Con la prospettiva di nuovi tagli dei tassi BCE fino a metà 2025, diminuiscono le rate mensili dei mutui. Ecco come trovare un mutuo conveniente, scegliendo quello giusto tra fisso e variabile.
La rata del mutuo potrebbe scendere di circa 18 euro dopo il taglio dei tassi di interesse BCE.
A settembre 2024, ad esempio, il tasso medio fisso si è ridotto a un TAN del 2,63%, mentre il tasso variabile resta sopra il 4%.
Ma quanto si paga di rata con un mutuo di 100.000 euro? E come sono cambiate le condizioni rispetto a due anni fa?
Chi oggi sta pensando di acquistare una casa si trova a fronteggiare un mercato dei mutui molto diverso da quello del 2022, ma che mostra segnali di stabilizzazione, soprattutto sul fronte dei tassi d’interesse. Tuttavia, con la BCE pronta a ridurre i tassi fino a tre volte entro dicembre per dare slancio all’economia, conviene aprire subito un mutuo o è meglio aspettare?
In questo articolo, esploreremo l’andamento dei tassi, confrontando i mutui a tasso fisso e variabile, analizzando la loro evoluzione dal 2022 ad oggi e offrendo uno sguardo prospettico verso il 2025.
Quanto si paga di rata con un mutuo di 100.000 euro: confronto tra tasso fisso e variabile
Quando si parla di mutuo, la scelta tra tasso fisso e variabile è uno dei primi aspetti da considerare per chi vuole comprare casa. A settembre 2024, le differenze tra i due tassi sono ancora evidenti, nonostante una lieve riduzione del tasso variabile rispetto ai livelli osservati nel 2022. Consideriamo il caso di un mutuo di 100.000 euro per l’acquisto di una prima casa.
Valore immobile | Importo mutuo | Durata mutuo | Rata tasso fisso | Tasso fisso (IRS) | Rata tasso variabile | Tasso variabile (Euribor + Spread) |
---|---|---|---|---|---|---|
200.000€ | 100.000€ | 30 anni | 387,37€ | 2,35% (IRS 30A+0,07%) | 471,76€ | 3,99% (Euribor 3M + 0,45%) |
160.000€ | 100.000€ | 30 anni | 387,37€ | 2,35% (IRS 30A+0,07%) | 474,69€ | 4,04% (Euribor 3M + 0,50%) |
200.000€ | 100.000€ | 20 anni | 530,39€ | 2,51% (IRS 20A+0,04%) | 599,37€ | 3,99% (Euribor 3M + 0,45%) |
160.000€ | 100.000€ | 20 anni | 530,88€ | 2,52% (IRS 20A+0,05%) | 602,04€ | 4,04% (Euribor 3M + 0,50%) |
Se si sottoscrive un mutuo a 30 anni con LTV fino al 50%, con tasso fisso, la rata mensile si aggira intorno ai 387,37€, con un TAN del 2,35%, che sale a 411,43€ per un mutuo Green (TAN 2,81%). Mentre con un tasso variabile al 3,99%, la rata è pari a 471,76€. L’aumento del costo del denaro a partire dal 2022 ha provocato l’incremento dell’Euribor, uno degli indicatori chiave per i mutui a tasso variabile.
Considerando un mutuo con una durata di 20 anni, il divario tra fisso e variabile si riduce leggermente, ma rimane comunque rilevante. Il mutuo a tasso fisso prevede una rata di 530,39€ (549,60€ per un mutuo Green), mentre con il tasso variabile si toccano i 599,37€. Tuttavia, è importante notare che il vantaggio del tasso variabile risiede nella sua flessibilità e potrebbe variare in base alle oscillazioni dell’Euribor.
Sebbene non ci sia alcuna certezza a riguardo, con la previsione di ulteriori tagli dei tassi di interesse entro il 2025, la rata del mutuo a tasso variabile potrebbe diminuire ancora.
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Quanto si pagava di rata con un mutuo di 100.000 euro nel 2022?
Il mercato dei mutui è cambiato molto rispetto a due anni fa. Per calcolare quanto si pagava di rata con un mutuo di 100.000 euro, confrontiamo alcuni dati riferiti a settembre 2022. All’epoca, l’Euribor a 3 mesi era allo 0,71%, mentre oggi è al 3,469%. Questo balzo in avanti ha avuto un impatto significativo sulle rate dei mutui variabili, nonostante le banche abbiamo man mano diminuito lo spread applicato al tasso variabile da circa l’1% nel 2022 allo 0,50%-0,70% attuale.
Importo mutuo | Durata mutuo | Rata tasso fisso 2022 | Tasso fisso (TAN) | Rata tasso variabile 2022 | Tasso variabile (Euribor + Spread) |
---|---|---|---|---|---|
100.000€ | 30 anni | 416,23€ | 2,90% | 355,29€ | 1,71% (Euribor + Spread) |
100.000€ | 20 anni | 549,60€ | 2,90% | 492,26€ | 1,71% (Euribor + Spread) |
Rispetto a settembre 2022, oggi costa di meno aprire un mutuo a tasso fisso, con una rata inferiore a 400€ per un finanziamento a 30 anni e di 530€ circa per una durata di 20 anni. Al contrario, la rata di un mutuo a tasso variabile è più elevata a causa del progressivo aumento dei tassi Euribor negli ultimi due anni.
Durata mutuo | Rata tasso fisso (2022) | Rata tasso fisso (2024) |
---|---|---|
30 anni | 416,23€ | 387,37€ |
20 anni | 549,60€ | 530,39€ |
Durata mutuo | Rata tasso variabile (2022) | Rata tasso variabile(2024) |
---|---|---|
30 anni | 355,29€ | 471,76€ |
20 anni | 492,26€ | 599,37€ |
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Prospettive per il 2025
Guardando al futuro, le prospettive per i mutui nel 2025 dipenderanno in larga misura dall’andamento dell’inflazione e dell’economia che guidano le decisioni di politica monetaria delle banche centrali.
Un allentamento delle tensioni sui mercati e con un’inflazione stabile e vicina al target di riferimento del 2% potrebbero spianare la strada a una riduzione progressiva dei tassi, in particolare per i mutui a tasso variabile.
Tuttavia, la previsione di un calo dell’Euribor non è scontata. Gli analisti economici suggeriscono che il tasso potrebbe stabilizzarsi intorno al 3%-3,5% nel corso del 2025, mantenendo così le rate dei mutui variabili su livelli relativamente alti rispetto ai valori pre-pandemia. Per chi è già titolare di un mutuo variabile, questo scenario potrebbe comportare un aumento graduale della rata, a meno che non si intervenga con strumenti come la surroga o la rinegoziazione del mutuo, soluzioni che potrebbero offrire tassi più vantaggiosi.
Sul fronte dei mutui a tasso fisso, invece, ci si aspetta una maggiore stabilità. Il tasso IRS, utilizzato come riferimento per i mutui a lungo termine, potrebbe rimanere vicino ai livelli attuali, con piccole oscillazioni. Questo significa che chi stipula un mutuo a tasso fisso nel 2024 potrà beneficiare di una rata prevedibile e stabile per tutta la durata del contratto, un vantaggio che potrebbe rivelarsi fondamentale in un contesto economico ancora incerto.
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