L’Ucraina sottolinea che per i negoziati con la Russia è ancora presto, anche se Putin ritiene “inevitabile” un accordo. Per la Nato, invece, il rischio è di una guerra globale con Mosca.
Per una mediazione è ancora presto. I negoziati tra Russia e Ucraina non possono ancora iniziare. Di certo la Santa Sede potrà avere un ruolo importante in una mediazione tra i due Paesi, ma “questo momento non è arrivato”. Le parole del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, lasciano intendere chiaramente che la guerra, per il momento, va avanti.
Kuleba ha parlato con un gruppo di giornalisti internazionali al seguito di una missione organizzata dall’ambasciata ucraina presso la Santa Sede e ha spiegato che in questo momento non ci sono le condizioni per un negoziato, mentre l’Ucraina è ancora sotto le bombe.
Aprire un tavolo di pace oggi non sembra quindi possibile e, ha spiegato ancora il ministro ucraino, chiunque voglia dare una mano in questo processo, quindi anche il Vaticano, non potrà “essere neutrale” e porre i due Stati sullo stesso piano. Ma mentre Vladimir Putin parla di negoziato “inevitabile”, dalla Nato crescono i timori per un conflitto globale tra la Russia e l’Alleanza atlantica.
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Il ruolo del Vaticano nel negoziato in Ucraina
Per Kuleba non si può parlare di fratellanza tra Ucraina e Russia: “Non siamo fratelli, questa è la storia di Caino e Abele”. I rapporti con il Vaticano sono continui, ma le parole di Papa Francesco rivolte a Putin e Zelensky non convincono l’Ucraina: “Il 2 ottobre il Papa ha detto a Putin di fermare la guerra e a Zelensky di essere aperto a proposte, mettersi da entrambe le parti non è stato d’aiuto. Stai dicendo che Zelensky non è aperto alla pace, questo non è vero”.
Russia-Ucraina, la pace è ancora lontana
Il governo ucraino accoglie con favore il possibile ruolo del Vaticano, ma “la verità è che non è ancora arrivato il momento per la mediazione e la ragione è il presidente Putin: se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture, non annienti territori che sono di altri”.
Per Putin negoziato inevitabile
Per il presidente russo, Vladimir Putin, comunque un accordo è “inevitabile” e quindi i negoziati si dovranno aprire. Allo stesso tempo, però, per Putin l’Occidente ora sta “intenzionalmente fomentando il caos, esacerbando la situazione internazionale”. Intanto il presidente russo minaccia anche di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap.
Rischio guerra tra Russia e Nato?
Mentre in Ucraina continuano i bombardamenti russi, anche il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, non nasconde le sue preoccupazioni, tanto da dire che il rischio è che i combattimenti possano trasformarsi in una guerra globale tra Mosca e l’Alleanza atlantica: “Può diventare una grande guerra a pieno titolo tra la Nato e la Russia, stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo”.
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