Per il bollo auto non pagato quando scatta la prescrizione che va venire meno l’obbligo di pagamento? Vediamo le regole e i termini che fanno decadere il dovere di versamento.
Bollo auto scaduto, quando scatta la prescrizione? Dopo quanto tempo il pagamento del «vecchio» bollo non è più dovuto? Partiamo dal presupposto che il bollo auto è uno dei balzelli più odiati in Italia il cui pagamento è un appuntamento fisso per ogni automobilista, il quale ogni anno deve recarsi all’Aci o in alternativa collegarsi online ed effettuare il pagamento della tassa automobilista.
Il mancato pagamento del bollo auto può diventare un costo molto oneroso per l’automobilista: il ritardo nel pagamento del bollo auto fa scattare gli interessi a titolo di mora e il conto può diventare salatissimo.
Il bollo auto e moto, però è soggetto a prescrizione, così come qualsiasi altra tipologia di credito. I termini di prescrizione, tuttavia, cambiano non solo in base alla decorrenza, ma anche in base alla tipologia di credito. Se ci sono pagamenti che vanno in prescrizione dopo 5 o 10 anni, infatti, ci sono versamenti che hanno anche un termine di prescrizione più breve, come il bollo auto, appunto.
Per questo motivo si crea spesso un po’ di confusione a riguardo, soprattutto perché la tassa automobilistica è un pagamento che avviene su base annuale, portando alcuni ad assimilarlo alla disciplina per i crediti periodici. Allo stesso tempo, il bollo auto e moto viene riscosso come altre tasse e tributi dalla Regione di competenza. In effetti, sulla questione della prescrizione del bollo auto e moto è intervenuta più volte anche la Corte di cassazione, chiarendo la regola del termine triennale e la modalità di decorrenza.
Prescrizione bollo auto e moto 2023
Se il bollo auto è scaduto ma sono passati 3 anni senza che ci sia stato un sollecito di pagamento il bollo auto non si deve pagare più perchè è caduto in prescrizione.
Lo prevede proprio la legge 296/06 che all’art. 1, comma 163 che stabilisce l’obbligo di notificare la cartella esattoriale per il mancato pagamento del bollo entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo.
Se quindi l’automobilista che è anche contribuente non riceve una cartella di Equitalia nei 3 anni successivi alla scadenza del bollo auto, non sarà più tenuto a pagare il bollo auto scaduto.
Anche la stessa giurisprudenza si è rivelata costante su questa interpretazione poichè considera il bollo auto un credito di natura erariale che si prescrive dunque in 3 anni.
La prescrizione in 3 anni è una sorta di particolarità della tassa automobilistica, che condivide questo termine con ben pochi altri crediti.
Decorrenza per la prescrizione del bollo auto
L’automobilista però deve prestare attenzione nel calcolare l’avvenuta prescrizione: i 3 anni che permettono di non pagare più il bollo auto scaduto decorrono dal 1 gennaio successivo alla data di scadenza del bollo auto.
Il metodo con cui si calcola la decorrenza della prescrizione non è affatto intuitivo visto che nella maggior parte dei casi la decorrenza stessa comincia dal giorno in cui era atteso il pagamento.
Per quanto riguarda la tassa automobilistica, invece, si deve prendere in considerazione l’anno di riferimento del bollo auto e moto e calcolare 3 anni, prendendo in considerazione il 31 dicembre del terzo anno. Per fare un esempio pratico, il bollo auto e moto dovuto quest’anno sarà ufficialmente prescritto il 1° gennaio 2028.
Questa è la regola generale da tenere a mente per calcolare la prescrizione del bollo auto e moto, anche se esiste un’eccezione per quanto riguarda il periodo della pandemia. Il decreto legge n. 18 del 2020 ha sospeso il versamento dei tributi per il periodo compreso dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021. Di conseguenza, anche la prescrizione è stata sospesa ed ha iniziato il suo decorso quando è terminata la sospensione dei tributi. Per semplificare, si deve tenere a mente che per il periodo citato, il pagamento del bollo si prescrive con il termine ordinario più ulteriori 541 giorni. In questo caso particolare, quindi, la prescrizione non si compie il 1° gennaio del terzo anno, bensì il 24 giugno del quinto anno.
Occorre però ricordare che la prescrizione si interrompe in caso di arrivo di una richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate o di Equitalia. In tal caso, quindi, il bollo scaduto dovrà essere pagato con una maggiorazione a titolo di sanzione che sarà proporzionale ai giorni trascorsi dall’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento.
Quando il debitore può non pagare il bollo auto e moto
Conoscendo i termini di prescrizione corretti del bollo auto e moto è facile capire quando scattano i termini che salvano il debitore dal pagamento. Una volta che si è compiuta la prescrizione, infatti, il credito non può più essere preteso dal debitore, che può opporre semplicemente la prescrizione a un’eventuale ingiunzione di pagamento.
È comunque fondamentale sapere che chi riceve un avviso di pagamento per un bollo auto e moto prescritto non può semplicemente ignorarlo senza pagare, bensì deve presentare ricorso presso la Commissione tributaria di competenza entro 60 giorni dalla notifica. Dimostrando la decorrenza della prescrizione, il debitore può poi rifiutarsi di pagare il bollo auto e moto senza incorrere in alcuna conseguenza. Lo stesso principio si applica anche quando la cartella esattoriale è arrivata con un ritardo sufficiente a poter essere impugnata per prescrizione, anche se in origine non era mai stato richiesto il pagamento.
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