Il recommerce è l’attività di vendere e comprare prodotti usati online. Essa favorisce il risparmio per il compratore e il guadagno per il venditore; oltre a promuovere l’economia circolare.
Con il termine recommerce (talvolta anche tradotto come ri-commercio), ci si riferisce alla pratica di vendere e comprare prodotti usati online. La popolarità del recommerce è cresciuta con il progressivo aumento dell’interesse verso la sostenibilità e il risparmio.
Comprando e vendendo prodotti usati è possibile non soltanto essere sostenibili, ma anche risparmiare o guadagnare.
L’attività di recommerce ruota attorno a sei comportamenti specifici, ossia: rinnovo, ricarica, riparazione, rivendita, restituzione e ridistribuzione.
- Il rinnovo consente di mettere a nuovo prodotti usati per immetterli nuovamente sul mercato;
- la ricarica è intesa come l’azione che viene fatta su un prodotto scarico per riutilizzarlo e risparmiare, come ad esempio su delle batterie;
- la riparazione è l’azione che consiste nel dare una seconda vita a un prodotto in modo da poterlo rivendere;
- la rivendita è l’azione di vendita di un prodotto usato che non si utilizza più;
- la restituzione include il ritiro o l’accettazione dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita;
- la ridistribuzione, ossia un comportamento che vede le persone condividere un bene in avanzo per fare in modo che chi non lo possiede possa disporne.
Come funziona il recommerce
Per capire come funziona il recommerce è utile fare riferimento al ciclo di vita tradizionale di un prodotto: una persona compra un prodotto nuovo, lo usa per un po’ di tempo e alla fine lo butta.
Il recommerce punta ad allungare il ciclo di vita di un prodotto, facendo in modo che ciò che non si usa più rimanga sul mercato. Nella pratica ciò si configura così: una persona compra un prodotto, lo usa e quando non lo vuole più lo rivende.
A questo punto una persona che desidera il medesimo oggetto può comprarlo usato, facendo guadagnare chi vende, risparmiando e facendo del bene all’ambiente.
I siti che offrono la possibilità di fare recommerce sono moltissimi, sia per coloro che vogliono acquistare, sia per coloro che vogliono vendere. Nell’ambito degli indumenti, Vinted è molto popolare, mentre uno più generico ma molto utilizzato è eBay. Su entrambe le piattaforme è possibile vendere e comprare prodotti usati che non si usano più, promuovendo, di fatto, l’economia circolare.
Negli ultimi anni non sono nate soltanto nuove piattaforme per il recommerce, ma anche alcune per insegnare come farlo. Una delle più nuove è quella realizzata da Visa, che ha come obiettivo quello di aiutare i privati e le imprese a imparare, tramite risorse educative, come adottare i giusti comportamenti in questo ambito.
L’azienda intende inoltre aprire un laboratorio di analisi comportamentale per implementare soluzioni concrete e mettere le persone nelle condizione di adottare comportamenti più sostenibili nella loro vita quotidiana.
Quali vantaggi offre il recommerce
Il recommerce porta numerosi vantaggi. In primis, da un punto di vista economico, permette di risparmiare all’acquirente e di guadagnare al venditore.
Se, per esempio, si desidera comprare un computer che costa molto, acquistandolo usato è possibile risparmiare. Allo stesso modo, una persona che dispone di un computer che non utilizza più, lo può rivendere e guadagnare qualcosa.
La popolarità del recommerce non è dovuta soltanto alla sua capacità di far guadagnare, ma anche perché permette alle persone di essere sostenibili. I più giovani, in particolare, sono molto attenti agli aspetti legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità.
Offrendo a queste persone la possibilità di essere più sostenibili non soltanto si permette loro di spendere i loro soldi con maggiore tranquillità in relazione a questo aspetto, ma si favorisce anche la circolarità dell’economia.
Secondo una ricerca commissionata da Visa, entro il 2030 la transizione verso l’economia circolare in Europa farà nascere opportunità di business per un valore complessivo di 900 miliardi di euro.
Già i primi effetti sono visibili, poiché - sempre secondo la ricerca di Visa - le PMI che hanno sfruttato il recommerce hanno visto il loro fatturato annuale aumentare del 22%, avendo anche ulteriori margini di crescita.
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