La riforma fiscale 2023 riassunta in 10 punti

Patrizia Del Pidio

28/08/2023

La legge delega per le riforma fiscale entra in vigore il 29 agosto, vediamo cosa cambierà nei prossimi mesi e cosa dobbiamo aspettarci dalle novità in arrivo.

La riforma fiscale 2023 riassunta in 10 punti

La legge delega per la riforma fiscale (legge 111 del 9 agosto 2023) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 189 del 14 agosto 2023 ed entrerà in vigore il prossimo 29 agosto. Il Governo avrà 24 mesi di tempo per adottare decreti legislativi per attuare quanto previsto dalla legge stessa e mettere in pratica, di fatto, la riforma fiscale annunciata.

Ma cosa prevede nello specifico la legge delega? Si è parlato della riforma dell’Irpef, del fisco amico, delle regole che cambieranno l’interpello, ma vediamo, Titolo per Titolo e capo per capo, cosa prevede la legge 111 che interessa, di fatto, tutti i contribuenti. Vediamo i 10 punti salienti.

Cosa prevede la Legge delega per la riforma fiscale

La legge delega si suddivide in 23 articoli compresi in cinque diversi Titoli che nello specifico prevedono:

  • Titolo I: in questa parte sono comprese le linee generali della legge delega e il calendario in base al quale saranno realizzate. Prevede inoltre i criteri secondo i quali sarà riformato lo statuto del contribuente che si focalizza in modo particolare sulle regole del nuove interpello.
  • Titolo II: la parte che si incentra in modo particolare sui tributi.
  • Titolo III: in questa parte della legge delega ci si concentra sull’adempimento spontaneo e sulle sanzioni.
  • Titolo IV si concentra sui principi sui quali si fonderà il riordino della normativa tributaria.
  • Titolo V enuncia i criteri che porteranno alla riorganizzazione delle norme fiscali.

Se andiamo a vedere gli articoli nello specifico si può comprendere come sarà realizzata la riforma fiscale e quali sono i capi saldi sui quali l’esecutivo vuole basare la propria attenzione. In particolare:

  • gli articoli dall’1 al 3 comprendono le linee guida generali e il calendario di attuazione della legge delega;
  • l’articolo 4 la riforma dello statuto del contribuente e le regole dell’interpello;
  • gli articoli dal 5 al 9 le imposte sul reddito, l’Irap e l’Iva;
  • gli articoli 10, 11 e 12 tutte le imposte indirette;
  • gli articoli 13 e 14 i criteri per i tributi locali e regionali;
  • l’articolo 15 le regole per i giochi d’azzardo;
  • gli articoli dal 16 al 19 riguardano la definizione della base imponibile, l’adesione all’adempimento spontaneo, l’accertamento, la riscossione, le controversie;
  • l’articolo 20 le sanzioni;
  • l’articolo 21 il riordino della normativa tributaria e la riorganizzazione delle norme fiscali.

La riforma fiscale che con la legge delega si vuole ottenere, punta a riordinare il sistema fiscale italiano. Con la Legge 111 del 9 agosto 2023 il Governo ha, quindi, il mandato per revisionare il sistema tributario ed ha 24 mesi dal 29 agosto 2023 per attuarla tramite decreti legislativi. Avrà, poi, ulteriori 24 mesi per emanare ulteriori decreti legislativi correttivi o integrativi.

In sostanza, di fatto, in 48 mesi si avrà una revisione del Fisco che coinvolgerà non solo le imprese ma anche i lavoratori dipendenti, quelli autonomi e tutti i cittadini italiani. Ma su cosa di baseranno i cambiamenti?

1) Detassazione tredicesima e straordinari

Una misura volta ad aumentare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti con reddito più basso è la detassazione della tredicesima, degli straordinari e dei premi di produttività. Queste voci, fino a una certa soglia di reddito, non saranno più soggette a tassazione ordinaria ma sostitutiva (si è parlato del 15%) che permetterà di avere una maggiore entrata ma solo ai redditi medio bassi.

2) Riforma dell’Irpef

Uno dei punti più importanti della riforma fiscale è la riduzione delle aliquote Irpef, sempre nel rispetto del principio di progressività sancito dalla Costituzione. Il primo passo dovrebbe essere quello di passare, nel progetto di transizione verso la flat tax, dalle attuali quattro aliquote e scaglioni, a tre scaglioni di reddito e tre aliquote Irpef già dal prossimo anno.

3) Versamenti autonomi

La legge delega per i versamenti dei lavoratori autonomi prevede la progressiva introduzione del cambiamento del carico fiscale fino ad arrivare ai versamenti mensili degli acconti e dei saldi. La cosa potrebbe portare, finalmente, all’eliminazione del saldo di giugno e dell’acconto di novembre che pesa moltissimo sulle spalle dei lavoratori autonomi visto che si trovano a pagare le tasse in un’unica soluzione.

Sempre sul versante dei lavoratori autonomi un’altra novità è quella di poter rateizzare l’acconto di novembre che, attualmente, deve essere pagato in un’unica soluzione.

4) Superbollo e multe

La riforma fiscale prevede anche il graduale superamento del superbollo nell’ottica del riordino delle tasse automobilistiche. Un’altra novità riguarda, poi, anche le multe (non solo per violazioni del codice della strada) con addebito diretto in banca per pagare l’importo con una riduzione del dovuto (come quando si paga entro il quinto giorno dalla notifica della stessa).

5) Superamento Irap e novità Ires

Novità anche per le imprese visto che la delega fiscale prevede un graduale superamento dell’Irap che potrebbe essere sostituita dal un’altra imposta calcata con le stesse regole dell’Ires. Quest’ultima, invece, è destinata ad essere ridotta sugli utili reinvestiti (anche per nuove assunzioni) o divisi per partecipazione dei dipendenti.

6) Revisione Iva

Anche l’Iva subirà una revisione con una razionalizzazione del numero delle aliquote secondo i criteri stabiliti dall’Ue per cercare di omogeneizzare soprattutto i beni e i servizi primari.

7) Concordato biennale

Un passaggio importante della riforma fiscale riguarda il concordato biennale per partite Iva e piccole e medie imprese con il quale il Fisco calcolerà le imposte dovute sui redditi per il biennio successivo. Ovviamente si tratta di una sorta di scommessa ma chi la accetta non riceverà contestazioni in caso di guadagni maggiori e avrà fin da subito la certezza degli importi che dovrà versare.

8) Novità pignoramento

Nella riforma fiscale ci sarà ampio spazio anche per la riscossione e per come potrebbe cambiare. Le intenzioni dell’esecutivo sono quelle di velocizzare il processo di riscossione e di superare il ruolo per arrivare ad ottenere le somme. Proprio per questo motivo potrebbe cambiare anche il pignoramento.

9) Cedolare secca per gli esercenti

Il regime della cedolare secca potrà essere esteso anche per le locazioni di immobili non adibiti ad uso abitativo e questo significa che potrà essere utilizzata anche qualora il conduttore sia chi esercita attività di impresa, arti o professioni o nel caso sia un esercente.

10) Sanzioni ridotte

Per quel che riguarda le sanzioni, ci saranno grandi novità sul fronte di quelle penali che verranno alleggerite soprattutto se si è colpevoli di dichiarazioni infedeli. Se il contribuente collabora, infatti, e comunica preventivamente l’esistenza del rischio fiscale non sarà soggetto al reato penale.

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