Con l’intervento del governo e il taglio delle accise quanto si risparmia davvero sul costo al distributore del carburante? Vediamo quanto è sceso davvero il prezzo di benzina, diesel e gpl.
Il prezzo di benzina e diesel scende dopo l’intervento del governo. Il taglio delle accise introdotto a partire dal 22 marzo dal governo guidato da Mario Draghi ha contribuito a far scendere il costo del carburante al distributore.
Il calo del prezzo alla pompa c’è stato per benzina, diesel e gpl, ma è stato minore rispetto a quanto previsto. Come dimostra la rilevazione settimanale pubblicata sul sito del Mise, la media settimanale del prezzo del carburante è scesa - rispetto ai sette giorni precedenti - ma di una cifra minore rispetto al taglio introdotto dal governo, corrispondente a 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel e a 10,5 centesimi per il gpl.
I dati ufficiali forniti dal ministero sono aggiornati al 28 marzo, con la media settimanale che va dal 21 al 27 marzo. Ricordiamo che l’intervento del governo è entrato in vigore il 22 marzo, quindi il calo presumibilmente sarà minore anche a causa del fatto che vengono conteggiati dei giorni in cui il taglio delle accise non era ancora in vigore.
I prezzi di benzina e gasolio dopo il taglio delle accise
La rilevazione settimanale del 28 marzo vede questi prezzi:
- Benzina 1,870 euro al litro: di cui 0,478 centesimi di accise e 0,337 di Iva;
- Gasolio 1,857 euro al litro: di cui 0,367 di accise e 0,335 di Iva;
- Gpl 0,843 euro al litro: di cui 0,100 di accise e 0,152 di Iva.
I prezzi di benzina e diesel prima del taglio
Il confronto può essere effettuato con i dati rilasciati il 21 marzo, sulla media dei giorni che va dal 14 al 20 marzo, ovvero prima del taglio delle accise. Ecco i costi medi settimanali precedenti all’intervento del governo:
- Benzina 2,137 euro al litro: di cui 0,728 di accise e 0,385 di Iva;
- Gasolio 2,124 euro al litro: di cui 0,617 di accise e 0,383 di Iva;
- Gpl 0,876 euro al litro: di cui 0,147 di accise e 0,158 di Iva.
Quanto è sceso il prezzo di benzina e diesel con il taglio delle accise
La riduzione del costo al distributore, quindi, è stata inferiore ai 30,5 centesimi attesi per benzina e diesel. Ma, come detto, è probabile che il dato risenta dei primi giorni della settimana in cui il taglio non era ancora in vigore. Vediamo a quanto ammonta la riduzione calcolata sulla base dei dati di quest’ultima settimana:
- Per la benzina si risparmiano 0,266 euro al litro, con una riduzione del 12,5%;
- Per il diesel il risparmio è sempre di 0,266 euro al litro, con la stessa riduzione del 12,5%;
- Per il gpl la riduzione del costo è di 3,3 centesimi, ovvero solo del 3,7%.
Cifre inferiori, come detto, rispetto ai 30,5 centesimi attesi per benzina e diesel e i 10,5 centesimi al litro per il gpl.
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Vista qual è stata la riduzione complessiva del prezzo del carburante, andiamo ora a guardare la differenza tra il prezzo della benzina - escludendo accise e Iva - di una settimana fa e quello dell’ultima settimana.
Il 28 marzo il costo netto della benzina è stato di 1,054 euro al litro, per il gasolio siamo a 1,155 e per il gpl a 0,590. La settimana precedente il costo netto era più basso per tutti e tre i tipi di carburante: 1,023 per la benzina, 1,124 per il gasolio e 0,571 per il gpl.
Questo vuol dire che, non considerando l’intervento del governo, nell’ultima settimana il costo netto della benzina è aumentato di 0,031 euro al litro, quello del diesel sempre di 0,031 e quello del gpl 0,019. Quindi il prezzo totale è in calo grazie al taglio delle accise, ma il costo netto del carburante no. E questo potrebbe far prefigurare la necessità di un nuovo intervento del governo per abbattere i prezzi al distributore, considerando che il calo delle accise è in vigore solo fino al 20 aprile.
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