Per l’acquisto di un veicolo é meglio chiedere un prestito in banca o attivare un finanziamento in concessionaria?
Comprare un’auto nuova o usata richiede un budget consistente e non sempre la spesa può essere coperta dai propri risparmi.
Sebbene la soluzione di acquisto con pagamento dilazionato o in contanti dipenda dalle singole esigenze, in Italia l’80% degli automobilisti opta per una formula di rateizzazione.
In questo caso le possibilità sono la richiesta di un prestito in banca o il finanziamento offerto dal rivenditore. Entrambe le strade vanno valutate sotto ogni aspetto, prendendo in considerazione vantaggi e svantaggi delle singole proposte economiche, e prestando attenzione ai tassi di interesse applicati, con particolare riferimento al Taeg.
Le forme di finanziamento
Nel caso del prestito personale, bisogna effettuerà una richiesta alla nostra banca o ad una società terza che, previa verifica della nostra solvibilità, erogherà sul nostro conto corrente la somma di denaro richiesta da rimborsare nell’arco di tempo previsto dal contratto di prestito stipulato.
A differenza di quello personale, il prestito finalizzato viene erogato direttamente dal rivenditore dell’auto che concederà il bene al richiedente con il pagamento dell’eventuale accorto concordato e una rateizzazione diretta delle altre somme a saldo.
Un’ulteriore forma di finanziamento è la cessione del quinto dello stipendio, o della pensione: con questa modalità le rate verranno trattenute direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensione nella misura massima di un quinto.
Prestito personale o finalizzato: quale conviene?
Nel caso di acquisto di un’auto nuova è sempre utile verificare le proposte di diverse concessionarie e confrontare le condizioni di contratto non solo tra loro ma anche rispetto alle possibilità offerte da banche e istituti creditizi non legati ai rivenditori.
Quello proposto in concessionaria è un valido sistema di pagamento, concesso con ampia facilità e con formule spesso molto flessibili. Solitamente viene stipulato con un ente finanziario di credito che appartiene al gruppo automobilistico cui è legato il concessionario, e può prevedere l’azzeramento dell’anticipo e la possibilità di concludere l’acquisto con rate di importo ridotto e maxi-rata finale.
Nel caso dell’acquisto di un’auto nuova spesso sono proprio i rivenditori a voler spingere il cliente verso la rateizzazione del pagamento, attraverso piani di finanziamento che prevedono sconti e promozioni particolari non disponibili per chi invece vuole pagare in un’unica soluzione. In questo caso occorre prestare attenzione alle condizioni proposte, perché molto spesso gli sconti applicati vengono di fatto azzerati dai tassi di interesse.
Nella fase di verifica delle condizioni più vantaggiose per l’acquisto rateale, è corretto valutare anche banche ed istituti di credito che potrebbero proporre tassi di interesse migliori ricordando che minore è l’indice di interesse, maggiormente conveniente sarà il finanziamento.
Se ad esempio la concessionaria dovesse proporvi un prestito con Taeg molto alto o non potesse garantirvi una sufficiente personalizzazione del prestito, la soluzione con richiesta diretta in banca potrebbe venire in vostro aiuto. Questa soluzione conviene soprattutto in caso di acquisto di auto usate presso i saloni autorizzati, ma è anche l’unica strada percorribile se l’acquisto avviene tra privati e non per il tramite di un rivenditore.
Come scegliere il prestito?
Come per qualunque altro tipo di prestito, anche per quelli destinati a finanziare l’acquisto di un’auto è necessario approfondire tutti gli elementi della proposta verificando sia il Taeg - poiché anche piccole differenze dei tassi possono produrre un aumento di migliaia di euro della cifra totale da rimborsare - sia i costi aggiuntivi - come le commissioni di apertura, assicurazione sulla vita o altre tutele del pagamento - che possono incidere considerevolmente sul costo effettivo dell’operazione.
Spesso il cliente non sa che gli enti finanziari di credito delle case produttrici includono altri termini nella loro quota di restituzione del prestito, come per esempio i reclami per le contravvenzioni.
Un altro elemento da prendere in considerazione nel momento in cui si chiede un prestito è la riserva di proprietà che, sebbene possa gravare su qualunque tipo di vendita a rate, è molto comune soprattutto nel finanziamento dei veicoli. Se si include nel contratto, non è possibile vendere l’auto, cederla o annullarne la vendita fino a quando non è stato completamente restituito il finanziamento concesso.
Prestito auto elettriche ed ecologiche, come funziona
Da alcuni anni gli istituti di credito stanno promuovendo prestiti ad hoc, dedicati all’acquisto di auto e moto ecologiche, biciclette e monopattini. Tra i tanti si segnalano i prodotti BNL, Mediolanum e Findomestic che - a seconda dei casi - prevedono finanziamenti a tasso agevolato fino al 100% per l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida con tetto massimo fino a 100.000 euro e la possibilità di saltare una rata ogni anno o modificare le rate per tutta la durata del prestito.
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