate con un calendario differente tra poste e banche. Di regola, infatti, l’accredito delle pensioni è previsto il primo giorno bancabile del mese che solitamente coincide tra banche e poste.
Non è così quando - come il prossimo 1° aprile - il primo del mese cade di sabato: solamente per le poste, infatti, questo è un giorno considerato bancabile nel quale quindi si può procedere regolarmente con il pagamento degli assegni. Quindi, già questo sabato le pensioni verranno accreditate su conto corrente postale - per chi ha scelto questa opzione - mentre per il ritiro in contanti allo sportello si inizierà con chi ha il cognome che inizia per A e B (ricordiamo però che gli uffici sono aperti solo per mezza giornata). Si continuerà poi lunedì 3 aprile con le lettere C e D, martedì dalla E alla K, mercoledì dalla L alla O, giovedì dalla P alla R e venerdì per gli ultimi rimasti.
Per chi invece ha l’accredito in banca il pagamento ci sarà invece solo il prossimo lunedì, 3 aprile 2023.
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