Ritardi Trenitalia, quando si ha diritto al rimborso e come richiederlo

Veronica Caliandro

11 Giugno 2024 - 17:26

Sei vittima di un ritardo di una tratta Trenitalia e vorresti ottenere un rimborso? Ecco come funziona l’indennità e quando se ne ha diritto.

Ritardi Trenitalia, quando si ha diritto al rimborso e come richiederlo

Mezzo di trasporto sicuro e confortevole, il treno permette di raggiungere in modo davvero molto semplice e veloce le mete di nostro interesse. Che sia per lavoro o per vacanza. Questo, però, non vuol dire che fili sempre tutto liscio come l’olio, anzi.

Può capitare, purtroppo, di incorrere in degli inconvenienti, come il tanto temuto ritardo, in partenza come in arrivo. Una situazione indubbiamente poco piacevole, che finisce per sconvolgere i programmi delle persone interessate e arrecare disagio.

Proprio al fine di venire incontro alle esigenze dei viaggiatori, Trenitalia riconosce in determinati casi un rimborso. Ma chi ne ha diritto e come si richiede? E, soprattutto, quando non si ha diritto all’indennità per il ritardo? Ecco come funziona!

Rimborso Trenitalia per ritardo: come funziona e chi ne ha diritto

In caso di arrivo alla destinazione in ritardo, Trenitalia riconosce un rimborso. Il valore di quest’ultimo differisce a seconda dei minuti di ritardo maturati e dalla tipologia di treno.

Entrando nei dettagli, così come si evince dalle informazioni pubblicate sul sito di Trenitalia, i viaggiatori hanno diritto ad un rimborso nei seguenti casi:

  • 25% del prezzo del biglietto che è possibile usare per gli acquisti futuri per ritardi compresi tra i 30 e 59 minuti dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Tale contributo non è monetizzabile e non può essere cumulato con l’indennità concessa per ritardi superiori a 60 minuti;
  • riconosciuta un’indennità pari al 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra i 60 e 119 minuti per tutti i treni nazionali, come Frecce, Intercity e Intercity Notte;
  • 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori a 120 minuti per tutti i treni nazionali.

Supponiamo il caso che abbiate acquistato il biglietto per fare un viaggio con un treno Frecciarossa dal costo di 50 euro e orario di arrivo fissato alle ore 10. Se il treno arriva a destinazione alle ore 11:10, allora avrete diritto ad un rimborso pari a 12,50 euro. Se, invece, il treno arriva alle ore 12:10, verrà riconosciuto un rimborso pari a 25 euro.

Il passeggero può scegliere se ricevere il contributo sotto forma di bonus per acquistare il biglietto entro 12 mesi. In alternativa, è possibile optare per contanti o riaccredito per pagamenti svolti tramite carta di credito.

Per quanto riguarda il trasporto regionale, si ha diritto al 25% del prezzo del ticket per ritardi compresi tra 60 e 119 minuti, a patto che il costo del biglietto sia pari ad almeno 16 euro. Viene riconosciuto un rimborso pari al 50% per ritardi pari o superiori a 120 minuti, purché il costo del biglietto sia pari ad almeno 8 euro.

Per calcolare il valore dell’indennità, ricordiamo, viene preso in considerazione l’orario di arrivo.

Supponiamo che abbiate acquistato un biglietto regionale dal costo di 10 euro. In quest’ultimo caso avrete diritto ad un rimborso pari al 50% del prezzo del ticket, ovvero 5 euro, soltanto per ritardi superiori a 120 minuti. Per minutaggi minori non verrà riconosciuto alcun indennizzo. La situazione risulta differente se il costo del biglietto è, ad esempio, pari a 20 euro. Essendo tale valore superiore a 16 euro, infatti, viene riconosciuto un rimborso pari a 5 euro per ritardi compresi tra 60 e 119 minuti. Tale valore aumenta fino a 10 euro per ritardi superiori alle due ore.

Quando non si ha diritto all’indennità per il ritardo

Non sempre si ha diritto all’indennità per il ritardo. Entrando nei dettagli il rimborso non viene riconosciuto:

  • per ritardi con un minutaggio inferiore a quelli prima citati;
  • Trenitalia non riconosce alcun indennizzo per alcuni biglietti e servizi accessori, tra cui biglietti gratuiti e di importo inferiore a 4 euro per viaggiatore;
  • se il ritardo è stato comunicato prima dell’acquisto del biglietto, ad esempio attraverso informazioni fornite tramite social, dalla stazione o sul sito di Trenitalia;
  • se il ritardo nell’ora di arrivo proseguendo il viaggio su un servizio diverso o in base ad un percorso alternativo risulta essere inferiore a 60 minuti.

Come richiedere un rimborso da Trenitalia in caso di ritardo?

Soprattutto nei periodi di alta stagione, come ad esempio le festività natalizie o le ferie estive, i viaggi in treno possono essere molto costosi. Per questo motivo, è bene cogliere al volo eventuali promozioni e sconti grazie ai quali risparmiare sull’acquisto dei biglietti del treno.

In questa ottica, è bene sapere anche quando e come si ha diritto ad ottenere un rimborso. In particolare, chi desidera richiedere un rimborso da Trenitalia in caso di ritardo ha tempo per inoltrare apposita domanda a partire dall’orario di arrivo del treno alla destinazione finale fino a 12 mesi successivi alla data in cui ha avuto luogo il ritardo.

Come anticipato, è possibile ottenere un contributo economico, ad esempio tramite riaccredito sulla carta di credito utilizzata per effettuare l’acquisto, oppure richiedere un bonus per acquistare entro un anno un nuovo titolo di viaggio. Non è possibile sfruttare quest’ultimo bonus per acquistare biglietti a fasce chilometriche, biglietti o abbonamenti integrati e treni del servizio internazionale o di un’altra impresa ferroviaria. Fanno eccezioni i biglietti di Trenitalia France per cui è possibile usufruire di un bonus emesso da Trenitalia.

In ogni caso, sia per ottenere il bonus che l’indennità monetaria, bisogna compilare un modulo, disponibile in modalità cartacea in biglietteria oppure online sul sito di Trenitalia. La domanda deve essere inoltrata dal titolare del titolo di viaggio o da persona appositamente delegata. A tal fine è sufficiente compilare l’apposito form disponibile sul portale di Trenitalia, oppure tramite app. Eccolo di seguito:

Modulo rimborso
Modello modulo rimborso Trenitalia.

In alternativa, è possibile rivolgersi presso qualsiasi biglietteria, all’agenzia di viaggi presso cui è stato acquistato il ticket, oppure tramite posta indirizzata a “Trenitalia S.p.A, Ufficio Reclami e Rimborsi, Piazza della Croce Rossa 1, 00161 Roma". Solamente per i biglietti ticketless, inoltre, è possibile rivolgersi al Call Center. Alla domanda di rimborso è necessario allegare il biglietto obliterato alla partenza e all’arrivo. Nel caso in cui si tratti di un biglietto elettronico, invece, è sufficiente inoltrare il file in formato Pdf.

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