I tassi di inflazione impliciti e i TIPS suggeriscono che le prospettive d’inflazione si stanno gradualmente avvicinando all’obiettivo del 2% della Fed.
Le variazioni nei rendimenti dei bond, i tassi di impliciti di inflazione e i rendimenti reali regolati per l’inflazione suggeriscono che gli investitori prevedono che la politica dei tassi d’interesse “più alti per più a lungo” della Fed contribuirà a ridurre l’inflazione a circa il 2,5%.
L’inflazione annuale dei prezzi al consumo intorno al 2,5% potrebbe legittimamente considerarsi un successo, soprattutto se si tiene conto che era al 9% a giugno dell’anno scorso, specialmente se si raggiunge il tanto agognato “soft landing” dell’economia e si evita una dolorosa recessione. I responsabili politici probabilmente accetterebbero con piacere questa situazione, ma non lo ammetteranno mai. Insisteranno affinché la politica sia impostata per riportare l’inflazione al 2%, il che implica che non ci sarà alcun rallentamento nei tassi, come gli investitori avevano a lungo previsto.
Ciò suggerisce che la Fed sta entrando in una fase di tassi strutturalmente più elevati di quanto forse i responsabili politici stessi, e certamente gli investitori, avevano previsto.
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