Sondaggi politici: cresce il Partito Democratico, in calo Lega e 5 Stelle

Alessandro Cipolla

9 Ottobre 2018 - 09:31

Risente del Def il sondaggio politico di SWG:male entrambe i partiti della maggioranza, mentre crescono sia il PD che Forza Italia.

Sondaggi politici: cresce il Partito Democratico, in calo Lega e 5 Stelle

L’ufficializzazione del Def non fa bene ai partiti di governo che, dopo settimane di sostanziale stabilità, sembrerebbero iniziare a veder scalfita una popolarità tra i cittadini che comunque rimane sempre granitica.

Questo è il responso del consueto sondaggio politico realizzato da SWG per conto del Tg La7, dove al calo di Lega e Movimento 5 Stelle si contrappone la sensibile crescita del Partito Democratico e di Forza Italia, i due principali partiti di opposizione.

Sondaggi politici: governo in calo

Primi segnali di crisi nella luna di miele tra il governo Conte e gli italiani. Fermo restando che i due partiti della maggioranza insieme vengono attestati complessivamente al 60%, il sondaggio politico di SWG realizzato tra il 3 e l’8 ottobre evidenzia un calo sia per la Lega che per il Movimento 5 Stelle.

Il carroccio rimane sempre il primo partito del paese ma perderebbe l’1,2%, una frenata questa che secondo l’indagine farebbe il paio con quella di un Movimento 5 Stelle dato in rosso dello 0,8%.

Nel complesso quindi la maggioranza avrebbe perso nell’ultima settimana il 2%. A risentire di questo calo anche Fratelli d’Italia, partito che non fa parte del governo ma che è ugualmente molto vicino alla Lega di Salvini.

Crescono invece secondo il sondaggio il Partito Democratico e Forza Italia, segnali di ripresa dell’opposizione dopo un lungo periodo caratterizzato da un continuo segno negativo nelle indagini.

Stabile la sinistra con Potere al Popolo che ha frenato la sua crescita vista anche la maretta con Rifondazione, mentre +Europa continua il suo avvicinamento verso la soglia di sbarramento del 3%.

La partita della legge di Bilancio

Nonostante il calo rilevato dal sondaggio, il governo Conte può ancora dormire sonni più che tranquilli per quanto riguarda la fiducia degli italiani. Questo calo però può rappresentare un classico campanello d’allarme.

La forzatura sul deficit inserita nel Def ha aperto un aspro scontro con l’Europa, diatriba questa che ci accompagnerà per i prossimi mesi fino alle elezioni europee che si terranno a fine maggio.

Lega e Movimento 5 Stelle in questa legge di Bilancio hanno deciso di puntare tutto sul realizzare subito le loro principali promesse elettorali, non tenendo conto dei richiami di Bruxelles nella convinzione di poter così ottenere un ottimo risultato alle europee.

Gli italiani però sono da sempre un popolo di risparmiatori e queste turbolenze del Mercato spaventano senza dubbio i cittadini. Non è un caso che Salvini e Di Maio di recente ripetono in coro il mantra della “congiura” dei media e dell’Europa contro il “governo del cambiamento”.

Con un Def volutamente fuori dai parametri comunitari, l’Italia ha come dichiarato guerra a Bruxelles. Soltanto unito quindi l’esecutivo può riuscire a passare indenne l’impegnativo ostacolo della legge di Bilancio, anche se gli effetti a lungo termine delle misure paventate sono pieni di incognite.

Al momento all’interno dell’esecutivo sembrerebbe regnare una coesione di intenti, ma nel concreto è evidente un sostanziale caos sul come imbastire una Manovra che, anche alzando l’asticella del deficit, al momento vede mancare le coperture necessarie.

L’opposizione sta cercando di sfruttare questo momento particolare di un governo che cerca di serrare le file ma, inevitabilmente, è in difficoltà sotto i colpi dello spread che continua a crescere anche se fortunatamente è ancora sotto i livelli di guardia.

Il momento decisivo con ogni probabilità sarà a fine ottobre quando le agenzie di rating andranno a esprimere il loro parere in merito all’Italia. In quel momento la speranza è che tutti i partiti accantonino per un momento i calcoli dei sondaggi, pensando esclusivamente al bene del paese.

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