Il Fondo Monetario Internazionale esorta l’Italia a essere cauta con la riforma fiscale. Sanatorie e flat tax mettono a rischio le entrate.
Dopo l’allarme lanciato dalla Ragioneria dello Stato, anche il Fondo Monetario Internazionale sembra preoccupato per le sorti dell’Italia e in particolare esprime preoccupazione inerente la riforma fiscale, con attenzione a flat tax e alle sanatorie.
Occhi puntati anche sulla riforma del sistema pensionistico. Attenzione anche sull’uso dei fondi Pnrr.
Il Fondo Monetario Internazionale lancia critiche al Governo italiano che rischia di compromettere con le sue politiche la riduzione del debito pubblico e lo invita a un comportamento più cauto.
Riforma fiscale, attenzione alle minori entrate
I primi rilievi del Fondo Monetario Internazionale riguardano la riforma fiscale ora in fase di approvazione. In particolare viene criticata la flat tax e il rischio di riduzione delle entrate fiscali che deriverebbe da un’aliquota piatta. Gli stessi rilievi sono stati in effetti già espressi anche dalla Ragioneria dello Stato e dall’Ufficio Parlamentare del Bilancio (UPB).
Come già visto, la riduzione della tassazione su tredicesime, straordinari e premi di produttività può portare a una riduzione delle entrate non quantificabile. A ciò si aggiunge l’eliminazione delle microtasse. Il FMI fa notare che sono a rischio i servizi.
Preoccupazione viene espressa anche per le sanatorie fiscali che portano a una riduzione delle entrate e il loro continuo annuncio non incentiva un comportamento virtuoso dei cittadini, o meglio disincentiva l’adempimento volontario visto che vi è sempre la possibilità di risparmiare sulle tasse senza avere sanzioni.
Il FMI suggerisce invece di allargare la base imponibile e aumentare equità ed efficienza, insomma riscuotere di più senza pesare troppo sul singolo contribuente. Sostiene inoltre un aumento delle transazioni digitali a discapito del pagamento cash.
Allarme spesa pensioni e calo demografico
Preoccupazione viene espressa anche per il sistema pensionistico. Il FMI sottolinea che l’Italia è uno dei Paesi in cui si va in pensione prima ed è opportuno evitare le uscite in anticipo rispetto a quella che è la legge base sulle pensioni. Insomma suggerisce l’applicazione della legge Fornero senza scivoli per l’uscita anticipata.
Particolare attenzione viene posta anche all’invecchiamento demografico del Paese che richiede una riforma strutturale che riconosca alle donne un ruolo centrale. Il rischio è che nei prossimi 25 anni la popolazione attiva in età di lavoro cali del 30%. Nel breve periodo la soluzione per la crisi demografica può essere trovata nella migrazione.
Nella relazione del Fondo Monetario Internazionale vi è inoltre il suggerimento a utilizzare nel migliore modo possibile i fondi del PNRR perché trattasi di un’opportunità di crescita che l’Italia non può perdere.
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